Kastelhorn

Oggi è ancora una giornata di canicola con umidità bassa, e isoterma sopra i 5000m. Bisogna approffitare. Purtroppo non ho dormito benissimo e già in macchina sento che mi sto per ammalare.
Ormai tento e vado in Val Bedretto a Paltano dove parte e vado su un sentiero non ufficiale ma ben battuto per l'Alpe San Giacomo e poi attraversare il confine nazionale andando in Italia.
Fino all'alpe ho già messo un ora e sento che non sono in forma ma la giornata è bellissima. Proseguo dunque su sentiero ufficiale italiano fino ai laghi di Boden. Pausa per prendere energie e su ganne scomode cerco di non guadagnare altezza perché so che devo abbassarmi per passare sotto la parete rocciosa sotto la Kastellücke.
Fatto quello salgo su un dietro molto in piedi e tecnicamente un po' impegnativo verso il punto 2430 che devo raggiungere secondo la descrizione di Michea82. Ormai è Italia e nella cartina nazionale della Svizzera non si può zoomare e neanche vedere un immagine satellitare che fa capire dove la via più facile.
Raggiungo il punto con mezz'ora in più rispetto a Michea82 e faccio un altra pausa. Da punto verso la costola passando prima in una ganna e poi una piccola valletta dove però alla fine un arrampicata di secondo grado è necessaria. Non trovo nessun ometto di sasso e decido perciò di salire verso il gradiente. Mi riesce anche con poca difficoltà a parte il fatto che sono privo di energie. Dopo almeno 300m di altitudine superato, finalmente vedo diversi ometti di sasso. Mi sembra che arrivino dalla parte destra cioè costone con laghetto a punto 2571. Ora la cosa è facile, basta seguire gli ometti si sasso fino in pre-cima e da li in 3-4 minuti su una cresta leggermente esposta e fine raggiungere la cima del Kastelhorn.
Pausa di oltre un ora e poi discesa sullo stesso percorso. Più meno perché al punto 2430 decido di cercare una via più facile per scendere un po' più verso il lago Castel. Riesco ma mi sembra ancora non la via ideale. Anche sulle ganne fino ai laghi di Boden cerco di attaversare più sotto che è un po' meglio e alla fine scopro che c'erano anche degli ometti di sasso.
Da li stesso percorso inverso per San Giacomo dove mi riposo ancora e alla macchina con le ultime energie.
Mio figlio aveva fatto la malattia 4 giorni fa mentre mia mamma l'aveva già oggi e io i due giorni successivi ero a letto. L'escursione però era bellissima e ne valeva la pena di farla anziché aspettare l'anno prossimo e sperare in tempo uguale.