Lodrino – Cima di Negross
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Lodrino – Cima di Negross
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Ho letto qualche affascinante relazione sull'ascesa del Poncione Rosso e maturo la possibilità di effettuarla anche se non è certo banale. Allo stesso tempo, però, leggendo anche della gara di skyrace Lodrino-Lavertezzo e del suo percorso mi chiesi se non sarebbe stato possibile raggiungere il Poncione Rosso partendo da Lodrino anziché da Lavertezzo e magari salendolo da una via meno conosciuta.. Cominciai ad investigare e raccogliere materiale, poi decisi di andare in esplorazione.
La prima tappa sarebbe stata la Cima di Negross (2182m) e poi…si sarebbe visto. Il naturale proseguimento implicava di toccare la Cima di Stuell (2312m), la Cima di Vacarisc e poi il Poncione Rosso (2505m). Così sono partito da Lodrino, alle spalle della Parrocchiale (269m) e ho iniziato a salire nella roccia: proprio così…una scalinata è realizzata lungo una parete rocciosa verticale che sembrerebbe impossibile ascendere perché precipita su Lodrino. Per un buon tratto questo è il percorso che poi diventa un classico salire nel bosco, più accessibile forse, fino ad arrivare alla Capanna e Alpe Alva (1557m), posto ameno dove però finisce, ahimè, il comodo percorso e la frequente segnalazione; inoltre il sentiero diventa difficile da rintracciare in molti frangenti. Per miracolo mi sono accorto di una poco visibile indicazione per l'Alpe Negross ed ho evitato di proseguire lungo il percorso della skyrace che è parecchio più basso rispetto alle creste. Poco dopo arrivavo a quest'alpe e lì la vita si complicava ancora di più: nessuna traccia o indicazione. D'istinto, dopo essermi aggirato a lungo per la pietraia alle spalle del rifugio decidevo di salire verso una cresta a NW che però nulla aveva a che fare con l'imponente Cima di Negross che avevo osservato nella relazione di ale84. Il percorso era comunque faticoso, per nulla ripagante e molto vago; fortunatamente, a volte, qualche "ometto" eretto da qualcuno che pubblicamente ringrazio, mi aiutava ad orientarmi. Qualche volta bisognava usare anche le mani su alcune roccette. Arrivato in vetta (sono due vette unite da una crestina) finalmente si apriva la visuale sul versante N dove si vede la cresta N percorsa da ale84 che è partita da Pon (959m); ad Ovest appariva l'impressionante Cima di Stuell e dietro il Poncione. Lì ho capito che la mia impresa finiva: c'era da scendere almeno 200m (la birra era finita!) per poi risalire la Cima di Stuell per metà su una cresta che pareva arrampicabile ma i restanti 200m richiedono, a mio avviso, corda, chiodi, attrezzatura ed un compagno perché l'aspetto è veramente "dolomitico"; c'è anche una bella cengia orizzontale che tanto ricorda i Monti Pallidi.
Quindi ritorno per la stessa via con la soddisfazione di aver provato un bel dislivello e basta. Era un peccato di presunzione, il mio? Può darsi ma si sa che bisogna provarci e qualche volta va bene. Nota finale: scendere dall'alto consente di seguire meglio le tracce lasciate dall'escursionista "benefattore" perché spesso sono più visibili che dal basso.
Dati salienti:
Dislivello 1913m
Salita km 7.5
Discesa km 7.5
Salita 5h08'
Discesa 3h45'
SLF (salita) km 26.63 5.18 km/h
(discesa) km 26.63 7.10 km/h

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