Monte Azzarini o Fioraro 2431mt


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 1. Oktober 2023 um 18:53. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:27 September 2023
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 600 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Raggiungere Morbegno e seguire le indicazioni per il Passo San Marco. Si sale la lunga strada (24km da Morbegno) fino al passo, e si parcheggia a Q1870, due tornanti prima del passo. Bisogna fare attenzione, cercando una sterrata che sale a sinistra verso monte e si parcheggia nei pressi. La sterrata porta alla baita Q1950, punto di riferimento per l'escursione
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio San Marco (lato bergamasco)

   
 

Breve ma intensa, con il solito pizzico di wild

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     



Riprendiamo a camminare dopo una breve pausa, e visto che siamo solo in due decidiamo di chiudere un conto aperto con una bella cima della Valle di Albaredo San Marco, il Monte Fioraro/Azzarini, che per vari motivi avevamo abbandonato in una recente escursione.
Vediamo prima di tutto dove si trova: è la vetta più alta della Valle del Bitto di Albaredo, sul costone che sale al Monte Lago passando dal Monte Pedena.
La vetta si trova al confine con la bergamasca, con precisione con la Val Brembana, ad E del Passo di San Marco che unisce le due provincie lombarde.
Riporto una citazione dal sito di paesidivaltellina : Il suo nome deriva da “laresìn”, cioè da “larice”, anche se sul versante bergamasco è più conosciuto come monte Fioraro. Non è una cima semplice da raggiungere, perché il percorso necessario è abbastanza articolato e propone passaggi che richiedono esperienza escursionistica. 
Stavolta, per non sbagliare, seguiamo le indicazioni dal sito paesidivaltellina.
Vengono proposti tre diversi itinerari di salita dal lato Valtellinese, noi scegliamo quella intermedia, quella che parte poco sotto il Passo di San Marco.
Raggiungiamo la quota 1870mt e troviamo uno slargo dove parcheggiare l'auto, sulla sinistra della strada salendo verso il passo.
Il sito indicava la presenza di un sentiero che sale verso una baita isolata a 1950mt, noi troviamo invece una sterrata di recente realizzazione che arriva poco sotto la citata baita, probabilmente utilizzata per il pascolo delle mucche, vista la presenza di impronte e di escrementi.
Qui bisogna decidere il percorso di salita per raggiungere la lunga cresta che partendo dal passo San Marco conduce alla cima.
I riferimenti sono due:
- 4 ometti di pietra a 2215mt  ravvicinati sulla cresta ben visibili da lontano
- la bocchetta d'Orta poco visibile dalla strada, ma visibile dalla baita a Q1950
Noi scegliamo di fare la salita agli ometti all'andata e l'altro al ritorno, ma visto l'impegno ed il wild per la salita nel canale sotto gli ometti, consiglio la salita alla bocchetta, quindi il nostro percorso di discesa.




