Brisen 2404 m e Lauwistock 2091 m per la Haldigrat (invernale)

La sera, dopo aver compiuto questo viaggio lungo la Haldigrat, avevo la sensazione di camminare sopra una cornice. Prima di addormentarmi mi sembrava di cadere. 


Lauwistock 2092 m - Punto rappresentativo della cresta per il Brisen



Perchè il Brisen e accesso alla zona

Con le nevicate abbondanti a sud delle alpi e un grado forte di pericolo valanghe (4 su 5) ho cercato un bel percorso da svolgere a nord delle Alpi. Mi sono spinto a nord per evitare anche le zone in grado marcato (Alpi Urane per esempio). Recentemente una bella fotografia di Alpin_Rise ha attirato la mia attenzione ed è venuta utile in questa circostanza: la Haldigrat è l'itinerario giusto per me. La foto in questione è questa (/f.hikr.org/files/449234k.jpg).
Ho dato un'occhiata: la zona è al confine tra pericolo marcato e moderato, l'itinerario si svolge per lo più in cresta e la quota è moderata. Il panorama è promettente. 
Non mi sono documentato abbastanza per accedere al villaggio di Niederrickenbach. Questo è servito da un impianto di risalita che tuttavia attualmente è chiuso per revisione (vedi link al sito turistico: /maria-rickenbach.ch/anreise/). In fase di pianificazione mi sono limitato a controllare con Maps se la località fosse accessibile in auto da Lugano entro tempi ragionevoli e non ho riscontrato alcuna limitazione. Al mio arrivo a Dallenwil ho, invece, trovato un cartello di divieto con la dicitura "strada privata". Non essendoci barriere ho proseguito. 
Dopo Waseneggli la strada non è più privata ma c'è un divieto generale per le automobili. Ho lasciato la mia auto a Waseneggli in uno sterrato, nei 100 metri che dividono la strada privata da quella vietata, in una sorta di limbo. La speranza per me era quella di ritrovare la mia auto dopo il tour. 
Dovendo partire da qui non sono più andato ad Alpboden, come precedentemente pianificato, ma ho puntato direttamente al Giri percorrendo il crinale intero. 


Salita al Giri 1923 m


Mi incammino alle 07.30 e seguo la strada fino ad una fattoria presso Unterst Hütti. Ci sono indicazioni sia per il Brisen sia per Haldigrat. 
Le valli sono già verdeggianti e il contrasto con le cime imbiancate è molto bello. 
Dalla fattoria risalgo fino ad una cascina (Mittlist Hütti). Sopra questa quota la neve è vieppiù presente. Risalgo i pendii ulteriormente fino ad un'altra fattoria (intorno ai 1500 m). In questa fase ho perso il sentiero (non ho fatto attenzione alle demarcazioni) e ho deviato a sinistra della costa anzichè a destra. Dalla fattoria si delinea chiaramente il percorso da seguire per la prima cima: il Gigichrüz. Devo seguire una cresta. 

Gigichrüz visto da pochi metri sopra Mittlist Hütti


Gigichrüz visto da quota 1500 m


Per la salita al Gigichrüz seguo la cresta nevosa che coincide anche con l'itinerario invernale. A metà salita indosso le ciaspole. La parte finale alterna zone di accumulo di neve soffiata dal vento e zone spellate. La pendenza è moderata e arriva a 35 gradi nell'ultimo tratto. Sempre nell'ultimo tratto la cresta presenta una grande cornice alla quale occorre prestare attenzione. 
Dalla cima si delinea il lungo crinale per il Brisen che presenta qualche saliscendi. Facilmente mi sposto sul Giri che ha sia la croce sia la gamella. 

Vista verso il Brisen dal Giri



Haldigrat, Lauwistock e Brisen

Sulla mappa sono indicati con il nome "Haldigrat" la cresta che collega l'omonima stazione al Brisen e, appunto, la stazione a quota 1933 m. Su hikr si chiamano "Haldigrat" anche la sella successiva al Lauwistock (quotata 2069 m sempre secondo hikr ma denominata in loco Peterslucke con la quota 2095 m ) e il punto quota 2186 m riportato anche sulla CNS e coincidente con una prominenza della cresta. 
Insomma ci sono diversi Haldigrat: per semplicità userò il toponimo soltanto per indicare la cresta. 
Mi fermo a mangiare i miei panini presso la stazione che è chiusa. Provo ad entrare per cercare riparo ma le porte sono chiuse a chiave. Mi fermo nel piazzale esterno a mangiare. Appena mi rimetto in cammino un uomo esce dalla struttura per parlarmi ma non ci capiamo a causa della barriera linguistica.
La salita al Brisen prevede un itinerario in cresta. Superato il Lauwistock, che è la prima elevazione, mi rampono e lascio indietro le ciaspole. I traversi e la pendenza sono tali da richiedere l'uso dei ramponi. Non ci sono difficoltà ma è un itinerario che richiede concentrazione costante. Alla mia sinistra c'è un'imponente cornice. Alla mia destra c'è un pendio ripido. La neve si alterna con punti di accumulo dove si sprofonda e punti quasi spogli. Nei punti dove si sprofonda capita di trovare buchi profondi e, nel mio caso, è facile credere di essere sopra la cornice. Pertanto, benchè non ci sia una reale difficoltà, la tensione mentale è sempre piuttosto alta. 

Bellissima cornice sul punto quotato 2186 m

 


Superato il punto quotato 2186 m la cresta presenta tratti esposti. La piccozza conviene averla a portata di mano. Quando si raggiunge la cresta finale per il Brisen si deve traversare la parete sud, oppure scalare lo spigolino (pendenza superiore ai 40 gradi). Essendo ghiacciato lo spigolo, decido di traversare il ripido pendio meridionale sulla neve portante (ramponi e piccozza). La cima la raggiungo dalla cresta SE. Anche qui c'è un'importante cornice. La cresta sommitale è affilata. Su di essa converge un suggestivo canalone. 

Couloir che converge sulla cima e a sinistra la Haldigrat(vista a W)


La vetta è piccolina e le cornici non mi danno tregua. 
Mi trattengo per poco tempo. 


Ritorno

Ripercorro la Haldigrat, recupero le mie ciaspole, le indosso dopo il Lauwistock e le mantengo ai piedi per la discesa verso Alpboden. Dalla stazione a quota 1933 m non ritorno al Giri (per evitare i saliscendi) ma discendo nella valle a nord. I pendii sono belli carichi di neve. Cerco la linea di percorso più sicura e in poco tempo mi abbasso oltre il limite della neve. Quindi proseguo a piedi su sentieri e strade e ritorno a Waseneggli. 

Video
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