Capanna Cristallina (2575 m) - Skitour


Publiziert von siso , 25. April 2010 um 15:00.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:24 April 2010
Ski Schwierigkeit: WS-
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cristallina   CH-TI 
Zeitbedarf: 7:45
Aufstieg: 1262 m
Strecke:Posteggio Ossasco (1313 m) – Leiunscia (1539 m) – Alpe di Cristallina (1800 m) – Punto 2152 m – Passo di Cristallina (2568 m) – Capanna Cristallina (2575 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Airolo – Valle Bedretto – Ossasco
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Cristallina
Kartennummer:C.N.S. No. 1251 – Val Bedretto - 1:25000; C.N.S. No. 265 S – Nufenenpass - 1:50000

Lunga escursione con gli sci, su neve primaverile molto pesante.

La temperatura elevata sia durante la notte che durante la giornata (sole splendente) ha causato la formazione di numerose slavine a partire già dalle 10:30.

Il percorso per la Capanna Cristallina che parte da Ossasco, almeno per un tratto è esposto a questo pericolo. In questo periodo, la zona più a rischio di slavine bagnate è tra l’Alpe di Cristallina (1800 m) e il punto 2152 m.

 

Inizio dell’escursione: ore 7:20

Fine dell’escursione: ore 14:55

Temperatura alla partenza: 4°C

Temperatura al rientro: 18°C

 

Arrivo ad Ossasco alle 7:00 e subito intuisco che il percorso sciistico per la Capanna Cristallina non presenta più condizioni ideali. Il parcheggio, che nei fine settimana di marzo era gremito, ora si presenta, infatti, quasi vuoto.

Il Ri di Cristallina, che scorre di fianco al posteggio, è in piena: la neve si sta sciogliendo molto velocemente.

All’inizio la traccia attraversa un prato con un paio di tornanti. A quota 1380 m si entra nel Bosco di Piei, che non si lascia più fino a circa 1650 m, poco sotto l’Alpe di Cristallina.

Il tratto boschivo si presta più alle ciaspole che agli sci. Il problema lo si avverte soprattutto in discesa, visto che lo scarso innevamento lascia emergere numerosi sassi, rami e rametti, aghi, licheni, pigne e detriti vari: un toccasana per le solette degli sci.

 

Dopo l’Alpe di Cristallina si devono superare i blocchi di un valanga di notevoli dimensioni. In alto ci sono ancora degli accumuli di neve, che con il calore del sole potrebbero precipitare a valle. “Alzo i tacchi” e cerco di allontanarmi in fretta da questa zona.

Alle 9:30 raggiungo un pianoro illuminato dal sole. La temperatura si alza in fretta. Mi alleggerisco e ne approfitto per una bella pausa: devo assolutamente placare la sete.

Entro nella Val Torta. Nel primo tratto la pendenza è limitata, più avanti, diventerà ripida e faticosa. Da qui si ha un bellissimo panorama sul Passo del Naret (2438 m) e sulle cime ai suoi lati.

Alle 10:30 iniziano a cadere le slavine dal ripido versante meridionale del Pizzo Folcra (2662 m). Il tracciato per il Passo Cristallina è comunque ad una distanza di sicurezza, o presunta tale.

Il paesaggio ora è più bello, meno monotono e meno noioso rispetto al tratto iniziale del percorso. Sull’ultima erta, il fiatone mi costringe a rallentare notevolmente. La neve cedevole provoca una fatica supplementare non indifferente.

Si scorge la capanna già da lontano, ma quanta fatica per raggiungerla!

 

Il guardiano sta collocando le panchine e i tavoli all’esterno. Siso, per contro, decide di mangiare un buon piatto di pasta al sugo all’interno della capanna. Sarà per il buon appetito oppure per la quota, ma questo semplice piatto mi sembra divino.

Il rifugio si presenta veramente bene: funzionale, pulito e moderno. La presenza di piccole camerette a quattro letti induce molte famiglie a visitarla e a pernottarci.

Affronto la discesa lungo il medesimo itinerario di salita. Questa volta non sarà una goduria. In particolare nel bosco, a bassa quota, gli affioramenti di roccia e rametti mi obbligano ad un tour de force. Discesa poco interessante!

L’alternativa esiste. Dalla Capanna Cristallina si sale in direzione ovest fino alla Bocchetta di Valleggia (2697 m), per poi scendere sul Ghiacciaio di Valleggia, lo si attraversa in direzione O-NO e si scende lungo la Val Cavagnolo fino ad All’Acqua.

Sarà per un’altra volta. Il circuito non è da fare in solitaria, anche perché  occorre avere un veicolo che riporti al posteggio di Ossasco.

 

Tempo di salita: 4 h 40 min (comprese numerose pause a causa del fiatone e per osservare le slavine che scendevano a ritmo serrato)

Tempo totale: 7:45

Tempi parziali

Ossasco – Alpe di Cristallina: 1 h 20 min

Alpe di Cristallina – Capanna Cristallina: 3 h 20 min

Dislivello teorico: 1262 m

Sviluppo complessivo: 14,7 km

Difficoltà sci: PD-

SLF: 1 al mattino presto (debole)/3 a partire dalle 10:30 (marcato)

Buona copertura della rete cellulare su tutto il percorso


Tourengänger: siso


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Kommentare (2)


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clotilde hat gesagt:
Gesendet am 2. Mai 2010 um 18:02
il17 Aprile siamo andati anche noi alla Cristallina,
io personalmente ho impiegato ore 4,10 circa, sono
arrivata per ultima, mi consola il fatto che non sono l'unica ad affrontare con calma certe escursioni.
Quel giorno mi sentivo una vecchia 500, visto che alcuni Ferraristi sono arrivati un bel po prima di me:
Ciao Tilde.
Sei sempre molto preciso nella tue descrizioni aggiungi qualcosa in più sulla storia del posto.
Guardando le tue fotografie ho notato molte sclavine in più:
Ciao ancora Tilde

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Mai 2010 um 18:33
Ciao Tilde,
oggi la neve era già cedevole al mattino: quanta fatica! Quando poi ci si mettono anche le bolle ...
Incredibile il numero di slavine che ho osservato in un'oretta. Da lontano sembravano "piccole"; in realtà avrebbero travolto tutto.


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