Ramosch - Vnà - Piz Arina

Questa mattina di Natale ci siamo alzati ed a sorpresa rispetto alle previsioni del tempo, il nostro villaggio (Ramosch 1200m) era immerso nelle nuvole. Decisi a non perdere la speranza di una bella escursione con le racchette (ieri avevamo giä preparato in gran parte la via, ma il caldo estremo e la neve appiccicosa ci avevano abbligato a rinunciare a circa 2/3 del percorso), abbiamo guardato le immagini della webcam situata a Motta Naluns (2100m, Scuol) che ci hanno rivelato che lassù un bel sole splendeva. Siamo quindi partiti verso la nostra Homemountain, Piz Arina,
La via invernale differisce da quella che usiamo d’abitudine in estate. Per prima cosa siamo saliti a Vnà lungo la strada nella nebbia. A partire da Vnà abbiamo preso la via per Plan da Lüf e abbiamo calzato le racchette con un po’ di pena visto che faceva freddo ed i lacci delle ciaspole avevano ghiacciato, Il sole si intravedeva giä attarverso le nuvole e ci attendeva non molto lontano. La salita verso il Plan da Lüf quest’anno si presenta un po’ più lunga rispetto all’anno scorso a causa della nuova zona di protezione che impedisce di prendere la scorciatoia attraverso la foresta. Arrivati alla biforcazione della strada fra Plan da Lüf e Alp D’Ischolas, la strada diviene zona proibita e bisogna continuare la salita al Plan da Lüf lungo un corridoio libero fra le due foreste protette, come del resto avevamo fatto anche l’anno scorso.
Il sole era giä uscito e ci scaldava aiutato da questa salita un po’ ripida (in tutto il percorso ci sono solo due salite ripide).
Finita la salita ripida, si esce definitivamente dalla foresta e si continua per il bianco paesaggio lä dove in estate le mucche si divertono a passeggiare in lungo ed in largo.
Non ci sono pendii molto ripidi, salvo uno situato intorno ai 2400-2500m di altitudine. Talvolta la neve era scarsa, talvolta una crosta ghiacciata si era formata.
Siamo arrivati in cima senza problemi. Sulla cima Zina era talmente contenta che ha cominciato a correre velocissimamente come fanno tutti i cani quando qualcosa loro piace tantissimo. Durante tutta la salita Zina aveva già manifestato la sua approvazione massaggiandosi a diverse riprese la schiena nella neve.
Siamo quindi ridiscesi puntando direttamente sull’Alp D’Ischolas. Una crosta ghiacciata si era nel frattempo formata (conseguenza del caldo estremo di ieri).
L’Alp d’Ischolas era ancora nel sole, ma pochi metri più in basso le nuvole ricominciavano ed il rientro a Ramosch è stato caratterizzato dall’arte fotografica. Lo spettacolo era bellissimo.

en français - par stani

Piz Arina à Noël

Ce matin il y avait des nuages assez bas, mais à partir de 1700m le ciel était bleu. Nous avons monté assez lentement de Ramosch à Vnà par la route, puis après Vnà on a mis les raquettes. Cet hiver, la forêt au-dessus de Vnà est une zone protégée, sauf la route. Donc nous avons profité de ça.

Après la chaleur de hier la neige été un peu glacée. D’ailleurs les raquettes aussi, et c’était difficile de mettre les sangles gelées. Mais plus haut le soleil a apparu et c’était de nouveau bien.

Pour sortir de la zone de protection un petit passage est prévu dans la forêt. C’est assez raide, mais, je crois, c’est par là qu’on a monté l’année passée. Avec nos traces de hier c’était comme sur un escalier aujourd’hui.

Après la forêt, il y a assez peu de morceaux raides, sauf la montée sur le Plan da Lufs (à droite des paravalanches) et peu avant le sommet.

Au milieu de la montée, il y avait tout un groupe d’oiseaux qui passent leurs temps enfouis dans la neige et s’envolent seulement si vous vous approchez vraiment près d’eux.

Sur le sommet il n’y avait pas d’autres traces que les notres. On a mis notre petite note dans le livre (complètement débordé – pas changé depuis 2003) et nous avons pris la descente.

Pour la descente, nous avons pris le côté est (monté par sud-ouest), et c’était peut-être à cause de cette orientation que le début de la descente était pas mal glacé. Mais après ça allait mieux.

A Alp Discholas, il y avait des traces de skieurs. Peu après on s’est retrouvé de nouveau dans les nuages. Voilà.