Pizzo dell’Uomo – anticima N (2585 m) – Skitour
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Escursione con le pelli di foca nella mia amata regione del Passo del Lucomagno.
Il Pizzo dell’Uomo mi ha regalato anche oggi delle visioni stupende.
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Inizio dell’escursione: ore 8:20
Fine dell’escursione: ore 11:27
Temperatura alla partenza: -3°C
Temperatura al rientro: 13°C
All’arrivo a Casaccia noto, con un certo disappunto, che la piana è ormai completamente priva di neve. Le scarse precipitazioni e la primavera anticipata hanno fatto sciogliere in fretta la coltre nevosa.
Poco più in alto, al Passo del Lucomagno (1915 m), le cose vanno un po’ meglio. La sterrata che dall’ospizio porta alla baracca di legno è tuttavia percorribile senza problemi. Meno male, evito così di dover portare gli sci per circa 550 m per l’andata e altrettanti per il ritorno.
Parto alle 8:20 da questa baracca militare posta a quota 1924 m. Da qui in su si sono conservate delle strisce di neve compatta e dei canaloni che permettono di risalire il versante est del monte.
Circa 40 m dopo la baracca mi allontano dalla sterrata salendo alla sinistra, in direzione di un’antenna, munita di pannello fotovoltaico.
Seguo il crinale fino a raggiungere l’altopiano in zona “Costa del Scai”.
Qui vengo raggiunto e superato da un altro sci escursionista: questa mattina saremo solo noi due a conquistare la bellissima anticima N del Pizzo dell’Uomo.
Sulla piana mi concedo una sosta per estrarre la fotocamera dallo zaino. Scatto delle foto ai tremila che fanno da corona sia alle spalle sia ai lati: Piz Ravetsch, Piz Rondadura, Piz Gannaretsch, Piz Vallatscha, Piz Miez, Piz Scopi, Pizzo del Corvo.
La visione più seducente è tuttavia quella della cima da raggiungere: un ripido pendio, esposto a nord, con una sagoma inconfondibile. In questo periodo si presenta ancora perfettamente innevato, con pochissimi affioramenti di roccia.
Prima di affrontarlo installo i rampanti sugli sci, affinché siano pronti in caso di necessità. Impiego circa 20 minuti per superare l’erta finale: un po’ di fiatone, ma nessun problema tecnico. Visto da lontano questo “badile” terminale incute un doveroso rispetto. Sembrerebbe una vetta assai difficile da scalare.
Per la seconda volta raggiungo così il Pizzo dell’Uomo (2585 m) con le pelli di foca.
È veramente una bellissima vetta, adatta alle mie capacità.
Per sottolineare la soddisfazione invio l’abituale messaggio di saluto a casa e agli amici, mentre sono in visita guidata alla mostra su Monet, Matisse, Renoir e soci a Palazzo Ducale di Genova…
Mi godo lo splendido panorama, scatto diverse foto in tutte le direzioni e preparo gli sci per la discesa.
La neve compatta mi permette una piacevolissima discesa dalla cima alla baracca, forse la più bella della stagione.
Escursione fantastica, da ripetere!
Tempo di salita: 2 h 20 min
Tempo totale: 3 h 07 min
Dislivello teorico: 661 m
Sviluppo complessivo: 5,6 km
Difficoltà: PD
Buona copertura della rete cellulare su tutto il percorso
SLF: 1 (debole).
Libro di vetta: no
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