Monte Legnone, 2609m
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Era da mesi che programmavamo la salita invernale al Legnone e cosi in una domenica di Febbraio scegliamo la data fatidica. Il meteo è favorevole, la temperatura anche e di neve c'è n'è in abbondanza. E' cosi che il mattino seguente mi ritrovo a far colazione che appena albeggia, prendo la macchina e raggiungo gli altri in città. Al solito, Matteo presta la sua Golf e partiamo tutti assieme alla volta del lago di Lecco. La strada corre veloce finchè non imbocchiamo la maledetta tangenziale est dove perdiamo circa 20'; la stessa cosa succede sulla statale 36 di Monza. Altri 20'-25' che se ne vanno.
A tutta birra arriviamo a Dervio, caffè veloce e via per Tremenico. In paese ci fermiamo perchè i soliti non si sono portati le cibarie; ennesima sosta ed ennesimo tempo perso. Cavolo. Ma il bello deve ancora arrivare. Saliamo lungo i tortuosi tornanti in direzione del rifugio Roccoli-Lorla e...sorpresa!! Strada bloccata per taglio alberi, non si passa. Ma mettere un cartello o un avviso no??
C'è poco da fare, lasciamo la macchina in uno slargo e proseguiamo a piedi di buon passo. Dopo mezzo'ora arriviamo al rifugio e qui le mie speranze di arrivare in vetta vacillano.
Continuiamo spediti seguendo la traccia e seguendo Bert, che stavolta si è unito alla compagnia; due settimane prima lui aveva fatto il canalone ovest ma in cima non si vedeva praticamente niente e dato che oggi il tempo era clemente, è venuto con noi.
Passiamo boschi e prati innevati, lo spettacolo che ci regala l'inverno è veramente eccezionale e scattiamo foto continuamente. Raggiungiamo l' Alpe Agrogno, piccola pausa e riprendiamo dato che qui il sentiero comincia a salire e la pendenza si fa viva. Dopo circa un quarto d'ora buchiamo le nubi e lo spettacolo si apre davanti a noi.
Vediamo tutta la Valtellina, l' Adda, il Grignone e qualcuno di noi scorge addirittura Novate Mezzola e, a detta sua, Avedeé, la frazione lungo il sentiero per la nostra amata Val Codera.
La neve è fantastica, è tutto pistato perchè il giorno prima dei ragazzi sono saliti con gli sci. A circa venti minuti dalla Ca de Legn mettiamo i ramponi e continuamo la salita. La pendenza si fa sentire ma la fatica è ripagata dalla vista eccezionale. Arrivati alla Ca de Legn, dove se ne scorge solo il tetto, scegliamo di fermarci perchè da li alla vetta calcoliamo ancora un' ora e mezza, viste le condizioni del sentiero.
Non resta altro da fare che tirar fuori le cibarie e pranzare. Personalemente sono un po' sconsolato, ci tenevo molto a salire in cima ma sarebbe significato poi scendere col buio e arrivate a casa ad orari improponibili.
Dopo il pranzo, con calma, scendiamo lungo il costone facendo molta attenzione alla neve e a dove mettiamo i piedi. All' Alpe Agrogno scattiamo ancora qualche foto e con la promessa di riprovarci ci dirigiamo verso il Roccoli-Lorla.
"Le montange non si spostano" dice Paolo. E' vero, c'è sempre tempo per ritentare, magari partendo prima ed evitando inutili soste e sperando che qualche anima pia, in caso di lavori stradali, avvisi per tempo.
Sarà per la prissima volta, in ogni caso è stato un giro fantastico.
A tutta birra arriviamo a Dervio, caffè veloce e via per Tremenico. In paese ci fermiamo perchè i soliti non si sono portati le cibarie; ennesima sosta ed ennesimo tempo perso. Cavolo. Ma il bello deve ancora arrivare. Saliamo lungo i tortuosi tornanti in direzione del rifugio Roccoli-Lorla e...sorpresa!! Strada bloccata per taglio alberi, non si passa. Ma mettere un cartello o un avviso no??
C'è poco da fare, lasciamo la macchina in uno slargo e proseguiamo a piedi di buon passo. Dopo mezzo'ora arriviamo al rifugio e qui le mie speranze di arrivare in vetta vacillano.
Continuiamo spediti seguendo la traccia e seguendo Bert, che stavolta si è unito alla compagnia; due settimane prima lui aveva fatto il canalone ovest ma in cima non si vedeva praticamente niente e dato che oggi il tempo era clemente, è venuto con noi.
Passiamo boschi e prati innevati, lo spettacolo che ci regala l'inverno è veramente eccezionale e scattiamo foto continuamente. Raggiungiamo l' Alpe Agrogno, piccola pausa e riprendiamo dato che qui il sentiero comincia a salire e la pendenza si fa viva. Dopo circa un quarto d'ora buchiamo le nubi e lo spettacolo si apre davanti a noi.
Vediamo tutta la Valtellina, l' Adda, il Grignone e qualcuno di noi scorge addirittura Novate Mezzola e, a detta sua, Avedeé, la frazione lungo il sentiero per la nostra amata Val Codera.
La neve è fantastica, è tutto pistato perchè il giorno prima dei ragazzi sono saliti con gli sci. A circa venti minuti dalla Ca de Legn mettiamo i ramponi e continuamo la salita. La pendenza si fa sentire ma la fatica è ripagata dalla vista eccezionale. Arrivati alla Ca de Legn, dove se ne scorge solo il tetto, scegliamo di fermarci perchè da li alla vetta calcoliamo ancora un' ora e mezza, viste le condizioni del sentiero.
Non resta altro da fare che tirar fuori le cibarie e pranzare. Personalemente sono un po' sconsolato, ci tenevo molto a salire in cima ma sarebbe significato poi scendere col buio e arrivate a casa ad orari improponibili.
Dopo il pranzo, con calma, scendiamo lungo il costone facendo molta attenzione alla neve e a dove mettiamo i piedi. All' Alpe Agrogno scattiamo ancora qualche foto e con la promessa di riprovarci ci dirigiamo verso il Roccoli-Lorla.
"Le montange non si spostano" dice Paolo. E' vero, c'è sempre tempo per ritentare, magari partendo prima ed evitando inutili soste e sperando che qualche anima pia, in caso di lavori stradali, avvisi per tempo.
Sarà per la prissima volta, in ogni caso è stato un giro fantastico.
Tourengänger:
Barbacan

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare