Sgiümell da Vale (Semione - Ludiano) con racchette
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Una racchettata tranquilla, senza pretese, ma con grandi panorami
Il diario di una racchettata senza troppa gloria né infamia, tranquilla, non proprio corta, ma senza grandi fatiche, e soprattutto lontano dai pericoli (leggi slavine) di questo periodo.
Nessuna vetta, nessun rifugio (purtroppo), non grandi dislivelli, ma un bel panorama ed un ambiente meraviglioso.
Ri-tentiamo la direzione del Rifugio Pian d’ Alpe (sotto il Matro per chiarire subito), con il dubbio del punto di partenza, non sappiamo dove possiamo parcheggiare, dipende molto dalla neve sul percorso.
Consapevoli delle difficoltà di avvicinamento, usciamo con la 4x4 di Paolo, utilissima in questi periodi dove le gomme da neve non bastano.
Raggiungiamo Biasca e quindi Semione, dove inizia la strada (meglio dire stradina) che sale verso varie baite ed alpeggi, è uno dei percorsi estivi per raggiungere il monte Matro (quello pieno di antenne che fa da spartiacque fra la Leventina e la valle di Brenno, sopra Biasca), e la Capanna Pian d’Alpe sotto la sua cresta.
Fino alle case alte di Semione, poco oltre i 600mt, la stada è pulita anche se stretta, dopo le ultime abitazioni, c’e’ uno slargo ed un cartello indica divieto per il periodo invernale.
Non siamo ancora “ufficialmente” in inverno, anche se l’atmosfera, il clima e le temperature dimostrano
il contrario. Non ricordo a mia memoria (e di anni ne conto parecchi) un autunno così nevoso …. a parte quando facevo le elementari, ma parliamo dell’ età della pietra ….
Poco dopo le otto di mattina raggiungiamo Vale, piccolo gruppo di baite a 850mt, ad un tornante della strada. Parcheggiamo, è già stato complicato raggiungere questo parcheggio.
Siamo in obra, ci sono ben -6°, ci copriamo parecchio e ci incamminiamo.
Siamo in tre oggi, ed il furbone di turno ha dimenticato le ciaspole a casa ….. si è già apostrofato da solo lungo la strada, non aggiungiamo benzina sul fuoco.
Visto che siamo in due con le racchette da neve, ed uno senza, e visto che partiamo da 850mt …. Sappiamo da subito che raggiungere la capanna Pian d’Alpe a 1764mt sarà impresa impossibile oggi.
Se sfogliate le relazioni trovate chi lo ha fatto, ma non è per me, e soprattutto non oggi.
Tra l’altro non conosciamo il percorso estivo, che taglia tutti i lunghi tornanti, quindi seguiremo la strada che in estate si sale fino a Gualdo e all’ Alpe di Gardosa, è ben innevata. Gran parte del percorso lo troviamo battuto da una motoslitta, fino a 1200mt circa potremmo camminare senza mettere le ciaspole, e per chi non le ha portate … è decisamente un vantaggio.
La strada sale con lunghi traversi e tornanti, c’e’ solo un bivio ad un tornante, diritto si raggiunge Pianezza e molte altre baite, verso destra (indicazioni Pian d’Alpe e Sgiümell), si prosegue sul persorso principale.
E’ freddo, molto freddo, e questo versante della Valle di Blenio è prevalentemente in ombra in questa stagione, ci sono enormi stalattiti di ghiaccio ovunque, ed i molti ruscelletti sono contronati da enormi colate di ghiaccio.
Camminiamo sereni e tranquilli, non incontriamo nessuno, la giornata è spettacolare, sono mesi che non vedo un cielo così pulito.
Di fronte a noi spicca la Cima del Simano, con alle spalle la Gana Rossa e la Gana Nera, poi le vette della Val Poltirone, il Pizzo Strega ed i Torron Alto e Basso, tutti splendidamente imbiancati ed illuminati dal sole, verso nord si apre la valle di Blenio, dove spiccano il Pizzo Molare e le grandi vette della Greina.
Fino a circa 1250mt la motoslitta ci ha facilitato il cammino, ora la sua traccia taglia verso destra, noi proseguiamo lungo la strada, ma ci tocca batter neve.
Paolo avanti, è l’uomo di fatica … io dopo qualche decina di metri sono scoppiatello, io lo seguo ri-battendo la traccia per Roberto che ora avanza più a fatica in 40cm di neve fresca ed incontaminata.
Alle 11:15 siamo all’Alpe di Gardosa (la si vede sotto la strada) ed alle 11:30 siamo al parcheggio estivo sopra l’ alpe, a Q1350, dove la strada finisce.
Questo è uno dei punti principali per raggiungere il rifugio Pian d’Alpe ed il Matro, altro punto conosciuto di partenza è a Sobrio nella Val Leventina.
Consultiamo la cartina, siamo solo a 1350mt, ed abbiamo già percorso oltre 5,5Km (questo lo dice il gps), puntiamo ad un gruppo di baite per la pausa di mezzogiorno.
Il gruppo più vicino è Sgiümell, a quota 1390mt, poco oltre il parcheggio estivo.
Il sentiero si fa più impervio e ripido, si deve battere neve fresca di oltre 50cm in salita, ma passo dopo passo procediamo, anche Bob che arranca affondando nella neve.
A mezzogiorno raggiungiamo le baite di Sgiümell, ci accomodiamo sotto una tettoia per pranzare, tanta neve ovunque, e soprattutto tanto freddo. Manca il sole, in compenso un gran bel panorama verso la Val Malvaglia e la Val Pontirone. Pranziamo veloci, -4° ci costringono a mangiare con i guanti e a saltellare per il freddo.
Foto ricordo e poco prima dell’ una ripartiamo verso valle, il percorso è lo stesso, inutile tentare scorciatoie senza conoscerle.
In discesa siamo (soprattutto sono) molto più veloci, in 1:45 siamo di nuovo a Vale, contro le 3:20 per salire.
Nel complesso una gran bella giornata, poco dislivello, ma quasi 12Km in un ambiente tranquillo, sicuro e con panorami splendidi, finalmente in una bella giornata di sole.
Lo consiglio senza timore, magari alle prime racchettate, prima di lanciarsi in esperienze più … ripide.
Freddo tanto, mai sopra lo 0, -6° alla partenza, -4° a pranzo, -2° al ritorno …
Il solito riassuntino:
Andata: 5.9Km 3:25 con 20m di soste varie
Ritorno: 5,9Km 1;45 con 5 min di soste varie
Dislivello : relativo 540mt, assoluto circa 600mt
Foto, diario, tracce gps sul nostro sito:
www.girovagando.net escursione 78
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