Croce del Bosc (2305 m), ossia Croce del Becco


Publiziert von siso , 5. Januar 2011 um 16:11.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 4 Januar 2011
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Scopi 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 1010 m
Strecke:Piera (1295 m), parcheggio ai lati della strada del Lucomagno – Oncedo (1503 m) – Val Bogin – Dötra (1748 m) – Baite (2000 m) – Pian Com – Croce del Bosc (2305 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Biasca – Valle di Blenio – Olivone – Camperio – Piera
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Dötra
Kartennummer:C.N.S. No. 1253 – Olivone - 1:25000; C.N.S. No. 266 S – Valle Leventina - 1:50000

Si tratta di un cocuzzolo molto ambito dagli sciatori, posto a circa 600 m a SSW del più conosciuto Pizzo di Cadrèigh.

Qualcuno ha interpretato in malo modo il nome dialettale Bósc, pensando al bosco. In realtà, nel dialetto locale “bósc” significa “becco” o “caprone”, il maschio della capra, o anche, "camoscio maschio".

Vedi video dell’escursione
 

Inizio dell’escursione: ore 8:50

Fine dell’escursione: ore 15:50

Temperatura alla partenza: - 5°C

Temperatura a Dötra (ore 10:00): - 5°C

Temperatura alla Croce del Bosc (ore 12:10): - 8°C

Temperatura al rientro: - 3°C

 

Non è sempre festa!” dice un vecchio adagio che fin dalla tenera età ho ritenuto molto valido e veritiero. Oggi le condizioni meteo non erano quelle che ci hanno accompagnati nelle ultime sei o sette escursioni.

Alle 9:15 ci aspettavamo l’eclissi parziale di sole. Dopo il notevole battage pubblicitario e le insistenti raccomandazioni di non osservare ad occhio nudo l’evento (le ultime poco prima della partenza, sentite all’autoradio), ci eravamo mentalmente preparati al fenomeno celeste.

Le nuvole ci hanno purtroppo negato l’osservazione dell’eclisse. Come se ciò non bastasse, più in alto, il nevischio e la nebbia non ci hanno permesso di ammirare l’incantevole paesaggio che normalmente offre la zona di Dötra.

 

Al di là di questi contrattempi, con i quali chi va in montagna deve sempre confrontarsi, l’escursione è stata piacevole. Essa è stata inoltre l’occasione per un utile allenamento; basti considerare che il dislivello è stato di circa 1000 m, solo per la salita.

 

Ma andiamo con ordine.

Oggi ce la prendiamo comoda: pausa caffè con cornetto ad Olivone, arrivo a Piera alle 8:40, partenza alle 8:50. La neve battuta consentirebbe di raggiungere Dötra senza ciaspole. Dopo 670 m di percorso lungo la stradina, imbocchiamo il sentiero alla sinistra, che passando da Oncedo, ci conduce a Dötra in poco più di un’ora.

Breve pausa al grotto e ripresa della ciaspolata in direzione della Croce del Bosc.

Il dislivello che rimane da superare è di circa 560 m. Troviamo una comoda traccia che parte direttamente dal ristoro: troppa grazia! Risaliamo il versante orografico destro della Val Pradascio, fra numerosi cespugli di ontano verde, la "drosa", come suggerisce il toponimo indicato sulla carta topografica. In prossimità delle baite a quota 2000 m notiamo una pista da sci, ben battuta, oggi senza uno sciatore. Per fortuna non ci sono impianti di risalita (siamo nel comprensorio del Parc Adula, quel progetto che si prefigge di realizzare un Parco nazionale nella zona alpina dell'Adula): presumo quindi che la pista sia utilizzata dagli sciescursionisti e da qualche ragazzo portato in quota dalle motoslitte.

Dalle baite svoltiamo decisamente ad Ovest, seguendo sempre la traccia di una motoslitta (spesso croce, ma oggi delizia).

Da quota 2100 m, la cappa di nebbia, accompagnata da luce molto diffusa, non ci permette di vedere oltre cinque metri.

Raggiunta la Croce del Bosc (2305 m), con una temperatura di -8°C e la visibilità sempre più limitata, decidiamo di rinunciare al Pizzo di Cadrèigh.
 

                                               Croce del Bosc (2305 m)

Ci copriamo anche con la giacca a vento e affrontiamo la discesa con passo celere, sotto un piacevole nevischio, in direzione del Grotto Dötra.

Donatella e Nicoletta ci fanno accomodare vicino alla pigna e ci deliziano con un affettato misto nostrano seguito da polenta di farina rossa integrale macinata a pietra, con brasato e spezzatino.

All’uscita del ritrovo, Daniele adocchia un paio di Snowblade, degli sci corti, disponibili pure con attacco automatico, sui quali è possibile applicare anche le pelli di foca. Sembrerebbe molto interessato, tant’è vero che rientra nel grotto per chiedere informazioni ai proprietari: affaire à suivre!

Alle 15:00, con la pancia bella piena, ci incamminiamo per l’ultimo tratto di discesa: cinquanta minuti su neve battuta, prima di raggiungere Piera.

 

Il mancato raggiungimento del Pizzo di Cadrèigh (2516 m) e le condizioni meteo poco favorevoli non ci hanno tuttavia guastato la giornata! Torniamo a domicilio soddisfatti e di buon umore, come, del resto, si deve affrontare la vita.

 

Tempo di salita: 3 h

Tempo totale: 7 h

Dislivello in salita: 1010 m

Sviluppo complessivo: 13,6 km

Difficoltà: WT2

SLF: 2 (moderato)
Coordinate Croce del Bosc: 707.910 / 155.620

Copertura della rete cellulare: da sufficiente a buona

Libro di vetta: no

Partecipanti: Daniele e siso

Tourengänger: siso


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Geodaten
 4672.gpx Croce del Bosc (discesa)

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