Monte Elto 2148 m da Sellero - Valcamonica


Publiziert von Antonio59 ! , 29. November 2023 um 21:54.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:26 November 2023
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:45
Aufstieg: 1837 m
Abstieg: 1837 m
Strecke:18,27 km

Il Monte Elto è una cima del versante orobico della Valcamonica, facente parte della catena montuosa appena a nord della più famosa Concarena, sono le ultime vette delle prealpi, poi dal Passo del Vivione verso nord si è già nelle Alpi Orobie.

Escursione  solitaria con l'idea di mappare sentieri marcati e stradine ancora fuori carta, anche per fare un pò di chiarezza dove appare anche un sentiero fantasma.

Parto dal centro di Sellero 470 m circa, da un piccolo parcheggio sul torrente dove allestiscono un famoso presepe.
Sul lato sinistro salgo per stradine ( via Re e via Monte Elto ), uscendo verso l'alto dal paese.
La strada diventa molto ripida e riservata agli aventi diritto.
A 800 m troviamo la fonte celtica in località Ruc, poi seguo sempre in forte salita la strada principale, ma sui 1100 sono incuriosito da una bella strada pavimentata sulla sinistra, la risalgo per un pò ( non è in mappa ), ma poi scendo e ritorno sulla via già ben conosciuta. Si sale alla base di un grande alpeggio e nella parte superiore c'è un bivio con fontana: sono alle Baite Spino 1268 m.
Risalendo la strada ancora per 250 metri lineari, si nota che a destra scende un sentiero, e un altro sale a sinistra, è un antica traccia, la prendo in salita a sinistra,  ma purtroppo più in alto si infila tra gli abeti collassati. Stò un po a sinistra e arrivo in una radura.
Decido di salire un pò a destra a naso e senza tracce, e arrivo al grande prato della Malga di Pian Paghera 1463 m.
Qui ritrovo il sentiero ufficiale numero 159.
Il segnavia qui percorre verso sinistra ancora una stradina boschiva, fino alla radura in località Cargadur 1527 m.
Da qui diventa un vero sentiero, oltretutto orientato perfettamente a nord, c'è neve, dura e abbastanza portante, con un pò di attenzione riesco a fare a meno dei ramponi.
Poi il sentiero si porta sul costone, e finalmente arriva un pò di sole. 
Il vecchio sentiero si porta a nord della montagna, ma c'è troppa neve, la nuova variante che percorrerò e traccerò , invece, va in traversata piana verso sud, attraversando dapprima tutto il ripido versante est della montagna, e poi dopo aver scavalcato il costone sud-est che proviene dal Bivacco Adamone, il sentiero attraversa anche tutto il versante sud-est. 
Per portarsi sulla costola Sud-sud-est del Monte Garzeto, dove appare già da lontano un cartello segnaletico dei sentieri. Ma il nuovo sentiero 159, sembra un opera incompiuta, infatti il palo gira su se stesso e le prosecuzioni indicate non sono supportate da una traccia chiara sul terreno.
Ma è una montagna che conosco molto bene e non ci sono problemi di orientamento, è solo che volevo mettere il mappa la nuova via e da qui le cose non sono chiare più. Una scritta sulla roccia indica di salire il costone per andare al Monte Elto, lo risalgo, ma probabilmente a un terzo del percorso bisogna fare una diagonale nel versante di sinistra e infilarsi nel canale che precede la vetta dell'Elto, come già feci qualche tempo fà. Infatti la traccia sul costone SSE  dopo un pò sparisce, lo risalgo comunque tutto, passando a sinistra di un larice, e arrivando sul traccia in piano: è il vecchio sentiero 159. Sono proprio a sud e sotto la verticale del Pizzo Garzeto, vado a sinistra e arrivo alla sella in lieve discesa, e poi risalgo il crinale  est che mi porta il cima al Monte Elto 2147 m con neve dura e trasformata. Ridisceso alla sella, ripercorro tutto il sentiero che ripassa sotto il Pizzo Garzeto e proseguo fino alla sua croce 2060 circa, che non è in vetta, ma circa 20-30 metri sotto a nord-est. Ora volendo percorrere il vecchio sentiero, scendo aiutato da catene sul ripido costone nord-est, ma più sotto esso si sposta a sinistra per superare un salto, e la neve non tracciata diventa troppo alta, e il vento è gelido nel versante nord. Nel dubbio risalgo alla croce. Nei pressi scendo il ben noto, erboso e ripidissimo costone sud-est, con cautela, a 1900 m circa arrivo a intercettare il nuovo 159 percorso all'andata, e svoltando a sinistra ripercorro il traverso del versante est, e giù come all'andata passando dal Bivacco Elto 1734. Più sotto arrivato alla radura in località Cargadur 1527 m, mi butto giù a destra nel ripido bosco senza traccia, seguendo una ripida vallecola che alla fine mi porta sulla sterrata dell'andata, facendomi risparmiare un  paio di km. A destra sulla stradina in breve sono alla fontana delle Baite Spino 1268 m. Qui prendo la sterrata in piano che stà sopra l'alpeggio ( non in mappa ), mi piacciono le incognite, sperando che scenda a valle. Invece alla fine prende a salire e termina a un acquedotto, dove si può proseguire solo in salita su sentierino ( Involtì ).
Siccome volevo scendere presto, non mi resta che ridiscendere un pezzo di sterrata, ma prima delle baite scende a destra un sentierino : dove andrà ?, mi ci ficco dentro, e in discesa scende deciso fino a un acquedotto non distante dal torrente Re: qui inizia un altra sterrata che verso sinistra in mezzo chilometro riconfluisce sulla via dell'andata ( ma era la stessa stradina che avevo risalito un pezzo la mattina per curiosità ). Ma appena ritrovato la ripida stradina dell'andata, subito a destra scende una mulattiera che percorro fino ad arrivare a una bella stradina fatta con blocchi di pietra, qui ancora puntando a sinistra mi ricongiungo alla via già percorsa al mattino e con questa scendo alla fontana di Ruc e a Sellero. Per oggi può bastare, sono le 14,10 e alle 14,20 sono già in baita.


Tracciato difficile da seguire se non si ha davanti una cartina con la traccia.

Conclusione: con questo giro ci saranno almeno 3 o 4 km di sentieri e sterrate in più sulle app di escursionismo, in una zona molto carente.

Tourengänger: Antonio59 !


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