Liguria-Dal Forte Diamante a Casella per il crinale montuoso
Altra escursione ligure per completare il giro iniziato una settimana prima.
Stavolta andiamo in auto fino a Casella e prendiamo il bus sostitutivo del treno fermo per lavori, scendendo al Valico di Trensasco 392 m.
A piedi passiamo dalla Baita del Diamante e su per il costone andiamo al Monte Diamante e al suo forte 667 m, quindi scendiamo nel versante opposto fino alla Sella del Diamante 555 m e invertendo la direzione prendiamo il Sentiero della Neviera che ripassa a sud del forte e verso est riconfluisce nella via di salita, da cui in breve ridiscendiamo al Valico di Trensasco. Ora percorriamo pochi metri della strada in direzione Genova, per deviare quasi subito a sinistra su di una stretta strada asfaltata ( Via dell'Acquedotto ) e dopo 200 metri sale a destra il sentiero che conduce al Monte Bastia 444 m da cui proseguendo verso nord arriviamo alla Stazione di Pino. Prendiamo quindi il sentiero della Fornace ma sarebbe stato meglio chiamarlo Sentiero del Metanodotto perchè costellato dai tipici pali gialli lungo tutto il percorso, che percorrerà per lungo tratto il crinale spartiacque e in successione passeremo dal Monte Tascee 463 m Bocca di Bò, Pizzo 536 m Pizzo Corvo 544 m Monte Butegna 567 m Monte Mezzano 636 m e Monte Alpe 799 m. Ora si confluisce sull'Alta Via dei Monti Liguri e si svolta verso nord passando dal Monte Carossino 836 m ( massima quota del giorno ) e dal Monte La Sella 811 m. scendiamo quindi a una bocchetta con cappella e tavoli nei pressi del villaggio di Sella. Proseguendo verso nord in salita, si arriva ben presto a un bivio, dove si abbandona l'Alta Via per prendere a destra il sentiero delle tre palle gialle, che passa dal villaggio fantasma di Assereto 660 m e poi scendendo lungo un costone boschivo, si arriva alla confluenza di due torrenti che bisogna guadare e poi costeggiare lungo l'alveo nel senso della corrente finchè il sentiero si alza sulla sponda di destra per scendere poi al nucleo di case di Pratogrande frazione di Montoggio. Sulla strada asfaltata verso sinistra attraversiamo il fiume Scrivia e il paese di Avosso, quindi attraversiamo anche il ponte sul torrente Brevenna toccando le prime case di Casella. Ma subito saliamo a destra su Via Suia, per poi prendere un sentiero che dopo aver incrociato la strada per Vaccarezza sale fino al Monte Carmo 742 m ( uno dei 1000 con questo nome ). Scendiamo sul lato opposto per poi fare una risalita, quasi senza traccia fino al Monte Albarino 769 m ( invaso dai rovi ), ridiscesi al sentiero, andiamo fino al paesino di Montemaggio 683 m dove prenderemo il sentiero dei 2 rombi gialli che ci porterà a Casella 420 m e alla Pizzeria Camugin per il terzo tempo.
Stavolta andiamo in auto fino a Casella e prendiamo il bus sostitutivo del treno fermo per lavori, scendendo al Valico di Trensasco 392 m.
A piedi passiamo dalla Baita del Diamante e su per il costone andiamo al Monte Diamante e al suo forte 667 m, quindi scendiamo nel versante opposto fino alla Sella del Diamante 555 m e invertendo la direzione prendiamo il Sentiero della Neviera che ripassa a sud del forte e verso est riconfluisce nella via di salita, da cui in breve ridiscendiamo al Valico di Trensasco. Ora percorriamo pochi metri della strada in direzione Genova, per deviare quasi subito a sinistra su di una stretta strada asfaltata ( Via dell'Acquedotto ) e dopo 200 metri sale a destra il sentiero che conduce al Monte Bastia 444 m da cui proseguendo verso nord arriviamo alla Stazione di Pino. Prendiamo quindi il sentiero della Fornace ma sarebbe stato meglio chiamarlo Sentiero del Metanodotto perchè costellato dai tipici pali gialli lungo tutto il percorso, che percorrerà per lungo tratto il crinale spartiacque e in successione passeremo dal Monte Tascee 463 m Bocca di Bò, Pizzo 536 m Pizzo Corvo 544 m Monte Butegna 567 m Monte Mezzano 636 m e Monte Alpe 799 m. Ora si confluisce sull'Alta Via dei Monti Liguri e si svolta verso nord passando dal Monte Carossino 836 m ( massima quota del giorno ) e dal Monte La Sella 811 m. scendiamo quindi a una bocchetta con cappella e tavoli nei pressi del villaggio di Sella. Proseguendo verso nord in salita, si arriva ben presto a un bivio, dove si abbandona l'Alta Via per prendere a destra il sentiero delle tre palle gialle, che passa dal villaggio fantasma di Assereto 660 m e poi scendendo lungo un costone boschivo, si arriva alla confluenza di due torrenti che bisogna guadare e poi costeggiare lungo l'alveo nel senso della corrente finchè il sentiero si alza sulla sponda di destra per scendere poi al nucleo di case di Pratogrande frazione di Montoggio. Sulla strada asfaltata verso sinistra attraversiamo il fiume Scrivia e il paese di Avosso, quindi attraversiamo anche il ponte sul torrente Brevenna toccando le prime case di Casella. Ma subito saliamo a destra su Via Suia, per poi prendere un sentiero che dopo aver incrociato la strada per Vaccarezza sale fino al Monte Carmo 742 m ( uno dei 1000 con questo nome ). Scendiamo sul lato opposto per poi fare una risalita, quasi senza traccia fino al Monte Albarino 769 m ( invaso dai rovi ), ridiscesi al sentiero, andiamo fino al paesino di Montemaggio 683 m dove prenderemo il sentiero dei 2 rombi gialli che ci porterà a Casella 420 m e alla Pizzeria Camugin per il terzo tempo.
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Antonio59 !,
Sam61


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