Collaudo delle ciaspole alla Cima di Piazzo

Gita proposta da Maurizio, che vorrebbe fare una passeggiata non troppo impegnativa.
Vista la brevità e facilità del percorso, ne approffitto per collaudare le ciaspole acquistate due anni fà da un  collega.
In passato ho usato occasionalmente delle racchette di legno e corda, poi abbandonate (anche se le ho portate dietro alcune volte recentemente, ma senza usarle), poiché risultano utili solo su percorsi facili e con pendenza moderata.
Arrivati ad Artavaggio ci troviamo immersi in una leggera nebbia, che poi si dissolverà rimanendo a quote più basse, e lasciando una giornata dal clima bello e piacevole.
Infilate le ciaspole, inizialmente sono un po' impacciato, sono un po' pesanti e non riesco ad allacciarle in modo perfetto, ma rapidamente mi abituo al nuovo attrezzo; oggi ho portato due bastoncini, che mi aiutano notevolmente.
Prendiamo una traccia secondaria, poiché ci sono alcune motoslitte puzzolenti, arrivando al Rifugio Nicola. Passiamo sotto al Cazzaniga, e subito dopo troviamo un tratto leggermente più impegnativo, un traverso su un pendio un po' ripido dove si sprofonda; Maurizio toglie dallo zaino le sue vecchie racchette di legno e corda, che però non lo aiutano molto, tendono a scivolare verso valle.
Passato questo breve tratto proseguiamo la salita verso la cima su terreno facile, seguendo le tracce presenti; qui il sole fà sentire tutto il suo calore, facendoci sudare parecchio.
Arriviamo sulla cima, circa 1 ora e 30 minuti escluse soste varie.
Qui restiamo un po' di tempo ad ammirare il panorama di Alpi e Prealpi innevate che emergono dalle nebbie di fondovalle; l'aria è fredda, ma non c'è vento, ed il sole continua a scaldare.
Ci sono alcuni escursionisti e sciatori che salgono e scendono alternandosi, poi scendiamo anche noi, ma senza ciaspole; ci sentiamo più sicuri senza attrezzi ingombranti e che impacciano i movimenti, e scendiamo velocemente al Cazzaniga.
Mi sarebbe piaciuto salire anche il Sodadura, ma vista la consistenza della neve avrei perso troppo tempo; sarà per la prossima volta.
Sosta per il pranzo, ma senza esagerare; un po' di riposo per godersi il caldo sole ed il panorama; alcuni Sordoni volano senza timore tra gli escursionisti cercando cibo. Poi scendiamo.
Arrivati alla funivia troviamo una lunga coda, però hanno aumentato la frequenza delle corse, per cui non perdiamo troppo tempo.
La prossima volta però senza funivia, oggi è stata una delle rare eccezioni alla mia regola di non usarle senza una effettiva necessità; devo dire che la gita è stata riposante!
Alla prossima, cercando di stancarmi un po'.
Ciao
Stefano