Giro dello Zuccone Campelli, Corna Grande, Cima di Piazzo, M. Sodadura.
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Sono arrivato ieri poco prima del temporale; nel pomeriggio, quandi si è ristabilito il bel tempo ho fatto il "solito" giro Aralalta-Baciamorti-Sodadura.
Oggi il programma è il giro dello Zuccone Campelli, bella escursione con poco dislivello (360 m) e pendenze moderate, a parte la breve salita alla Corna Grande; il tempo è bello, l'aria fresca dopo il caldo dei giorni scorsi è molto piacevole.
Parto dal Cazzaniga dirigendomi a Nord, lungo il sentiero 101 delle Orobie, verso la valle che separa Zuccone Campelli e Zucco Barbesino sulla sinistra da Cima di Piazzo e Cornetta sulla destra; passo dalla baita Bocca ed entro in un bell'ambiente carsico dove il sentiero si snoda tra rocce erose e doline, arrivando con qualche saliscendi alla Bocchetta dei Mughi, 1h 30 min.
Da qui salgo sulla destra la ripida cresta della Corna Grande; il primo tratto è invaso dai mughi, bisogna stare bassi sulla sinistra su rocce erose e un po' scomode; seguendo alcuni bolli rossi si esce sul filo di cresta, ora erbosa, raggiungendo rapidamente la cima, circa 15 min.
Questa cima è di forma circolare, con una dolina nel mezzo, ed un rudimentale ometto sul punto più alto; molto bello il vasto panorama sulle Orobie, i monti del Lario ed oltre.
Breve sosta e ritorno alla Bocchetta dei Mughi.
Proseguo sul sentiero 101, fino ad un bivio; prendo la variante di destra, un po' più lunga, che percorre l'assolato versante destro della Valle dei Megoffi, tra rocce e boscaglie di mugo.
Scendendo il sentiero si sposta sulla sinistra per tagliare la Valle dei Camosci raggiungendo dopo una breve salita il Rifugio Lecco, 1h 10 min; da qui si ha una bella visuale sulle verticali pareti di "Dolomia Principale" del gruppo dei Campelli.
Il rifugio è chiuso, e non c'è molta gente; mi approprio di un tavolo all'esterno e consumo il mio pranzo.
Riparto, lasciando lì il tavolo che non mi serve più, e mi avvio verso il Sentiero degli Stradini; è un sentiero attrezzato in alcuni punti con funi, staffe ed una scaletta, ma queste attrezzature sono completamente inutili in estate e con il terreno asciutto.
Con qualche saliscendi si arriva alla Casera Campelli, e con un'ultima salita si è di ritorno al Cazzaniga, 1h 30 min dal Rif. Lecco.
Il giro è stato più veloce del previsto, 4h 30 min di camminata, 5h 30 min in totale.
Dopo un breve riposo, per concludere la giornata, mi incammino ancora con calma per salire la Cima di Piazzo ed il Sodadura, circa 2 ore di camminata e 15 minuti di sosta per ogni cima.
Al ritorno al rifugio l'affollamento del primo pomeriggio è sparito, e posso rilassarmi un po' in attesa della cena.
E domani si torna a Milano.
Ciao
Stefano
Oggi il programma è il giro dello Zuccone Campelli, bella escursione con poco dislivello (360 m) e pendenze moderate, a parte la breve salita alla Corna Grande; il tempo è bello, l'aria fresca dopo il caldo dei giorni scorsi è molto piacevole.
Parto dal Cazzaniga dirigendomi a Nord, lungo il sentiero 101 delle Orobie, verso la valle che separa Zuccone Campelli e Zucco Barbesino sulla sinistra da Cima di Piazzo e Cornetta sulla destra; passo dalla baita Bocca ed entro in un bell'ambiente carsico dove il sentiero si snoda tra rocce erose e doline, arrivando con qualche saliscendi alla Bocchetta dei Mughi, 1h 30 min.
Da qui salgo sulla destra la ripida cresta della Corna Grande; il primo tratto è invaso dai mughi, bisogna stare bassi sulla sinistra su rocce erose e un po' scomode; seguendo alcuni bolli rossi si esce sul filo di cresta, ora erbosa, raggiungendo rapidamente la cima, circa 15 min.
Questa cima è di forma circolare, con una dolina nel mezzo, ed un rudimentale ometto sul punto più alto; molto bello il vasto panorama sulle Orobie, i monti del Lario ed oltre.
Breve sosta e ritorno alla Bocchetta dei Mughi.
Proseguo sul sentiero 101, fino ad un bivio; prendo la variante di destra, un po' più lunga, che percorre l'assolato versante destro della Valle dei Megoffi, tra rocce e boscaglie di mugo.
Scendendo il sentiero si sposta sulla sinistra per tagliare la Valle dei Camosci raggiungendo dopo una breve salita il Rifugio Lecco, 1h 10 min; da qui si ha una bella visuale sulle verticali pareti di "Dolomia Principale" del gruppo dei Campelli.
Il rifugio è chiuso, e non c'è molta gente; mi approprio di un tavolo all'esterno e consumo il mio pranzo.
Riparto, lasciando lì il tavolo che non mi serve più, e mi avvio verso il Sentiero degli Stradini; è un sentiero attrezzato in alcuni punti con funi, staffe ed una scaletta, ma queste attrezzature sono completamente inutili in estate e con il terreno asciutto.
Con qualche saliscendi si arriva alla Casera Campelli, e con un'ultima salita si è di ritorno al Cazzaniga, 1h 30 min dal Rif. Lecco.
Il giro è stato più veloce del previsto, 4h 30 min di camminata, 5h 30 min in totale.
Dopo un breve riposo, per concludere la giornata, mi incammino ancora con calma per salire la Cima di Piazzo ed il Sodadura, circa 2 ore di camminata e 15 minuti di sosta per ogni cima.
Al ritorno al rifugio l'affollamento del primo pomeriggio è sparito, e posso rilassarmi un po' in attesa della cena.
E domani si torna a Milano.
Ciao
Stefano
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stefano58

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