Pizzo Arera
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Oggi bellissima gita, e non solo dal punto di vista meteorologico.
La nostra mèta è il Pizzo Arera.
Da Oltre il Colle raggiungiamo la località Plassa e qui seguiamo in auto la strada che porta al Rifugio Saba, nei cui pressi parcheggiamo.
Giusto il tempo per calzare gli scarponi e imbocchiamo il sentiero che porta alla Capanna 2000.
L'ambiente è bello, ma le strutture dei vecchi impianti di risalita sono davvero un pugno nello stomaco.
Mi domando come mai non obblighino chi di dovere, a distruggere tali "brutture", piloni compresi, una volta dismessi gli impianti.
Percorriamo il ripido sentiero attraverso i prati, che in questa stagione sono incredibilmente ricchi di fioriture e raggiungiamo il Rifugio, dove iniziamo l'esposta salita su roccette instabili, che non molla mai, ma che proprio per questo ci fa raggiungere velocemente l'anticima da dove, con un breve traverso, arriviamo alla base del canalino, attrezzato con una scaletta e alcune catene.
A questo punto mancano solo pochi minuti per arrivare alla croce di vetta e da lì, ci godiamo lo splendido panorama, cercando di identificare le montagne circostanti e i paesi, giù nel fondovalle.
Ci fermiamo una mezz'oretta e poi scendiamo con calma perchè su quei sentieri è severamente "vietato cadere".
Al Rifugio ci aspetta un invitante piatto di pizzoccheri, degna conclusione di questa bella giornata!
Con me hanno camminato: Mauro e Antonio
La nostra mèta è il Pizzo Arera.
Da Oltre il Colle raggiungiamo la località Plassa e qui seguiamo in auto la strada che porta al Rifugio Saba, nei cui pressi parcheggiamo.
Giusto il tempo per calzare gli scarponi e imbocchiamo il sentiero che porta alla Capanna 2000.
L'ambiente è bello, ma le strutture dei vecchi impianti di risalita sono davvero un pugno nello stomaco.
Mi domando come mai non obblighino chi di dovere, a distruggere tali "brutture", piloni compresi, una volta dismessi gli impianti.
Percorriamo il ripido sentiero attraverso i prati, che in questa stagione sono incredibilmente ricchi di fioriture e raggiungiamo il Rifugio, dove iniziamo l'esposta salita su roccette instabili, che non molla mai, ma che proprio per questo ci fa raggiungere velocemente l'anticima da dove, con un breve traverso, arriviamo alla base del canalino, attrezzato con una scaletta e alcune catene.
A questo punto mancano solo pochi minuti per arrivare alla croce di vetta e da lì, ci godiamo lo splendido panorama, cercando di identificare le montagne circostanti e i paesi, giù nel fondovalle.
Ci fermiamo una mezz'oretta e poi scendiamo con calma perchè su quei sentieri è severamente "vietato cadere".
Al Rifugio ci aspetta un invitante piatto di pizzoccheri, degna conclusione di questa bella giornata!
Con me hanno camminato: Mauro e Antonio
Communities: Hikr in italiano
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