PIZZOCOLO 1581 m e M.TE SPINO 1486 m
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Week end= tempo brutto, siamo alle solite!
Andiamo sul Garda visto che la giornata non sarà delle migliori è inutile andare a vedere un posto nuovo. La nostra metà è il Monte Pizzoccolo poi se il tempo reggerà vedremo cosa fare.
Decidiamo di salire lungo la Via delle Creste. Si posteggia lungo la strada sterrata che porta a S. Urbano, c’è una scritta a vernice su un muretto sulla sterrata che si stacca a destra.
Guardando il cielo chiedo a Marco: “secondo te a che ora la prendiamo?” risposta incoraggiante, “Subito!” E manco a farlo apposta tempo 5 minuti e pioviggina, per fortuna è cosa di pochi minuti poi il tempo reggerà per tutta la giornata. Pensavamo di essere gli unici oggi al posteggio ed invece ci sono ben tre modenesi. Prendiamo tutti il sentiero per le creste ma loro proseguiranno per la est ben più impegnativa! Dal posteggio si segue la sterrata a dx ignorando ogni deviazione. La sterrata diventa poi sentierino, passa sotto delle pareti di arrampicata, mai visto qualcuno arrampicare qui! E a saliscendi arriva all’attacco della via delle creste (cartello) con bella vista su Castel Gaino. La salita è sempre piuttosto ripida, specialmente il primo tratto dove bisogna fare attenzione a non tirarsi sassi in testa. Si affrontano poi dei brevi e facili passaggi su roccette. Dopo di che il sentiero diventa più comodo anche se sempre abbastanza ripido e si comincia a vedere il punto di arrivo. Scendendo da questa parte, l’ultimo tratto di cresta, quello relativamente più impegnativo lo si può evitare deviando su un sentierino di emergenza, non avendolo mai fatto però non so né come sia né dove esce. Giunti al termine della cresta troviamo la neve, raggiungiamo la croce, più avanti c’è anche un “affare” fatto di tubi che indica le varie cime ma vista la visibilità pari a zero è del tutto inutile andarci per cui scendiamo prima alla cappelletta e poi più sotto al bivacco Due Aceri. Da qui il sentiero fino a P.so Spino è tutto innevato anche abbondantemente, è un percorso molto bello e altamente panoramico (se ci fosse!) Scendendo ad un certo punto esce un occhiolino di sole, ma che fa…è sabato e lui di sabato spesso se ne sta ben nascosto, questa volta però ci prova ad uscire e per circa una mezz’oretta giocherà a nascondino con le nuvole sempre più minacciose ma così ci dà la possibilità di salire anche al Monte Spino. Saliamo per la direttissima, anche qui bella ripida, sembra una costante! Salendo da qui c’è una deviazioni a dx per la “Via dell’Amicizia” ma è un sentiero poco battutto e alla fine non è che la pendenza migliori di tanto. E’ meno ripido quello che faremo scendendo che si collega a quello che arriva dalla Cresta delle Marmere, itinerario vivamente consigliato. Al Monte Spino nel 2004, con la nostra precedente sezione CAI, avevamo portato la bandiera della pace in occasione della manifestazione Cime di Pace, un bel ricordo! Scendiamo quindi al rifugio Pirlo allo Spino con il sentiero che, guardando verso la Cresta delle Marmere scende a sx della cima, non ci sono cartelli che lo indichino, ma ci sono i bolli e poco dopo s’incrocia il sentiero per il P.so del Gatto. Dal rifugio torniamo comodamente alla macchina passando per la località il Pirello, fino a qui è sterrata poi si svolta a sx, cartelli, fare attenzione perché poco dopo il sentiero da prendere scende a dx, c’è un vecchio bollo su un sasso. Ora qui hanno ripulito e chi non nota il bollo potrebbe essere invogliato ad andare diritto seguendo la traccia più ampia. Dopo questo bel traverso nel bosco si raggiunge la chiesetta di S. Urbano e qui inizia la parte più noiosa che riporta alla macchina, del resto non c‘è altra soluzione se si vuole fare questo giro o prima o dopo questo tratto di cemento e sterrato va fatto!
Come tutto il Garda anche questo è un percorso che mi sento di consigliare vivamente. Rispetto ad altri, questo è decisamente più frequentato anche grazie alla presenza del rifugio, solitamente però sia sulla Via delle Creste che soprattutto quella delle Marmere non abbiamo incontrato granché di persone, anzi…
Andiamo sul Garda visto che la giornata non sarà delle migliori è inutile andare a vedere un posto nuovo. La nostra metà è il Monte Pizzoccolo poi se il tempo reggerà vedremo cosa fare.
