Via Ferrata dei Tre Signori con la neve (Via Media)
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Un amico con esperienza in vie ferrate propone un'uscita. Non avendone mai fatta una, mi aggiungo subito al gruppo, composto perlopiù da principianti come me, ad eccezione del nostro amico più esperto.
La notte prima dell'uscita si verificano precipitazioni più abbondanti del previsto. Quando arriviamo a Mornera, troviamo ad attenderci 20-25 cm di neve fresca, decisamente più di quanto immaginato osservando dalla valle e consultando le previsioni meteo. Iniziamo l'avvicinamento alla via ferrata: fortunatamente, la neve è polverosa e non ci crea particolari difficoltà, a parte la necessità di fare attenzione a dove mettiamo i piedi. Dopo circa 45 minuti raggiungiamo la base della via.
Da qui, la parete appare quasi priva di neve. Dopo aver indossato l’imbrago e il kit da ferrata, iniziamo l’ascesa con il nostro amico esperto in testa. La prima parte scorre senza problemi, dandoci il tempo di familiarizzare con l’equipaggiamento, il senso del vuoto e le tecniche per arrampicare in modo efficiente, risparmiando energie. Dopo circa 45 minuti ci concediamo una breve pausa, scherzando sulla lunghezza della via e sul dislivello ancora da affrontare, ora più consapevoli dell’impegno richiesto.
Raggiungiamo la fine della prima sezione, dove è possibile scegliere tra la via media e quella difficile. Optiamo per la media e riprendiamo la scalata. Poco dopo ci troviamo di fronte a un passaggio che prevede una breve discesa, piuttosto pepato, poiché obbliga a guardare verso il basso. Superato questo tratto, la via prosegue lungo la cresta del Sasso Torrasco, offrendo un’esperienza altamente scenografica. Alcuni passaggi risultano più impegnativi per via della neve, ma alla fine raggiungiamo la vetta, firmiamo il libro di vetta e ci godiamo un meritato riposo con vista panoramica.
Dalla cima, la situazione si fa interessante: il tratto che collega la sommità della via media all'inizio della via intermedia, che porta al ponte sospeso, è molto innevato e in alcuni punti il filo è coperto. Ci troviamo quindi a dover improvvisare qualche manovra precaria, scivolando sulla neve per avanzare. Il passaggio non é troppo esposto e il rischio di cadere é comunque minimo.
Dopo alcuni metri di cammino riprendiamo l’arrampicata sulla via intermedia, che troviamo particolarmente faticosa. La stanchezza accumulata dopo diverse ore di scalata inizia a farsi sentire, aggravata da alcuni passaggi molto verticali che richiedono forza e tecnica. Una volta in cima, alcuni del gruppo affrontano il ponte sospeso.
Terminata l’arrampicata, iniziamo la discesa verso Mornera lungo un sentiero coperto di neve, che trasforma alcuni tratti in un'occasione di puro divertimento. Dopo 5 ore e 15 minuti dall’inizio dell’uscita, arriviamo al grotto Mornera, stanchi ma pienamente soddisfatti. Concludiamo la giornata con una meritata bibita e un abbondante tagliere di affettati e formaggi.

Kommentare