In alternativa si può parcheggiare al passo San Marco e fare tutta la cresta che passa proprio dalla bocchetta d'Orta quindi proseguire su tutta la dorsale fino alla vetta dell'Azzarini.
Iniziamo a camminare alle 7:45, clima molto fresco, ed il versante di salita sarà in ombra fino all'arrivo in cresta.
Seguiamo la sterrata che porta alla baita che raggiungiamo in 10min, siamo a Q1950, da qui si vedono bene la vetta e la lunga dorsale con i due punti chiave sopra citati.
Proseguiamo sopra la baita seguendo una vaga traccia di sentiero che sale verso sinistra passando sotto un grande masso, con un ampio semicerchio arriviamo ad una conca che si trova sotto la vetta e sotto i quattro ometti. 
La via di salita alla cresta è senza traccia, il canale proprio sotto gli ometti ci sembra quello più fattibile per la pendenza, comunque accentuata.
Attraversiamo una lunga pietraia salendo verso il canale ed arrivati sotto iniziamo una salita veramente impegnativa, direi dura.
Per la prima parte seguiamo un canale di scolo, anche perchè l'erba alta nel canale è molto bagnata e scivolosa, nella parte più alta non possiamo fare a meno che attaccarci ai ciuffi bagnati per aiutarci, pendenza quasi verticale che le foto non rendono bene.
Dopo un'ora di cammino raggiungiamo gli ometti, sono 4 e ravvicinati, una cosa veramente cursiosa.
Siamo a 2215mt, sulla dorsale e finalmente al sole che illumina dal lato bergamasco con la Val Brembana.
Sulla dorsale si trova una bella traccia di sentiero, che iniziamo a seguire.
Ci sono vari dossi, alcuni passaggi dove ci si aiuta con le mani ed un passaggino breve ma esposto sul lato bergamasco per evitare una roccia che si trova in cresta. Sono pochi metri e c'è un piccolo larice che aiuta come appiglio, si passa tranquilli.
Alle 9:30, quindi dopo 1:45 di cammino siamo sulla cima del Monte Fioraro o Azzarini, che domina la Valle del Bitto di Albaredo e la Val Budria sul lato E verso la Val Tartano.
Giornata limpida che consente di vedere le grandi vette a nord, il Disgrazia sicuramente ma anche Badile, Cengalo, il Fellaria e con un pò d'occhio riconosciamo anche lo Scalino, una recente amara delusione.
Dopo le foto ed una dronata, visitiamo una vetta vicina in pochi minuti, una seconda cima del Fioraro di pochi metri più bassa, ma con una vista migliore verso la Val Budria e le cime vicine del Monte Budria ed il Monte Tartano.
Dal lato bergamasco iniziano a salire cumuli di nuvole bianche che sbattono contro le montagne e le creste per salire verso il cielo, suggestivo ma meglio avere una buona visibilità per percorrere la dorsale che spesso è piuttosto stretta ed in alcuni punti anche esposta.
Alle 10:20, dopo ben 50min di sosta, inziamo la discesa con tranquillità ed attenzione.
Le nuvole si spostano veloci, passiamo oltre il passaggino breve con il piccolo larice, più semplice in discesa, e proseguiamo fino ai quattro omettoni.
Qui guardiamo giù il nostro percorso di salita e pensiamo che è meglio non scendere da questa parte.
Quindi proseguiamo, dopo un bel dossso ed una brusca discesa arriviamo vicini alla bocchetta d'Orta, dove ci siamo fermati nel precedente tentativo all'Azzarini/Fioraro.
C'è un passaggio su roccia che richiede l'uso delle mani, è breve ci sono appoggi per le mani ed ancche per i piedi, anzi un appoggio per i piedi sembra scavato nella pietra in modo artificiale.
Passiti oltre, e vicini alla bocchetta d'Orta dove l'Alta Via delle Orobie GVO scavalla dalla Valtellina alla Brembana, noi vediamo una traccia di sentiero che scende ripido verso la biata Q1950 dove siamo passati all'andata.
Ripodo ma MOLTO mento ripido del canale sotto gli ometti, questa via ci sembra la più semplice se non si percorre tutta la cresta dal passo di San Marco.
La discesa breve e veloce, alle 11:40 siamo all'auto, e ci muoviamo per trovare un posticino giusto per consumare il nostro pranzo.
Troviamo sul lato Valtellinese una baita chiusa con tavolo e panche all'aperto e qui consumiamo serenamente e con gran bella vista sul Disgrazia il nostro pranzo, con i soliti panini ma un piccolo boletus portato da casa ad arricchire l'imbottitura, un prosecchino con dolcetto e per finire caffè e grappetta.
Capitolo Azzarini-Ferraro chiuso e con soddisfazione




 

 
 
   
 

            Vista da Gimmy     -    (Gimmy)


Ritorniamo in zona passo San Marco per completare un incompiuta, oggi siamo solo io e Giorgio.
Diciamo subito che all'andata, con il senno di poi, ci siamo complicati un pò  la vita trovandoci ad un certo punto sotto una bastionata, abbiamo cercato il posto migliore ,o direi meno peggio, per salire fino agli omoni che indicano il sentiero per la vetta.
Abbiamo percorso un canalino di scolo che ci ha portato sulla cresta sforzo fisico ,e mentale importante, attenzione massima.
Escursione di per sé corta , ma impegnativa ,da fare con attenzione ,sopratutto con buona visibilità, e  se possibile con l' erba e le rocce asciutte per alcuni passaggini esposti 

CIAO ALLA PROSSIMA


 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 4.2 Km totali, 3h:55m totali, 3:10m di cammino
Andata : 2.1 Km, 1:45 lorde, 5m soste alla vetta (50m sosta in vetta)
Ritorno : 2.1Km, 1:10 lorde, 0m soste
Dislivello : 560 mt di assoluto 
580 mt di relativo
Libro di vetta: NO
Copertura cellulare: Sterrata fino alla baita Q1950, tracce fino sotto i 4 ometti poi buona traccia (no bolli) sulla cresta
Partecipanti :

Giorgio, Gimmy

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito         (ESC 487)

www.girovagando.net       

  

 

 
 



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Kommentare (3)


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GIBI hat gesagt:
Gesendet am 3. Oktober 2023 um 15:17
Fioraro o Ferraro ? .., questo è il dilemma !
... comunque sia decisamente un bel giro dei vostri !

Ciao Giorgio

Gesendet am 3. Oktober 2023 um 16:22
E' l'età .... che ci vuoi fare
Ormai bisogna tenermi come sono ;-)

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 4. Oktober 2023 um 13:15
A volte raggiungere una vetta senza l'aiuto di bolli segnavia, piazzati ogni tre metri, riesce a dare molte soddisfazioni!

Migliorare la capacità di intuire la migliore via di salita, ed arrivarci, riempie di orgoglio!!

Bravi!
Ciao!


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