Sulle creste del Monte Pizzoccolo m.1580
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Anche per questo week end, ahimè, è prevista pioggia sulle nostre montagne.....
Per tutta la settimana non faccio che tenere d'occhio il meteo sperando nel miracolo e mi accorgo che.....l'unica zona graziata dal bel tempo sembra essere l'est.
Perchè non andare allora in esplorazione sulle montagne attorno al Lago di Garda?
E' una zona che non conosco per niente e non mi dispiacerebbe farci una capatina....
Inizialmente mi viene a mente il Baldo, ma più cerco notizie sulle salite che solcano i suoi versanti e meno mi convinco di andarci.
Troppi sentieri, troppa folla.....
Ci sarebbe però il Pizzoccolo.....è un po' che mi intriga.....e ora sembra essere arrivato il momento giusto!
Propongo ad Esilde di salire la via delle creste sud-est, visto che questa settimana saremo solo noi due ad andare in montagna, e lei accetta di buon grado.
Ma poi Mauro decide di accompagnarci, e alla fine siamo in tre!
Partiamo presto sabato mattina, perchè sappiamo che il bel tempo non durerà a lungo, già dal pomeriggio sono previste piogge.
Seguiamo le indicazioni degli hikriani che sono stati in questa zona prima di noi, e arriviamo senza difficoltà all'imbocco del sentiero, sempre ben segnalato.
Dopo un breve tratto a mezzacosta iniziamo la salita della cresta su un percorso vario e divertente.
La roccia, il bel calcare del Garda, è caratterizzata da suggestive formazioni a canne d'organo e ogni tanto ci impegna su facili passaggi che danno "sapore" alla salita.
Quando siamo stanchi prendiamo la scusa di fermarci ad ammirare il lago sotto di noi, che sembra lì....a due passi....
Non so se capita solo a me, ma questi sentieri così erti mi piegano le ginocchia.
A parità di dislivello mi stanca molto di più un sentiero che sale diretto sul ripido piuttosto che un sentiero con maggior sviluppo, ma con pendenza graduale.
Quando percorriamo l'ultimo tratto di cresta il sole scompare dietro le nuvole e un venticello gelido inizia a prendersi gioco di noi....
Ci fermiamo un attimo sulle panchine nei pressi della Chiesetta che si trova giusto sotto la cima e devo mettere i guanti perchè ho le mani gelide.....
E dire che siamo a metà maggio!
Il freddo e la possibilità di prendere acqua durante il ritorno ci fanno allontanare in fretta dalla cima percorrendo un sentiero più lungo di quello di salita, e sicuramente meno vario, ma che attraversa boschi di faggi dove possiamo goderci le bellissime fioriture primaverili.
Arriviamo all'auto appagati e soddisfatti da questa nuova escursione che ci ha portati a scoprire un nuovo "mondo" dove, prima o poi, torneremo......
Con me hanno camminato: Esilde e Mauro
Per tutta la settimana non faccio che tenere d'occhio il meteo sperando nel miracolo e mi accorgo che.....l'unica zona graziata dal bel tempo sembra essere l'est.
Perchè non andare allora in esplorazione sulle montagne attorno al Lago di Garda?
E' una zona che non conosco per niente e non mi dispiacerebbe farci una capatina....
Inizialmente mi viene a mente il Baldo, ma più cerco notizie sulle salite che solcano i suoi versanti e meno mi convinco di andarci.
Troppi sentieri, troppa folla.....
Ci sarebbe però il Pizzoccolo.....è un po' che mi intriga.....e ora sembra essere arrivato il momento giusto!
Propongo ad Esilde di salire la via delle creste sud-est, visto che questa settimana saremo solo noi due ad andare in montagna, e lei accetta di buon grado.
Ma poi Mauro decide di accompagnarci, e alla fine siamo in tre!
Partiamo presto sabato mattina, perchè sappiamo che il bel tempo non durerà a lungo, già dal pomeriggio sono previste piogge.
Seguiamo le indicazioni degli hikriani che sono stati in questa zona prima di noi, e arriviamo senza difficoltà all'imbocco del sentiero, sempre ben segnalato.
Dopo un breve tratto a mezzacosta iniziamo la salita della cresta su un percorso vario e divertente.
La roccia, il bel calcare del Garda, è caratterizzata da suggestive formazioni a canne d'organo e ogni tanto ci impegna su facili passaggi che danno "sapore" alla salita.
Quando siamo stanchi prendiamo la scusa di fermarci ad ammirare il lago sotto di noi, che sembra lì....a due passi....
Non so se capita solo a me, ma questi sentieri così erti mi piegano le ginocchia.
A parità di dislivello mi stanca molto di più un sentiero che sale diretto sul ripido piuttosto che un sentiero con maggior sviluppo, ma con pendenza graduale.
Quando percorriamo l'ultimo tratto di cresta il sole scompare dietro le nuvole e un venticello gelido inizia a prendersi gioco di noi....
Ci fermiamo un attimo sulle panchine nei pressi della Chiesetta che si trova giusto sotto la cima e devo mettere i guanti perchè ho le mani gelide.....
E dire che siamo a metà maggio!
Il freddo e la possibilità di prendere acqua durante il ritorno ci fanno allontanare in fretta dalla cima percorrendo un sentiero più lungo di quello di salita, e sicuramente meno vario, ma che attraversa boschi di faggi dove possiamo goderci le bellissime fioriture primaverili.
Arriviamo all'auto appagati e soddisfatti da questa nuova escursione che ci ha portati a scoprire un nuovo "mondo" dove, prima o poi, torneremo......
Con me hanno camminato: Esilde e Mauro
Tourengänger:
patripoli

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Kommentare (8)