Pizzo Predèlp W (2585 m)
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Escursione nella splendida regione del Passo del Lucomagno. Il Pizzo Predèlp Ovest è una cima senza nome sulla carta topografica svizzera, posta tra il Passo Predèlp e la Bassa di Söu.
Inizio dell’escursione: ore 6:15
Fine dell’escursione: ore 14:10
Tempo di salita: 4:00 h
Tempo totale: 7:50 h
Dislivello teorico: 776 m
Difficoltà: T3/ EE
Buona copertura della rete cellulare su tutto il percorso
Lascio l’auto al parcheggio dell’Infocentro Casaccia. Dopo una breve discesa fino al ponticello sul Brenno, imbocco il sentiero che passando da Campo Solario, Stabbio Nuovo, Lareccio e Rondadöira, conduce al Lago dei Canali in circa 2 h.
Dal Lago dei Canali proseguo in direzione sud verso la base del Paré di Scut, un promontorio piramidale a forma di scudo (Scüd = scudo). A quota 2200 m circa raggiungo il sentiero che sale, passando proprio sotto la ripida parete rocciosa dello “scudo”, verso il Passo Predèlp, un tempo molto frequentato dagli alpigiani che lo valicavano con le loro mandrie.
Il Passo Predèlp (2452 m) si presenta come un’ampia sella, preceduta da una profonda cavità, contenente ancora neve in discrete quantità. Una palina con le onnipresenti bandierine tibetane segna il punto di passaggio. Bellissimo lo sguardo sul fondovalle leventinese e soprattutto sul Gruppo del Campo Tencia. Poco sotto, ad un paio di km di distanza, spiccano le due grandi vasche di Predèlp, con alcune abitazioni di vacanza.
Mi si presentano ora due possibilità: o salire a sinistra su un costolone che porta in circa mezz’ora al Pizzo Predèlp (2586 m), oppure proseguire sulla cresta a destra che conduce su sfasciumi e rocce al Pizzo Predèlp W (2585 m).
Opto per la seconda possibilità. La Cima 2585 m, senza nome sulla C.N.S., appare come una sommità tondeggiante, da cui parte l’affilata cresta che culmina con il Paré di Scut (2542 m). Da quassù si ha una bella veduta sull’Alpe Croce (1931 m), sul Passo del Lucomagno, sul Gruppo dello Scopi, sulle guglie del Pizzo Colombe e sul Pizzo del Sole.
Per scendere alla Bassa di Söu conviene proseguire lungo la cresta che corrisponde al confine distrettuale. Io scelgo, per contro, un tragitto più accidentato, fra sfasciumi e macigni, in direzione ovest.
Questo percorso mi permette, come contropartita, di vedere degli splendidi granati incastonati su placche di roccia. Il rosso rubino spicca soprattutto in prossimità di bianche vene quarzifere.
Alla Bassa di Söu (2445 m) ho la sorpresa di incontrare un volto assai noto: un Consigliere di Stato amante della montagna.
Lasciata la Bassa di Söu entro in un altopiano caratterizzato dal silenzio più assoluto e dalla presenza di milioni e milioni di pietre di tutte le dimensioni: un paesaggio singolare, a dir poco selvaggio. Seguendo tracce di sentiero raggiungo di nuovo il Lago dei Canali in circa 45 minuti di tranquillo cammino.
La ricca flora mi impone numerose pause fotografiche. Per questo motivo, la discesa non è molto più veloce della salita.

Nigritella

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