Corna Grande 2090 m e anello dei Campelli
La pensata di rimanere in rifugio non è stata fatta a caso. Volevamo sicuramente far sapere a Giulio che ce l’avevamo fatta ma, soprattutto sapevamo che, se fossimo andati a casa, difficilmente oggi avremmo avuto la voglia di rimetterci in auto, affrontare un viaggio e ripartire da bassa quota…nello stesso tempo non volevamo giocarci uno dei pochissimi week end di bel tempo di questo periodo.
Fatta colazione, costatato che tutto sommato deambuliamo…risaliamo nuovamente al P.so Camisolo che, come immaginavamo, oggi si è allontanato….poco male, oggi ce la prenderemo con comodo…molto comodo.
Questa mattina la sosta al rifugio Grassi la facciamo, chiacchieriamo un poco con Amos e quindi proseguiamo sul sentiero delle Orobie per raggiungere i Piani di Bobbio.
Sosta in compagnia di una coppia che andrà in falesia, si chiacchiera amabilmente del più e del meno, la bellezza della montagna è anche questo…passare del tempo in chiacchiere con degli sconosciuti.
Proseguiamo quindi con il sentiero estivo per la Bocchetta dei Mughi dove facciamo una breve deviazione per la salire alla Corna Grande, mai salita. In cima c’è una fioritura spettacolare, si sta benone e quindi altra sosta.
Tornati al P.so proseguiamo in discesa per l’anello dei Campelli. Con parecchi, ma fortunatamente brevi sali scendi, arriviamo a Baita La Bocca dove facciamo una lunga sosta pranzo dopodiché proseguiamo per la Baita Campelli e il Sentiero degli Stradini.
Per chi non lo conoscesse, il sentiero è in parte attrezzato ed è sempre piuttosto esposto, semplice e tutto camminabile ma meglio non soffrire di vertigini.
Al rifugio Lecco facciamo sosta birra, tanta gente…
Quindi lunga e stancante discesa verso Barzio seguendo la strada e i tagli sotto la funivia. Attenzione che la strada è tagliata da una discesa di downhill.
Nei pressi dello Zucco Angelone deviamo a dx per andare a prendere il sentiero, molto rovinato, che arriva direttamente ai Carabinieri di Introbio.
La fatica, soprattutto in discesa, si fatta sentire parecchio ma, la voglia di una giornata di sole in montagna ci ha fatto stringere i denti e, con molte pause siamo riusciti a goderci l'intera giornata.
T3 per il Sentiero degli Stradini.
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