L'anello di San Mamete

Una bella Domenica di Luglio ventilata con temperatura gradevole è l'ideale per un giro in bicicletta che abbraccia Ceresio e Lario. L'obbiettivo è la salita a Sant'Amate per poi scendere sul versante opposto lungo la Valle Sanagra, zona che non conosciamo e vogliamo iniziare ad esplorare.

Tanto per restare in tema con Sant'Amate, decidiamo di partire dal borgo di San Mamete, frazione di Val Solda, sul Ceresio. In breve siamo a Porlezza da dove affrontiamo un primo tratto in leggera salita fino a scollinare a Croce e scendere rapidamente a Menaggio. Da Menaggio a Santa Maria - Rezzonico tragitto panoramico che percorriamo cercando di evitare le numerose gallerie.

A Santa Maria, in corrispondenza della chiesa parrocchiale, si svolta a sinistra imboccando una via acciottolata. Dopo un breve tratto pavimentato riprende l'asfalto che ci accompagna fino a Montuglio, lungo una strada stretta con parecchi tornanti e alcuni tratti decisamente ripidi. Prima di raggiungere l'ultimo monte troviamo alcuni bivi: la regola da seguire è di imboccare sempre la strada con pendenza maggiore.

Dopo circa 10 km e 950 m di dislivello termina il tratto asfaltato ed inizia la sterrata che sale all'alpe Rescascia, oltrepassa la sella di Sant'Amate (circa 3 km e 500m), poco più in alto della cappella, e raggiunge in leggera discesa l'alpe Nesdale (cira 1 km).

Stranamente il parcheggio è completo, di solito in queste zone non salgono così tanti escursionisti. Scopriamo il motivo: c'è un festa proprio a Sant'Amate, peccato non poterci fermare.

La sterrata prosegue con pendenza meno marcata, fondo sconnesso e mancanza di allenamento la rendono comunque dura. Riesco a salire solo pedalando al minimo, risparmiando le energie residue per superare di slancio i tratti più pendenti o con fondo più sassoso.

Arrivati alla sella troviamo un altro gruppo di veicoli parcheggiati qualche decina di metri sopra la cappella.
Non scendiamo alla festa visto che non possiamo fermarci. Ci accontentiamo dei soliti panini e del magnifico panorama che la giornata tersa ci offre.

Dopo la pausa proseguiamo in leggera discesa verso l'alpe Nesdale: anche qui ci sono auto ed una bella tavolata all'aperto che sta banchettando.

Dall'alpe inizia un tratto 'single track' di cui non avevo nessuna informazione. Guardando sulla CNS ci sono due spezzoni di sentiero collegati da un torrentello, su una carta italiana invece è tracciato un sentiero marcato. Sul campo troviamo una fusione delle due cose: un sentiero marcato con segnavia bianco - rosso che però più che un sentiero è ormai ridotto, dall'erosione dell'acqua, ad essere un torrente. Impossibile per le nostre capacità ciclistiche scendere rimanendo in sella. Ci facciamo quindi più di 300 metri di dislivello in discesa, bici in spalla, attraversando una bella pineta di Abete Bianco.

Superati due divertenti guadi finalmente il sentiero diventa pedalabile. In breve raggiungiamo l'alpe Leveja Dall'alpe inizia la sterrata che sale dall'alpe Erba (poco meno di 2 km). Superata anche quest'ultima alpe, dopo un paio di tornati, riprende anche l'asfalto. Ci aspetta una lunga e divertente discesa su Naggio (quasi 8 km).

Da Naggio raggiungiamo Porlezza lungo la strada alta, poco trafficata e con magnifiche viste sui laghi di Piano e Ceresio. Da Porlezza ultimi facili chilometri prima di tornare a San Mamete.

Distanze:
San Mamete - Santa Margherita 25 km
Santa Margherita - Monti di Gallio 11 km
Monti di Gallio - Alpe Nesdale 4 km
Alpe Nesdale - Alpe Leveja 2 km
Alpe Leveja - Naggio - San Mamete 22 km