L'ultimo Biandronno

Per finire in bellezza il discorso fossili di questa amena località, proprio all'inizio del paese, venendo da Besozzo, c'è una stradina che scende al lago e si ferma su di uno piccolo spiazzo. Da lì, verso sinistra parte un sentiero che costeggia la riva. Alcuni anni or sono, haimè tanti, venne fatto uno scavo su questa stradina che portò alla luce una serie di piccoli massi, erano della formazione detta biancone, molto conosciuta da queste parti, solitamente priva di fossili  essendosi formata ad una profondità tale da sbriciolare le comchiglie etc.
Ma sorpresa questi massi contenevano fossili molto belli del Titonico, ammoniti di un raro periodo, purtroppo ne furono raccolte molto poche e quasi tutte finite in una collezione privata.
E già che siamo nei paraggi, un salto al cementificio di Gemonio o perlomeno nei suoi paraggi, visto anche qui l'impossibilità di entrare. Grazie comunque alla nuova strada per Gavirate che ha tagliato vari strati, si sono trovate delle belemniti notevoli tra cui il genere Duvalia, raro ed alcune bellissime rigiaciture, vale  a dire fossili già rimaneggiati dal tempo e liberati dagli strati originali, per poi rifinire in un altro strato sedimentario, anche qui, belemniti ed aptici, piccoli opercoli che servivano a chiudere  le ammoniti. Da ragazzo ebbi l'occasione di vedere nella collezione di tale Brunella di Besozzo, noto rabdomante, una serie di grosse ammoniti globulari sicuramente provenienti dal biancone ma non so di dove, ma certamente della zona. Credo che la collezione sia stata donata al comune di Besozzo, non credo sia visitabile, se qualcuno ne sa qualcosa sarei grato me lo comunicasse.