Venerdì ricevo la chiamata di Felice,mi chiede se sono disponibile per andare a fare una ciaspolata: la risposta è subito positiva. Quindi,sono pronto a rinunciare ad uno dei miei sogni nel cassetto,come tanti di noi e preparare una gita fattibile a lui e agli altri amici di “gran stagionatura”. Mi propone per i Piani di Artavaggio,ma la mia controproposta,non può rifiutarla visto che non era mai stato in quella zona: rifugio Croce di Campo m.1741. Il dislivello è adeguato alle loro capacità,il rifugio è aperto,ho avuto la conferma da Andrea che lo gestisce. La mattina ci ritroviamo,io,Felice e Alberto: Peppino per problemi non ha potuto venire come Angela per impegni. Partiamo e per tutto il viaggio,Felice è una pentola di fagioli: parla e parla,poi se si parla di politica cco che lui si altera e poi con battute ce la ridiamo alla grande. Giungiamo a S. Nazzaro,la neve non sembra tanta,quindi salgo un poco di più un paio di tornanti e poi...a piedi. Si parte con le ciaspole in spalla,poi a quota 1450,io calzo le ciaspole Felice i ramponcini e Alberto nulla di che. Felice fa fatica,Alberto è sempre avanti e io...in mezzo per tenere sottocchio tutte e due (ammetto che ogni tanto dovevo frenare Alberto). Giunti al rifugio,Felice non ne può più,ha sofferto,propongo ad Alberto se se la sente andiamo avanti un poco,tanto per tirare l'ora di pranzo: ci incamminiamo lungo la dorsale per cima Pianchette,fino a quota 1860,poi,visto che il vento era forte,Alberto non era attrezzato a sufficienza,facciamo ritorno (anche se miceva di andare pure,che tornava da solo: ma un accompagnatore,responsabile non lascia un'anziano solo anche se per poche decine di metri) e giunti al rifugio vi troviamo un bel gruppetto: erano quelli di zainoinspalla (ho visto Bicio di persona). Stavano per riprendere la salita verso la cima,poi sarebbero ritornati per mangiare in rifugio. Mentre mangiavamo,ecco che Felice mi propone per l'ennesima e ultima volta la salita alla Marinelli: tutti gli anni è sempre l'ultima volta,tutte le volte mi dice che oramai sono più di là che di qua...e sono sempre in giro tutte le settimane e mi fanno mangiare la polvere...pardon,la neve! La località gli è piaciuta per il notevole panorama,ho consigliato la gita anche in estate,con la moglie Virginia,meno in gamba di Felice,ma anch'egli ha il diritto di vedere luoghi nuovi. Dopotutto in estate è possibile salire un poco di più,affrontando la salita al rifugio con meno dislivello. Anche questa volta ho avuto veramente piacere di fare una gita in compagnia di questi miei amici,non più giovani fisicamente,ma con uno spirito giovanile,che li aiuta a combattere la fatica che a quasi 80 anni,si sente sulle spalle. Chissà,cari amici,se avrò la fortuna di arrivare (e vi auguro di superarla) come voi a quell'età,con gli acciacchi sì,ma anche con la possibilità di affrontare qualche percorso? Un'altra cosa importante: avrò anch'io la fortuna di conoscere un domani,qualcuno molto giovane che saprà rinunciare a qualche ambita meta,per accompagnarmi da qualche parte? L'altruismo e la rinuncia sono due grandi cose,difficili da sostenere ma,se sapremo dare esempio,dimostrando che “l'oggi e il passato” possono effettuare delle escursioni insieme,il futuro potrà riservarci a noi, "più giovani" belle sorprese: la vita è una ruota che gira per tutti,solo in un senso,indietro non si può tornare,purtroppo! Grazie amici,per la vostra fiducia che riponete in mè.
Kommentare (6)