Il punto chiave, a circa 2880 m.
Si tratta di un salto di roccia di due metri e mezzo o tre, che si alza sul ripido versante di sfasciumi. È un passaggio di secondo grado che impone concentrazione. Oggi la roccia è perfettamente asciutta e non c’è vento: le condizioni sono ideali. Deposito i bastoncini e lo zaino, calzo i guanti e parto. Gli appigli sono buoni, quindi supero con una discreta disinvoltura lo sbalzo, ma mantengo la concentrazione alta perché gli ultimi metri di salita, tecnicamente più facili, si sviluppano comunque su una crestina piuttosto affilata.

 
 

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