Dopo circa due mesi di pausa causa brutto tempo e impegni vari eccoci di nuovo in giro per le montagne.
Per la nostra prima racchettata scegliamo il Pizzo di Corgella, una meta senza pericolo di valanghe, non troppo impegnativa ma molto panoramica. Il punto di partenza sono i Monti del Tiglio, raggiungibili grazie a una strada asfaltata che sale da Isone. Trattandosi di una zona militare occorre informarsi sulle eventuali esercitazioni, le quali potrebbero vietare il transito. Nei giorni festivi non ci sono generalmente problemi e le varie barriere sono aperte. Ai Monti del Tiglio la neve è già abbastanza abbondante e ghiacciata.
Dopo aver calzato gli scarponi partiamo seguendo la strada asfaltata di sinistra che si presenta ben innevata. Ci mettiamo subito le racchette ai piedi anche se non sono necessarie perché la neve è ghiacciata e non si sprofonda. Questa strada è già ben battuta. Essa sale, dapprima con alcuni tornanti, sempre in modo regolare e sempre nel bosco. Talvolta il bosco si "apre" e ci regala degli splendidi scorci di panorama. Dopo circa 50' arriviamo a una piazza di giro, dove questa strada diventa sentiero. Abbandoniamo tale strada e saliamo in direzione nord seguendo delle tracce di escursionisti precedenti. Poco dopo si esce dal bosco e si arriva all'Alpe di Corgella, 1405 metri, luogo in cui vi è una cascina abbandonata. Dopo una breve pausa riprendiamo a salire su un pendio abbastanza ripido che aggira sulla sinistra una fascia di roccia. Una volta aggirata tale fascia conviene abbandonare il sentiero estivo per entrare nel bosco e salire così in modo più sicuro in direzione della dorsale, che si raggiunge in prossimità della curva di livello dei 1600 metri. Da qui il panorama è già notevole. Si continua quindi seguendo la dorsale o camminando qualche metro sotto di essa, evitando la cima quotata 1617 metri. Segue poi un tratto pianeggiante e con un ultimo sforzo raggiungiamo la cima del Pizzo di Corgella, 1703 metri, dopo 2 h 15' dalla partenza. Da qui il panorama è veramente esteso e bellissimo grazie a questa splendida giornata. La vista spazia sul Piano di Magadino, su Bellinzona e su innumerevoli montagne, Monte Rosa compreso. Dopo aver mangiato qualcosa e scattato un po' di foto iniziamo la discesa seguendo lo stesso percorso della salita. Poco prima dei Monti del Tiglio in prossimità del terzo tornante della strada decidiamo di andare a fare una visita anche alla piccola capanna Cremorasco, 1095 metri.
Kommentare (1)