Lago e Alpe Truzzo
ivanbutti Tra un paio di settimane Beppe avrebbe compiuto 65 anni, così salgo al Truzzo per portargli un saluto. Salita dalla consueta bella mulattiera, oggi zuppa di acqua perchè la notte deve avere piovuto intensamente; il lago invece ha un livello bassissimo, forse lo hanno sfruttato appieno per la produzione perchè, luglio ed agosto a parte, non è certo stata una annata siccitosa. Come quasi sempre alla diga e nella valle tira una bella aria, che è anche molto fresca, visto che sopra i 2700 m. circa c'è della neve caduta nella nottata; arrivo alla targa ricordo di Beppe dove sosto un pò, poi proseguo verso l'Alpe Truzzo; il cammino è semplice, ma il terreno fradicio unito alle scarpe basse che iniziano ad imbarcare acqua, mi costringono a muovermi con circospezione. Arrivato all'Alpe proseguo un pò fuori sentiero, arrivo su un cocuzzolo dal quale ho la vista della scarpata del pizzo Truzzo dalla quale deve essere caduto Beppe, impressionante. Sono in mezzo alla valle e tira una bella aria, torno allora al'Alpe dove faccio la sosta pranzo riparato da una delle baite. Dopo un pò di relax al sole, inizio il rientro; arrivato al lago prendo il bivio per Lendine; il cammino qui è certamente più wild che sulla mulattiera, e in alcuni punti ancor più zuppo, ma ormai i piedi sono a mollo, pazienza. Arrivato sopra l'alpe di Prosto decido di percorrere per la prima volta il sentiero che riporta direttamente sul fondovalle, a Lendine ci sono già stato varie volte. Si cammina tra le conifere, il fondo ora è ottimo, senza sassi, e la ripidità è davvero notevole, si perdono 450 m. in soli 1.2 Km. Arrivati sul fondovalle si è subito alle baite di Caurga e da lì, superate tutte le belle e ben tenute baite della valle del Drogo, in breve ci si ritrova sull'ultimo tratto di mulattiera che porta alla centrale.
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ivanbutti
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