Pizzo Baciamorti
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Bella escursione autunnale sulle creste della Val Taleggio, relativamente semplice, molto panoramica e in alcuni tratti anche scarsamente frequentata.
La partenza è dal parcheggio di Capo Foppa, raggiungibile tramite una strada a pagamento (2 euro) da Pizzino.
Direttamente dal parcheggio si imbocca la strada carrabile in direzione Nord (sentiero nr. 153) che in breve tempo diventa sentiero e che via via ci permette di guadagnare quota. Ignorando un paio di diramazioni, una a sinistra e una a destra, su terreno per nulla difficile giungiamo a un baitello di cacciatori.
Lo si oltrepassa, sempre su sentiero ben marcato, fino a giungere al Passo Baciamorti (1.540 m), dove transita il sentiero nr. 101 delle Orobie Occidentali. Fino a qui la tempistica è attorno all'ora abbondante a passo tranquillo.
Dal Passo è possibile rimanere al di sotto del Pizzo, compiendo un lungo traverso, oppure (diramazione 101A) percorrere integralmente l'erbosa cresta orientale della montagna, lunga e pendente ma mai difficile.
La progressione sulla cresta è molto piacevole. Dopo circa due ore e mezza giungiamo alla vetta del Baciamorti (2.009 m), contraddistinta da una Madonnina con libro di vetta del CAI di Arcore.
Il vento freddo di Novembre si fa sentire e dopo una nutrita serie di foto riprendiamo a scendere dal lato opposto, raggiungendo dapprima per cresta il vicino Monte Araralta (più basso di qualche metro) e poi, dopo un tratto davvero ripido, la Bocchetta di Regadur (1.860 m) dove ci si ricollega col sentiero 101 che prosegue verso i piani di Artavaggio.
Dalla bocchetta si punta in direzione sud su sentiero un po' dissestato in alcuni punti, seguendo le indicazioni per il RIfugio Gherardi, dove è presente una quantità impensabile di gente per essere ad autunno inoltrato. Senza neppure fermarci facciamo ritorno abbastanza spediti al parcheggio chiudendo l'anello in circa 5 ore.
La partenza è dal parcheggio di Capo Foppa, raggiungibile tramite una strada a pagamento (2 euro) da Pizzino.
Direttamente dal parcheggio si imbocca la strada carrabile in direzione Nord (sentiero nr. 153) che in breve tempo diventa sentiero e che via via ci permette di guadagnare quota. Ignorando un paio di diramazioni, una a sinistra e una a destra, su terreno per nulla difficile giungiamo a un baitello di cacciatori.
Lo si oltrepassa, sempre su sentiero ben marcato, fino a giungere al Passo Baciamorti (1.540 m), dove transita il sentiero nr. 101 delle Orobie Occidentali. Fino a qui la tempistica è attorno all'ora abbondante a passo tranquillo.
Dal Passo è possibile rimanere al di sotto del Pizzo, compiendo un lungo traverso, oppure (diramazione 101A) percorrere integralmente l'erbosa cresta orientale della montagna, lunga e pendente ma mai difficile.
La progressione sulla cresta è molto piacevole. Dopo circa due ore e mezza giungiamo alla vetta del Baciamorti (2.009 m), contraddistinta da una Madonnina con libro di vetta del CAI di Arcore.
Il vento freddo di Novembre si fa sentire e dopo una nutrita serie di foto riprendiamo a scendere dal lato opposto, raggiungendo dapprima per cresta il vicino Monte Araralta (più basso di qualche metro) e poi, dopo un tratto davvero ripido, la Bocchetta di Regadur (1.860 m) dove ci si ricollega col sentiero 101 che prosegue verso i piani di Artavaggio.
Dalla bocchetta si punta in direzione sud su sentiero un po' dissestato in alcuni punti, seguendo le indicazioni per il RIfugio Gherardi, dove è presente una quantità impensabile di gente per essere ad autunno inoltrato. Senza neppure fermarci facciamo ritorno abbastanza spediti al parcheggio chiudendo l'anello in circa 5 ore.
Tourengänger:
Mezmerize

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