Grossalp (2011 m) – Skitour
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Grossalp è l’alpeggio più importante dei quattro appartenenti a Bosco Gurin; per questo è chiamato semplicemente Àlpsu.
Attualmente l’Àlpsu è coperto da 20-30 cm di neve polverosa, un quantitativo che non consente l'apertura delle piste da sci.
Inizio dell’escursione: ore 8.40
Fine dell’escursione: ore 13.00
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1020 hPa
Temperatura alla partenza: -6,5°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1900 m
Temperatura al rientro: -2°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 7.45
Tramonto del sole: 17.34
Sveglia alle 5:15; partenza da casa alle 6:20, arrivo a Bosco Gurin alle 8:25, dopo 105 km d’auto, compresa una sosta caffè di 10 minuti.
Lasciato il fondovalle di Cevio, per tutti i 16 km ed oltre della Val Rovana non incontro una sola auto. Il paesaggio, per lunghi tratti selvaggio, è arricchito dalla presenza di pregevoli muri a secco, da villaggi di pietra, da palazzi storici e da chiese di notevoli dimensioni.
All’entrata di Bosco Gurin, un manifesto ricorda che il villaggio è uno dei più belli della Svizzera.
Il grande piazzale adibito a parcheggio è praticamente vuoto. Vi sostano solamente tre o quattro auto, appartenenti probabilmente agli impiegati della slittovia. Alle 8:40 mi avvio, con gli sci ai piedi, lungo la strada forestale che inizialmente costeggia il solco del fiume Rovana, poi svolta a destra e conduce alle baite di Grossalp. La zona è ancora nell’ombra invernale proiettata dal Pizzo Bombögn. La prima parte si sviluppa in una fitta pecceta, nella quale osservo dei furtivi scoiattoli (Sciurus vulgaris) nella forma scura, quasi nera. In silenzio risalgo il pendio svolta dopo svolta, assorto nei miei pensieri. Alle 9:50, dopo 1 h e 10 min di cammino arrivo al sole. Non ci sono tracce di sciatori, tuttavia le impronte di un paio di racchettari mi facilitano la salita. Lo sguardo è attratto dall’Heij Bärg (2472 m), montagna che ho raggiunto poco più di due anni fa. È una cima estetica, pulita, vertiginosa.
A partire dai 1700 m di quota, poco sotto l’Alpe Naatscha (1800 m), le impronte di animali selvatici si intensificano. Esse rivelano la presenza della volpe, della lepre variabile e del camoscio. C’è calma di vento, a questa quota la temperatura è primaverile. Sono grato alla clemenza delle condizioni che incontro. L’ampio pascolo mi permette di salire liberamente, senza dover seguire necessariamente la pur bella strada alpestre. È una sublime bellezza che condivido con gli amici al lavoro, tramite lo stato di WhatsApp.

La traccia del camoscio
Alle 10:50 pervengo alla Capanna Grossalp (1907 m), dell’UTOE Locarno. Mi accomodo sulla soleggiata terrazza e mi concedo una sosta sorseggiando una cioccolata.
Oltre all’Heij Bärg attirano la mia attenzione il Batnal (2748 m) e il Pizzo Stella (2688 m), quest’ultimo è pure un’ambita meta sciistica.
Alla stazione Rossboda (1987 m) fervono i preparativi per l’apertura della slittovia biposto, in funzione il sabato e la domenica.
Proseguo ancora per alcune decine di metri fino alla panca tripla sponsorizzata da Edelweiss Air, a 2011 m di quota: è il capolinea odierno.
Non mi resta ormai che ammirare il panorama e ridiscendere a Bosco Gurin dapprima su ampi pendii, più in basso sulla strada alpestre.
Facile escursione con gli sci nell’alta Valle di Bosco Gurin, in un pregevole paesaggio che dalla fitta pecceta passa al lariceto, fino agli estesi e soleggiati pascoli di Grossalp.
Tempo totale: 4 h 20 min
Tempo di salita: 2 h 35 min
Tempi parziali
Bosco Gurin, parcheggio (1470 m) – Capanna Grossalp (1907 m): 2 h 10 min
Capanna Grossalp (1907 m) – Panchina Edelweiss Air (2011 m): 25 min
Dislivello in salita: 580 m
Quota massima: 2011 m
Quota minima: 1470 m
Sviluppo complessivo: 10,93 km
Difficoltà: F
SLF: 3 (marcato)
Coordinate Capanna Grossalp: 679'550 / 129'960
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
REGA: 1414
Soccorso alpino CAS: 117
Kommentare (2)