Cima di Piazzo mt 2057

Meteo ottima e gita familiare ai nostri piani di Artavaggio anche perchè essendo sicuramente tutto pistato per Pinuccia (senza ciaspole) è decisamente meglio. Lasciato l'auto al municipio di Moggio ci incamminiamo verso il sentiero alto per i piani. Temperatura buona e no vento. Sino al congiungimento con il sentiero 23 basso niente neve ne ghiaccio solo foglie(sembra autunno). Lungo il vallone e fino all'ex rifugio Casari (I bocia hanno rinunciato alla gestione del rifugio per costi troppo alti per il rifacimento dello stesso) sul sentiero c'è a volte uno strato di ghiaccio che rallenta un pò la progressione. Dall'ex rifugio date le condizioni di neve perfette prendiamo a sinistra la traccia pistata per la valletta che conduce al rifugio Cazzaniga. Arrivati ai pianori sotto lo Zuccone Campelli anzichè prendere a destra il solito percorso per il rifugio (pistato solo da pochi ciaspolatori) prendiamo dritti e ci inoltriamo verso la cima di Piazzo restando sempre sotto il rifugio a sinistra.Fantastico percorso ben pistato! Al bivio lasciamo a sinistra il tracciato per la baita ed i piani di Bobbio e traversando a destra infiliamo poi un caratteristico canalino dove già si sono scaricate piccole slavine innocue e giungiamo sul pianoro a sinistra del rifugio Cazzaniga. Posto ben noto e sempre con questo tipo di giornate invernali veramente godibile. Qui ci dirigiamo verso la forcella tra il Sodadura e la cima di Piazzo e Pinuccia ha fame: sosta pranzo. Dopo aver ben mangiato Pinuccia mi accontenta nel salire almeno la cima e anticipandomi riparte in solitudine. Cosa fa? Anzichè prendere a sinistra il solito traverso non faticoso va su dritta per fare la cresta sopra lo stesso. Chiamo, urlo, niente da fare non ci sente. Io proseguo sul traverso e così procediamo in un certo modo appaiati: lei sopra ed io sul traverso. Billie segue me(è furba e pensa perchè devo fare più fatica?).Dopo il canalino d'ingresso alla valletta della cima aspetto Pinuccia che scende con attenzione dalla cresta. Anche qui cosa fa? Invece di salire con me sulla cresta finale  prosegue nel centro della valletta e così poi dovrà fare una bella salitina ripida finale. Proseguiamo anche qui in un certo qual modo appaiati: io in alto sulla cresta e lei in basso nella valletta: E Billie? Stavolta non è furba e continua a salire verso di me e poi a discendere verso Pinuccia con un dispendio di energie notevolissimo.Nonostante il pendio molto ripido ed i miei ordini prosegue in questo modo!! Arrivo in cima dopo un bel percorso di cresta altamente panoramico ed osservo Pinuccia che faticosamente ma velocemente supera la ripida erta finale ed arriva in cima. Pausa e foto. Discesa per la specie di cresta ovest e poi curvando a sinistra ci immettiamo nella valletta sotto la cima.  Da qui scendiamo nel canalino al termine della valletta e poi prendiamo il traverso sino alla forcella e proseguendo su larga pista sino al rifugio Nicola.Finalmente Pinuccia si lascia un pò andare e mi permette una birra (rigorosamente a temperatura ambiente!!). Discesa sulle piste con un accecante e caldo sole direi primaverile fino al termine dei piani. Proseguiamo su pista tracciata sino all'ex rifugio (sosta) e poi per il Vallone ridiscendiamo a Moggio incontrando un bellissimo cane border collier di nome Alcor con i relativi padroni e con cui Billie gioca. Cosa dire? E' stata una magnifica giornata tiepida e senza vento e così serena da permettere di vedere tutto e di godere appieno della natura invernale e dello stare insieme in famiglia; per di più Pinuccia era molto in forma quasi come Billie.