Decidiamo di salire lungo la Via delle Creste. Si posteggia lungo la strada sterrata che porta a S. Urbano, c’è una scritta a vernice su un muretto sulla sterrata che si stacca a destra.
Guardando il cielo chiedo a Marco: “secondo te a che ora la prendiamo?” risposta incoraggiante, “Subito!” E manco a farlo apposta tempo 5 minuti e pioviggina, per fortuna è cosa di pochi minuti poi il tempo reggerà per tutta la giornata. Pensavamo di essere gli unici oggi al posteggio ed invece ci sono ben tre modenesi. Prendiamo tutti il sentiero per le creste ma loro proseguiranno per la est ben più impegnativa! Dal posteggio si segue la sterrata a dx ignorando ogni deviazione. La sterrata diventa poi sentierino, passa sotto delle pareti di arrampicata, mai visto qualcuno arrampicare qui! E a saliscendi arriva all’attacco della via delle creste (cartello) con bella vista su Castel Gaino. La salita è sempre piuttosto ripida, specialmente il primo tratto dove bisogna fare attenzione a non tirarsi sassi in testa. Si affrontano poi dei brevi e facili passaggi su roccette. Dopo di che il sentiero diventa più comodo anche se sempre abbastanza ripido e si comincia a vedere il punto di arrivo. Scendendo da questa parte, l’ultimo tratto di cresta, quello relativamente più impegnativo lo si può evitare deviando su un sentierino di emergenza, non avendolo mai fatto però non so né come sia né dove esce. Giunti al termine della cresta troviamo la neve, raggiungiamo la croce, più avanti c’è anche un “affare” fatto di tubi che indica le varie cime ma vista la visibilità pari a zero è del tutto inutile andarci per cui scendiamo prima alla cappelletta e poi più sotto al bivacco Due Aceri. Da qui il sentiero fino a P.so Spino è tutto innevato anche abbondantemente, è un percorso molto bello e altamente panoramico (se ci fosse!) Scendendo ad un certo punto esce un occhiolino di sole, ma che fa…è sabato e lui di sabato spesso se ne sta ben nascosto, questa volta però ci prova ad uscire e per circa una mezz’oretta giocherà a nascondino con le nuvole sempre più minacciose ma così ci dà la possibilità di salire anche al Monte Spino. Saliamo per la direttissima, anche qui bella ripida, sembra una costante! Salendo da qui c’è una deviazioni a dx per la “Via dell’Amicizia” ma è un sentiero poco battutto e alla fine non è che la pendenza migliori di tanto. E’ meno ripido quello che faremo scendendo che si collega a quello che arriva dalla Cresta delle Marmere, itinerario vivamente consigliato. Al Monte Spino nel 2004, con la nostra precedente sezione CAI, avevamo portato la bandiera della pace in occasione della manifestazione Cime di Pace, un bel ricordo! Scendiamo quindi al rifugio Pirlo allo Spino con il sentiero che, guardando verso la Cresta delle Marmere scende a sx della cima, non ci sono cartelli che lo indichino, ma ci sono i bolli e poco dopo s’incrocia il sentiero per il P.so del Gatto. Dal rifugio torniamo comodamente alla macchina passando per la località il Pirello, fino a qui è sterrata poi si svolta a sx, cartelli, fare attenzione perché poco dopo il sentiero da prendere scende a dx, c’è un vecchio bollo su un sasso. Ora qui hanno ripulito e chi non nota il bollo potrebbe essere invogliato ad andare diritto seguendo la traccia più ampia. Dopo questo bel traverso nel bosco si raggiunge la chiesetta di S. Urbano e qui inizia la parte più noiosa che riporta alla macchina, del resto non c‘è altra soluzione se si vuole fare questo giro o prima o dopo questo tratto di cemento e sterrato va fatto!
Come tutto il Garda anche questo è un percorso che mi sento di consigliare vivamente. Rispetto ad altri, questo è decisamente più frequentato anche grazie alla presenza del rifugio, solitamente però sia sulla Via delle Creste che soprattutto quella delle Marmere non abbiamo incontrato granché di persone, anzi…
Tourengänger:
cristina

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