Ritzberg (2591 m) - Da Bosco Gurin

In occasione del giorno del mio compleanno prendo libero dal lavoro per dedicarmi alla mia passione e svolgere una gita in montagna. Festeggio in modo più classico a casa in serata con moglie e figli. 
La mia idea è di andare al Batnall da Bosco Gurin. Parto con questa intenzione insieme a Sara. Tuttavia, avendo nevicato il giorno prima, seppur pochi centimetri, ed essendoci forte vento da nord-ovest considero già in fase pianificatoria un piano alternativo: il Ritzberg. La scelta definitiva la prendo assieme a Sara a Grossalp. All'osservazione dal vivo il canale del Batnall con esposizione NE ci sembra potenzialmente carico di neve trasportata e ci appare troppo vergine.
Invece la salita al Ritzberg non presenterebbe pericoli per noi, ma solo tanto vento. 
 
Il Ritzberg (2591 m)  - Visto da Grossalp


A Bosco Gurin parcheggiamo in paese. Il costo è 1 franco all'ora. Indossiamo gli sci e ci avviamo ma dobbiamo toglierli per scendere alcuni scalini all'interno del villaggio. Al ritorno scopriremo che c'è una stradina che aggira il paese da sotto e che conduce alla partenza delle piste. Perveniamo ugualmente  a quest'ultima e ci si presentano due possibilità: salire mediante una stradina a tornanti oppure tramite la pista nera. Optiamo per quest'ultima, la quale non presenta pendenze rilevanti e risulta facile. Inoltre gli impianti del comprensorio sono chiusi, è un giorno feriale e ci sarebbe troppa poca affluenza per tenerli aperti. Siamo liberi di percorrere le piste. 

Bosco Gurin villaggio


La salita è piacevole e raggiungiamo la Capanna Grossalp, preceduta da un gruppo di bellissime cascine in pietra. Ci fermiamo per uno snack e osserviamo attentamente il Batnall. La neve fresca è sui 5-7 cm. Tuttavia il vento non ci permette di quantificare gli accumuli spostati e per questo decidiamo per il Ritzberg.
 
Il canale a cui abbiamo rinunciato - tornerò


Con calma riprendiamo la salita e sfruttiamo le piste fino all'ultima stazione. Ci passiamo di fianco (a destra) e iniziamo a risalire i pendii che sottostanno il Krameggpass. Con il grado valanghe 2+ dovuto al vento e alla neve fresca occorre prestare la dovuta attenzione anche salendo sul Ritzberg. I pendii sopra la stazione alta sono i più delicati del percorso. Superiamo alcune grandi rocce di fianco al Krameggpass e ci avviciniamo alla cresta. Sara, affaticata e rallentata, decide di fermarsi presso una delle rocce. Io proseguo per la cresta. 

Vicino al Krameggpass


Il vento mi sferza con violenza. Sono ben coperto ma ho bisogno di un luogo riparato per spellare in previsione della discesa. Trovo un punto adatto proprio alla base della cresta sommitale: c'è una grande roccia che ripara efficacemente dal vento. Mi fermo, tolgo le pelli e lascio gli sci per proseguire a piedi con la piccozza in mano. 
Aggiro a sinistra la base della cresta e ne risalgo il fianco portandomi sull'ampio filo. Velocemente guadagno la panoramica vetta. 

Breve pendio per la cresta sommitale


Mi fermo pochi istanti in quanto il vento è troppo forte. Ritorno sui miei passi e, recuperati gli sci, scendo da Sara. Mi fermo a mangiare con lei al riparo della sua roccia. 
Quindi scendiamo. Sara ha ancora poca pratica ed è stanca dalla salita. Pertanto impiegheremo più tempo per la discesa. Inoltre un po' di neve ghiacciata incastrata in uno dei miei attacchi mi impedisce di bloccare efficacemente uno sci senza che me ne accorga. Succede così che alla prima curva lo sci mi parte lungo il pendio. Fortunatamente si ferma 50 metri sotto. Ma ci metto un po' di santi a capire il problema. 
La sciata lungo le piste è piacevole. Incontreremo qualche altro sci-escursionista. 

La vetta