Apuane - Monte Sagro 1753 e Monte Spallone 1639 da Colonnata
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Ultima escursione in terra apuana, con un meteo alquanto incerto purtroppo.
Lasciamo l'auto nel parcheggio di fondovalle sotto Colonnata 468 m, seguendo dapprima la strada e poi con un taglio a sinistra su mulattiera, arriviamo in centro a Colonnata: "la capitale del lardo". Poi usciti dal paese verso monte, seguiamo il segnavia del 195, che va prendere un lungo costone roccioso in terreno aperto, al cui culmine è situata la Cima dell'Uomo 960 m. Dopo si viaggia per un pò a saliscendi, a destra parte un sentiero per Vergheto. Si segue quindi una "Via di Lizza" che sale a un incrocio: a destra si andrebbe alla vicina Foce Luccica, noi saliamo in diagonale a sinistra, poi una rustica scalinata, protetta da entrambi i lati da catene, ci porterà alla dismessa Cava Seccagna. Seguendo quindi la strada di collegamento andiamo alla soprastante Cava Buco del Fagiano.
Qui si passa in delicate cenge artificiali protette da ringhiere, poi una scalinata di marmo ci fà uscire al di sopra dall'area di cava, ma poi bisogna comunque costeggiarne il ciglio superiore, fortunatamente una rete mette in sicurezza la traccia.
Saliamo ora brevemente in una colata di sfasciumi, che sono il risultato di una più antica cava posta a un livello alto, infine si inizia a salire su di un ripido pendio erboso. Si passa da un primo rudere di baitello ( forse di pastori ), e arrivati a un secondo rudere, si piega a sinistra, iniziando un esposto traverso a saliscendi che ci condurrà a Foce Faggiola.
A sinistra del passo, si eleva di poco la Cima di Bozzarello 1466 m che risalgo velocemente.
Prendiamo il sentiero della normale al Sagro, ma pochi metri dopo decido di salire la cresta dello Spallone, così per prati salgo al Poggio della Signora 1568 m e con esile traccia, dopo un tratto di placche si scende a una sella e con il costone sud ( deserto ) salgo al Monte Sagro, mentre dalla normale arrivano in vetta centinaia di persone, per via della gara podistica.
Ma la sosta è breve per forza, inizia a tuonare e piovere, bisogna scendere per non rischiare di beccarsi un fulmine. Dalla via normale torniamo alla Foce Faggiola 1464 m.
Per fortuna smette di piovere e tuonare, cosicchè ritorniamo a percorrere il traverso esposto con traquillità, poi arrivati alla prima grande cava, cioè la Cava del Buco del Fagiano 1210 m, non resta che seguire la larga strada ormai dismessa e dilavata dall'acqua. Solo molto più sotto confluiremo su strade ancora in uso e perciò ben tenute. Fortunatamente è domenica e si può passare in mezzo ai cantieri in tranquillità.
La strada diventa poi asfaltata e poco prima di arrivare al parcheggio sotto Colonnata, sento gorgogliare dell'acqua, e scopro poco distante una vecchia sorgente di acqua fresca che si rivela provvidenziale per la nostra grande sete.
Per quanto riguarda la fame purtroppo la rivendita di panini al lardo al bordo del parcheggio ci chiude la porta in faccia :-))
Lasciamo l'auto nel parcheggio di fondovalle sotto Colonnata 468 m, seguendo dapprima la strada e poi con un taglio a sinistra su mulattiera, arriviamo in centro a Colonnata: "la capitale del lardo". Poi usciti dal paese verso monte, seguiamo il segnavia del 195, che va prendere un lungo costone roccioso in terreno aperto, al cui culmine è situata la Cima dell'Uomo 960 m. Dopo si viaggia per un pò a saliscendi, a destra parte un sentiero per Vergheto. Si segue quindi una "Via di Lizza" che sale a un incrocio: a destra si andrebbe alla vicina Foce Luccica, noi saliamo in diagonale a sinistra, poi una rustica scalinata, protetta da entrambi i lati da catene, ci porterà alla dismessa Cava Seccagna. Seguendo quindi la strada di collegamento andiamo alla soprastante Cava Buco del Fagiano.
Qui si passa in delicate cenge artificiali protette da ringhiere, poi una scalinata di marmo ci fà uscire al di sopra dall'area di cava, ma poi bisogna comunque costeggiarne il ciglio superiore, fortunatamente una rete mette in sicurezza la traccia.
Saliamo ora brevemente in una colata di sfasciumi, che sono il risultato di una più antica cava posta a un livello alto, infine si inizia a salire su di un ripido pendio erboso. Si passa da un primo rudere di baitello ( forse di pastori ), e arrivati a un secondo rudere, si piega a sinistra, iniziando un esposto traverso a saliscendi che ci condurrà a Foce Faggiola.
A sinistra del passo, si eleva di poco la Cima di Bozzarello 1466 m che risalgo velocemente.
Prendiamo il sentiero della normale al Sagro, ma pochi metri dopo decido di salire la cresta dello Spallone, così per prati salgo al Poggio della Signora 1568 m e con esile traccia, dopo un tratto di placche si scende a una sella e con il costone sud ( deserto ) salgo al Monte Sagro, mentre dalla normale arrivano in vetta centinaia di persone, per via della gara podistica.
Ma la sosta è breve per forza, inizia a tuonare e piovere, bisogna scendere per non rischiare di beccarsi un fulmine. Dalla via normale torniamo alla Foce Faggiola 1464 m.
Per fortuna smette di piovere e tuonare, cosicchè ritorniamo a percorrere il traverso esposto con traquillità, poi arrivati alla prima grande cava, cioè la Cava del Buco del Fagiano 1210 m, non resta che seguire la larga strada ormai dismessa e dilavata dall'acqua. Solo molto più sotto confluiremo su strade ancora in uso e perciò ben tenute. Fortunatamente è domenica e si può passare in mezzo ai cantieri in tranquillità.
La strada diventa poi asfaltata e poco prima di arrivare al parcheggio sotto Colonnata, sento gorgogliare dell'acqua, e scopro poco distante una vecchia sorgente di acqua fresca che si rivela provvidenziale per la nostra grande sete.
Per quanto riguarda la fame purtroppo la rivendita di panini al lardo al bordo del parcheggio ci chiude la porta in faccia :-))
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Antonio59 !,
Sam61


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