Giardino Botanico Paradisia a Valnontey - Rifugio Vittorio Sella - Laghetto del Vallone di Loson
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Quest'anno per l'uscita di Flora & Fauna degli Incontri di Avvicinamento alla Montagna abbiamo scelto di ritornare al rifugio Vittorio Sella per fare la traversata ai casolari dell'Herbetet, era già stata fatta anni fa ma io non c'ero: l'ultima volta che sono stato in questa zona risale a ben 40 anni fa! I miei ricordi della traversata sono piacevoli ma decisamente molto vaghi!
Come sempre per queste escursioni con noi c'è Gianluca Danini, curatore di un paio di musei di scienze naturali, che, dopo aver preparato gli allievi con una serata di diapositive in sede su flora e fauna delle Alpi, ci accompagna per illustrarci dal vivo l'argomento.
Ritrovo alle 8 al piazzale dell'ex macello e partenza, il tempo sembra buono e sembra migliorare man mano che procediamo verso Ovest, a Valnontey mangiamo qualcosa e poi visitiamo il Giardino Botanico Paradisia, fondato nel 1955, permette di vedere riunite quasi tutte le specie vegetali presenti nel Parco del Gran Paradiso e numerose varietà originarie di altre zone montane, alpine e non.
Gianluca per circa due ore ha modo di spiegarci ed illustrarci praticamente ogni fiore, muschio, lichene, albero e roccia...ogni volta noi accompagnatori (che pure lo conosciamo bene) che, soprattutto, gli allievi rimaniamo stupiti dalla facilità con cui sciorina i nomi, latini e volgari, delle innumerevoli speci che ci illustra.
Alle 15 ci carichiamo gli zaini in spalla e ci avviamo sulla mulattiera reale che porta al rifugio Vittorio Sella, ex casa reale di caccia, seguiamo i segnavia dell'Alta Via n° 2 della Val d'Aosta. Un paio di camosci pascola tranquillamente a poca distanza dalle case del piccolo nucleo di Valnontey, il sentiero sale, ripido, sulla destra idrografica del torrente Loson, passiamo nei pressi di alcuni nuclei di baite, le marmotte sono numerose e poco dopo i 2300 metri traversiamo il torrente per risalire la valle sul versante opposto (su questo lato correva il vecchio tracciato per il rifugio oggi in disuso) la pendenza si fa più dolce e dopo un ultimo risalto siamo al rifugio, in realtà sono diversi edifici, diversi stambecchi brucano l'erba nelle vicinanze assolutamente indifferenti alla nostra presenza.
Facciamo conoscenza con i custodi, ci vengono assegnate le camere e poi tutti o quasi si dirigono all'accogliente bar per giocare a carte! Decisamente non fa per me: decido di salire verso il Col Loson, Monica e Maria vengono con me, appena sopra il rifugio incontriamo altri stambecchi e, soprattutto, marmotte a decine, alcune scappano al nostro avvicinarsi altre invece sembrano ben conscie di trovarsi in un parco e ci guardano incuriosite e tranquille.
Intorno ai 2800 metri le rade chiazze di neve divengono un manto continuo e di notevole spessore, alle 18,15 raggiungiamo, un po' faticosamente vista la neve alta, il laghetto sovrastante la Costa Verde e decidiamo di tornare, la cena è alle 19,30 e l'appetito comincia a farsi sentire.
La cena è veramente ottima, alla fine non prendiamo il caffè (ma gli ammazzacaffè si) e poi andiamo fuori a goderci le ultime luci sulle cime circostanti.
Poi a nanna: domani la meta sono i casolari dell'Herbetet e il Bivacco Leonessa.
Come sempre per queste escursioni con noi c'è Gianluca Danini, curatore di un paio di musei di scienze naturali, che, dopo aver preparato gli allievi con una serata di diapositive in sede su flora e fauna delle Alpi, ci accompagna per illustrarci dal vivo l'argomento.
Ritrovo alle 8 al piazzale dell'ex macello e partenza, il tempo sembra buono e sembra migliorare man mano che procediamo verso Ovest, a Valnontey mangiamo qualcosa e poi visitiamo il Giardino Botanico Paradisia, fondato nel 1955, permette di vedere riunite quasi tutte le specie vegetali presenti nel Parco del Gran Paradiso e numerose varietà originarie di altre zone montane, alpine e non.
Gianluca per circa due ore ha modo di spiegarci ed illustrarci praticamente ogni fiore, muschio, lichene, albero e roccia...ogni volta noi accompagnatori (che pure lo conosciamo bene) che, soprattutto, gli allievi rimaniamo stupiti dalla facilità con cui sciorina i nomi, latini e volgari, delle innumerevoli speci che ci illustra.
Alle 15 ci carichiamo gli zaini in spalla e ci avviamo sulla mulattiera reale che porta al rifugio Vittorio Sella, ex casa reale di caccia, seguiamo i segnavia dell'Alta Via n° 2 della Val d'Aosta. Un paio di camosci pascola tranquillamente a poca distanza dalle case del piccolo nucleo di Valnontey, il sentiero sale, ripido, sulla destra idrografica del torrente Loson, passiamo nei pressi di alcuni nuclei di baite, le marmotte sono numerose e poco dopo i 2300 metri traversiamo il torrente per risalire la valle sul versante opposto (su questo lato correva il vecchio tracciato per il rifugio oggi in disuso) la pendenza si fa più dolce e dopo un ultimo risalto siamo al rifugio, in realtà sono diversi edifici, diversi stambecchi brucano l'erba nelle vicinanze assolutamente indifferenti alla nostra presenza.
Facciamo conoscenza con i custodi, ci vengono assegnate le camere e poi tutti o quasi si dirigono all'accogliente bar per giocare a carte! Decisamente non fa per me: decido di salire verso il Col Loson, Monica e Maria vengono con me, appena sopra il rifugio incontriamo altri stambecchi e, soprattutto, marmotte a decine, alcune scappano al nostro avvicinarsi altre invece sembrano ben conscie di trovarsi in un parco e ci guardano incuriosite e tranquille.
Intorno ai 2800 metri le rade chiazze di neve divengono un manto continuo e di notevole spessore, alle 18,15 raggiungiamo, un po' faticosamente vista la neve alta, il laghetto sovrastante la Costa Verde e decidiamo di tornare, la cena è alle 19,30 e l'appetito comincia a farsi sentire.
La cena è veramente ottima, alla fine non prendiamo il caffè (ma gli ammazzacaffè si) e poi andiamo fuori a goderci le ultime luci sulle cime circostanti.
Poi a nanna: domani la meta sono i casolari dell'Herbetet e il Bivacco Leonessa.
Tourengänger:
paoloski

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (1)