Pizzo Nero (2903 m)
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Dopo anni di ammirazione e fotografie, oggi è arrivato il giorno della mia prima salita al Pizzo Nero, la più alta delle sette vette che compongono la sua frastagliata cresta sud.
La Val Bedretto offre in tutte le stagioni una quantità di escursioni in grado di soddisfare ogni esigenza.
Inizio dell’escursione: ore 7.25
Fine dell’escursione: ore 11.50
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1020 hPa
Temperatura alla partenza: 11°C
Temperatura al rientro: 21°C
Isoterma di 0°C alle 9:00: 4300 m
Velocità media del vento: 10 km/h
Sorgere del sole: 6.27
Tramonto del sole: 20.31
Sveglia alle 4:30, partenza da casa alle 5:30, arrivo all’ultimo tornante del Passo della Novena alle 7:11, dopo 123,2 km d’auto, compresa una sosta per il caffè di dieci minuti.
Secondo MeteoSvizzera oggi dovrebbe essere la miglior giornata della settimana per una gita in montagna. Poco dopo le sette percorro la strada della Val Bedretto, con il cielo ancora leggermente annuvolato, ma con il passare delle ore il tempo si metterà al bello: meno male oggi ci hanno azzeccato.
Alle 7:25 mi incammino sul sentiero che da quota 2411 m scende dapprima fino al vicino ruscello per poi risalire il motto in zona Zapei della Ca. Il toponimo “zapell” significa per l’appunto dirupo, balza, strapiombo.
In un quarto d’ora arrivo al primo laghetto, a circa 2505 m, ornato da numerosi eriofori. Alcuni ometti di pietra indicano il percorso, che si sviluppa su vaste distese di pietre. Cammino ancora all’ombra per cui la temperatura è ideale per un’escursione. Il silenzio della montagna è rotto soltanto dai campanacci delle pecore che pascolano in zona. Sono Pecore dal Naso Nero del Vallese capaci di salire sugli scoscesi fianchi erbosi e rocciosi delle sette cime della cresta sud del Pizzo Nero. Fra un paio di ore il romanticismo della montagna sarà fortemente intaccato dalle roboanti motociclette che transitano sulla strada del valico. Il loro rumore sale fino alle creste che coronano la valle.
Il lago alla quota di 2625 m è molto più esteso di quanto non appaia in primavera, quando sembra una bolla azzurra nella neve.

Pizzo Nero (2903 m)
Alle 8:25 pervengo al crinale sopra la Gönerlilücke e 25 minuti più tardi mi ritrovo al punto chiave dell’escursione, a circa 2880 m di quota. Si tratta di un salto di roccia di due metri e mezzo o tre, che si alza sul ripido versante di sfasciumi. È un passaggio di secondo grado che impone concentrazione. Oggi la roccia è perfettamente asciutta e non c’è vento: le condizioni sono ideali. Deposito i bastoncini e lo zaino, calzo i guanti e parto. Gli appigli sono buoni, quindi supero con una discreta disinvoltura lo sbalzo, ma mantengo la concentrazione alta perché gli ultimi metri di salita, tecnicamente più facili, si sviluppano comunque su una crestina piuttosto affilata. Superate le due “Colonne d’Ercole” (una spaccatura fra due macigni) il percorso spiana. L’omino di vetta è ancora nascosto, lo raggiungo dopo ulteriori dieci metri un po’ accidentati. Sono le 8:55, ho impiegato 1 h e 30 min.
La soddisfazione è al top! Non c’è il libro di vetta, per cui riparto immediatamente verso lidi più tranquilli. Tornato alla base del punto chiave mi ricordo di aver portato anche un casco da rocciatore: per l’emozione della breve scalata è rimasto nello zaino…
Prima di affrontare la discesa sulla lunga pietraia frammista a sfasciumi cedevoli, scatto qualche foto con il drone. Visto che sono solo, non disturbo nessuno.
Nei pressi del lago ho il piacere di incontrare Marco. Ne scaturisce una lunga chiacchierata fra appassionati di montagna. Da oggi sarà un ulteriore amico hikriano.
Nel frattempo tutto il catino glaciale è perfettamente illuminato dal sole, per cui ne approfitto per arricchire la mia raccolta di foto della zona. Arrivato alla strada della Novena lancio un ultimo sguardo al Pizzo Nero, che a mezzogiorno ha indossato una veste bianca.
Finalmente sono riuscito a conquistare il Pizzo Nero. Benché il tratto di scalata sia breve, la mia soddisfazione è grande, anche perché questa cima è molto estetica, affilata, visibile da lontano e per niente banale.
Tempo di salita: 1 h 30 min
Tempo totale: 4 h 25 min
Coordinate Pizzo Nero: 674.656 / 149.486
Dislivello in salita: 497 m
Quota massima: 2903 m
Quota minima: 2411 m
Sviluppo complessivo: 5,42 km
Difficoltà: T3+, con un passaggio di II grado
Libro di vetta: no
Copertura della rete cellulare: Swisscom, assenza di segnale nella conca glaciale ai piedi del Pizzo Gallina e del Pizzo Nero.

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