Monte Banchetta Mt. 2823
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....doveva essere l’ultima escursione dell’anno, per chiudere il 2023… doveva essere quella del primo dell’anno, per aprire il 2024..... e invece, per varie traversie familiari, la salita al Monte Banchetta ( o Monte Motta) l’abbiamo rinviata al 3 gennaio…!!
L’avevamo nel mirino già da qualche settimana, perché la chiusura delle piste della ski area Banchetta rende possibile la salita alla cima…. troppa poca neve per poter aprire le piste in sicurezza, ed ecco che possono entrare in azione gli scialpinisti e i ciaspolatori….
Ciaspolatori…??? oltre a noi, altri due ragazzi, che però non avevano come meta la cima…
Abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio di Sestriere Borgata, procedendo fino al primo impianto di risalita sulla destra.
Fin da subito il gps non ha funzionato.. così ci siamo affidati ad un local.. oltre che ai nostri appunti cartacei…...
Siamo andati fino al primo impianto di risalita sulla destra e subito pronti via....senza neanche quasi saperlo abbiamo imboccato la mitica Kandahar Banchetta Giovanni Nasi teatro di discese libere di Coppa del Mondo e della prova Olimpica di Sestriere 2006.. salire dritto per dritto era impossibile.. così siamo saliti disegnando un po’ di curve…per fortuna qualche scialpinista ci ha preceduto....
L’abbiamo seguita fino a arrivare nei pressi del Hotel Rifugio Tana della Volpe.
E qui vediamo che tutti gli scialpinisti non si dirigono verso la cima,ma bensì al rifugio… anche se siamo ancora lontani si può intravedere la cima abbastanza pelata con le rocce affioranti.
Solo uno scialpinista continua la salita senza fare sosta alla Tana della Volpe…e noi ciaspolatori..???!! Beh, continuiamo….
Arrivati sotto il ripido pendio finale, iniziano i problemi … le tracce degli scialpinisti finiscono, quello che stava salendo non l’ abbiamo più visto …noi cerchiamo di trovare la via per salire e intanto il tempo passa…
Vai a sinistra vai a destra, ovunque un pendio ripido non adatto alle ciaspoole per la poca neve e le roccette… più volte abbiamo pensato di mollare....ma???…cambio di assetto....mettiamo i ramponi e faticando e stando attenti alle pietre e a qualche traverso insidioso eccoci sulla dorsale appena sopra al casotto d’arrivo dello ski-lift.
In cima siamo gli unici e il panorama è grandioso …sulla Rognosa di Sestriere, i 4000 francesi e la val Troncea.
E’tardissimo....qualche foto, ma la pausa pranzo è rinviata a più tardi .. durante la discesa…
Direi che per arrivare alla macchina prima che faccia buio la pausa dovrà essere cortissima.. quasi non l’abbiamo sentita…..
Per evitare in discesa i ripidi pendii della Kandahar, compiamo un anello, ossia superata la Tana della Volpe, anziché andare dritti, pieghiamo a destra, verso il ben visibile rifugio Aquila Nera e da qui su piste di servizio, incrociando la pista Nube d’Argento e la Primavera si ritorna a Sestriere Borgata.
Ormai è quasi buio ma come giusto premio.. ci aspetta un bel giretto a Sestriere….è meglio non pensare alla lunghissima trasferta per ritornare a casa… almeno un’oretta di RELAX ci vuole!!!!!!!!!!!!
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L’avevamo nel mirino già da qualche settimana, perché la chiusura delle piste della ski area Banchetta rende possibile la salita alla cima…. troppa poca neve per poter aprire le piste in sicurezza, ed ecco che possono entrare in azione gli scialpinisti e i ciaspolatori….
Ciaspolatori…??? oltre a noi, altri due ragazzi, che però non avevano come meta la cima…
Abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio di Sestriere Borgata, procedendo fino al primo impianto di risalita sulla destra.
Fin da subito il gps non ha funzionato.. così ci siamo affidati ad un local.. oltre che ai nostri appunti cartacei…...
Siamo andati fino al primo impianto di risalita sulla destra e subito pronti via....senza neanche quasi saperlo abbiamo imboccato la mitica Kandahar Banchetta Giovanni Nasi teatro di discese libere di Coppa del Mondo e della prova Olimpica di Sestriere 2006.. salire dritto per dritto era impossibile.. così siamo saliti disegnando un po’ di curve…per fortuna qualche scialpinista ci ha preceduto....
L’abbiamo seguita fino a arrivare nei pressi del Hotel Rifugio Tana della Volpe.
E qui vediamo che tutti gli scialpinisti non si dirigono verso la cima,ma bensì al rifugio… anche se siamo ancora lontani si può intravedere la cima abbastanza pelata con le rocce affioranti.
Solo uno scialpinista continua la salita senza fare sosta alla Tana della Volpe…e noi ciaspolatori..???!! Beh, continuiamo….
Arrivati sotto il ripido pendio finale, iniziano i problemi … le tracce degli scialpinisti finiscono, quello che stava salendo non l’ abbiamo più visto …noi cerchiamo di trovare la via per salire e intanto il tempo passa…
Vai a sinistra vai a destra, ovunque un pendio ripido non adatto alle ciaspoole per la poca neve e le roccette… più volte abbiamo pensato di mollare....ma???…cambio di assetto....mettiamo i ramponi e faticando e stando attenti alle pietre e a qualche traverso insidioso eccoci sulla dorsale appena sopra al casotto d’arrivo dello ski-lift.
In cima siamo gli unici e il panorama è grandioso …sulla Rognosa di Sestriere, i 4000 francesi e la val Troncea.
E’tardissimo....qualche foto, ma la pausa pranzo è rinviata a più tardi .. durante la discesa…
Direi che per arrivare alla macchina prima che faccia buio la pausa dovrà essere cortissima.. quasi non l’abbiamo sentita…..
Per evitare in discesa i ripidi pendii della Kandahar, compiamo un anello, ossia superata la Tana della Volpe, anziché andare dritti, pieghiamo a destra, verso il ben visibile rifugio Aquila Nera e da qui su piste di servizio, incrociando la pista Nube d’Argento e la Primavera si ritorna a Sestriere Borgata.
Ormai è quasi buio ma come giusto premio.. ci aspetta un bel giretto a Sestriere….è meglio non pensare alla lunghissima trasferta per ritornare a casa… almeno un’oretta di RELAX ci vuole!!!!!!!!!!!!
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