Promenade in Val Ferret


Publiziert von lebowski , 6. Juli 2011 um 11:30.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum: 3 Juli 2011
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I   CH-VS 
Zeitbedarf: 2:00
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A5 torino Aosta, uscita Courmayeur, Val Ferret

Prendete una tavolozza.
Metteteci  del colore turchese e blu azteco per il cielo, verde  irlanda, verde menta e  smeraldo per i prati,  per le rocce, ocra,  arancio bruciato e   terracotta, ruggine,  tutte le tonalità di grigio.
Marrone tabacco, nocciola e noce di cocco per le cortecce degli alberi.
Stendeteli con il pennello dell'immaginazione su di una tela ed osservate attentamente il risultato:
state vedendo la Val Ferret.

Anche una tranquilla passeggiata che in questo caso parte da Arnouva, il margine vallivo che si dirige verso la svizzera, permette di assaporare tutte le istantanee cromatiche che questa splendida località regala.
Lasciamo alle spalle la parte bassa della valle fino a Lavachey, oggi copiosamente infestata da branchi di " Homo di Courmayeur " ; trattasi di mammifero antropomorfo perennemente abbronzato, che si muove prevalentemente su di un potente Suv, seguace dell' happy hour come modus vivendi.
Se provate a comunicare con lui , percepirete un idioma riconducibile al milanese da film dei fratelli Vanzina.
Invade il territorio con sprezzo delle preziose risorse naturali, è amante della musica ad alto volume, borioso per scelta e porta lussuose uniformi acquistate con grande dispendio di euro nei negozi del centro.
Non è nativo della Vallèe, ma ha ricostruito il centro di Milano nel cuore di Courmayeur, dove compie la sua transumanza nei fine settimana.
Sogna un ascensore che porti in cima al Monte Bianco.
Non è realmente pericoloso se non viene molestato, ma se potete evitatelo.

La salita si svolge su di una rassicurante sterrata, da cui si dipanano i sentieri per i severi bivacchi che abbondano su questo versante, primo di tutti il Comino raggiungibile in due ore e trenta.
Con piacevole lentezza, lo sguardo apre il palcoscenico sul ghiacciaio del Triolet, affiancato dall'algido Mont Dolent.
Camminiamo controcorrente alla Dora di Ferret,  con larghi tornanti acquistiamo leggermente quota proseguendo in diagonale,  passando sotto un titanico roccione inclinato.
Superando lunghi tornanti a serpentone si intravede già il rifugio .ghiacciaio di Pré de Ba, , appollaiato su di una balza erbosa come una pigra marmotta.
Nota: se siete particolarmente  sensibili e preoccupati per il ritiro dei ghiacciai, meglio che non saliate fino al Rifugio Elena, dove si assiste al notevole deperimento del ghiacciaio Prè de Bard;  un tempo gigante imponente che estendeva le sue propaggini fino al limite dei pascoli, oggi è simile ad un malato terminale. Rispetto al 2005, quando lo vidi per la prima volta, in pochi anni è diminuito davvero parecchio...
L'invaso roccioso che un tempo conteneva la lingua glaciale, è una cicatrice sfacciata, del colore dell'ossido ferroso che abbonda nelle molecole della valle.

Vorrei salire al Col Grand Ferret, ma le votazioni si risolvono a mio sfavore tre a uno , democraticamente accetto il volere della maggioranza, oggi favorevole allo spaparanzo sull'erba.
Il vento pulsante ma silente attenua le voci degli escursionisti che bivaccano al rifugio, e come sempre alimenta i sogni.
Nasce il progetto di un trekking transfrontaliero di tre giorni per agosto!

E' sera.
Tornando a casa, bloccati nelle vene dell'autostrada  per l'inevitabile traffico, accendo la radio che snocciola due buone notizie:
Novak Djokovic, il mio favorito ha vinto la finale di  Wimbledon sul sempiterno Nadal, inoltre è in arrivo una Supertassa sui Suv...





soundtrack:  DJ ICE - "Ga El Suv "

http://www.youtube.com/watch?v=2qtQQ2_BrdU 
 


Tourengänger: lebowski


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