Val Febbraro: Passo Baldiscio (m 2353)


Publiziert von Alberto C. , 16. Juli 2023 um 23:04.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:10 Juli 2023
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Balniscio-Forcola   I 
Zeitbedarf: 6:15
Aufstieg: 1195 m
Abstieg: 1195 m
Strecke:km 15,7
Zufahrt zum Ausgangspunkt: Percorrendo la Strada statale n. 36 si raggiunge Chiavenna e si prosegue in direzione del Passo dello Spluga. Si attraversano: San Giacomo Filippo, Gallivaggio, Lirone, Cimaganda, e si arriva a Campodolcino. All’uscita dall’abitato si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per la funicolare, Isola e Starleggia. Più avanti si ignora la deviazione per Starleggia e si segue la strada fino ad arrivare ad Isola, dopo avere costeggiato l’omonimo lago artificiale. Possibilità di parcheggio all’interno dell’abitato.

      La meta di oggi è nella Valle Spluga (o Valle di San Giacomo), percorreremo la Valle Febbraro fino ad arrivare al Passo Baldiscio sullo spartiacque con la svizzera Val Mesolcina.
      Sono luoghi poco conosciuti ma che nella storia, anzi dalla preistoria, hanno avuto la loro importanza. Infatti, la Val Febbraro costituisce un comodo corridoi naturale che collega due importanti vallate con i loro strategici passi alpini del San Bernardino e dello Spluga.
      Numerose sono le testimonianze della colonizzazione umana fin dalla preistoria, in particolare nella zona di Borghetto: posto a circa metà valle era probabilmente comodo sito per la pratica della pastorizia e come punto di sosta nei transiti transfrontalieri.
  


LOCALITA' DI PARTENZA. Isola (m 1284), frazione di Madesimo (SO).
 
ATTREZZATURA.   Quella standard da escursionismo.
 
DIFFICOLTÀ.    
     L’escursione è classificabile T2 (E secondo la classificazione CAI). Facile escursione che segue in gran parte piste carrozzabili e larghi sentieri. Solo a monte di Borghetto alto si percorre un classico sentiero di montagna, comunque privo di difficoltà oggettive. Segnavia sempre presenti e adeguata la segnaletica.
      È richiesto un discreto allenamento in quanto dislivello e sviluppo non sono da trascurare.
 
QUOTA MASSIMA:  m 2353, al Passo di Baldiscio.
 
QUOTA MINIMA:  m 1272, a Isola.
 
SVILUPPO:  km 15,7.
 
TEMPO EFFETTIVO DI MARCIA: ore 06:20.       
 
TEMPO DI SALITA:  ore 03:30.
 
tempi parziali:
     
da Isola a Ca’ Raseri, incrocio carrozzabile: 30 minuti;
da Ca’ Raseri a Borghetto Sotto: ore 01:10;
da Borghetto Sotto: a Borghetto Alto: 15 minuti;
da Borghetto Alto a Lago Grande: ore 01:10;
da Lago Grande a Passo Baldiscio: 25 minuti.
 
 
TEMPO DI DISCESAore 02:50.    
 
 
DESCRIZIONE PERCORSO.
     La nostra escursione inizia imboccando il viottolo (Via Mottala), che ha inizio in corrispondenza dello slargo sul lato sinistro della chiesa, che si percorre per qualche decina di metri, per poi imboccare un sentiero che si stacca sulla sinistra e risale ripido un prato, per poi addolcire e assumere le sembianze di una mulattiera, nell’ultimissimo tratto, di una vera e propria stradina di recente realizzazione (forse a servizio di una baita in ristrutturazione). In leggera discesa si raggiunge una strada asfaltata in corrispondenza del ponte sul Torrente Febbraro in uscita dal borgo di Ca’ Raseri (m 1488). Iniziamo a percorrere la strada seguendo il corso del torrente, ignorando, poco più avanti una strada sulla sinistra che sale verso l’Alpe Frontaglio. Qui, per fortuna, termina l’asfalto e si prosegue lungo una pista carrozzabile che, ben ombreggiata, si inoltra dolcemente nella valle risalendo il corso del torrente.   
     Dopo un quarto d'ora di cammino si incontra una fontana, ricavata da un tronco scavato, che riporta incisa la scritta "Alpe Porteglia"; qualche metro più avanti, sulla destra, si apre una radura che balza all'occhio perché al centro di essa si nota una strana scultura in acciaio corten e un'edicola votiva: ricordano un tragico evento che, nell'agosto 1999, rese sinistramente celebre al pubblico la, fino ad allora quasi sconosciuta, Val Febbraro. Il fatto. Un gruppo scout allestì in questa radura il proprio campo, che fu travolto da un'inaspettata ondata di piena del torrente provocata da un violento temporale notturno: tre ragazze (11, 12 e 13 anni) vi persero la vita. La strana forma del monumento, non è altro che la riproduzione tridimensionale del logo dell'AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani). 
     Riprendiamo il cammino. Pochi passi e alla nostra destra appare l'impetuosa Cascata della Val Febbraro, formata dal Torrente della Valle di Borghetto che, per superare il gradino roccioso, compie un salto di circa 150 metri. Nota anche come “Il salto del nido”, nella stagione invernale è frequentata meta degli appassionati di arrampicata su ghiaccio.

     Ma la meta è ancora lontana, bisogna rimettersi in marci. Si prosegue fino ad arrivare al termine della pista, in corrispondenza di un ponte (m 1596), che bisogna superare per imboccare un sentiero che sale ripido nel bosco di conifere, superando il gradino roccioso che separa il circo più elevato della valle, dove troviamo l’alpeggio di Borghetto di Sotto (m 1900).
 
    La presenza umana in questi luoghi risalirebbe addirittura a 10.000 anni fa, come testimonia il ritrovamento di alcuni utensili in pietra. Nei pressi di Borghetto, durante una campagna di scavi archeologici, è stato rinvenuto un raschietto di selce che, se fosse stato trovato a livello del mare sarebbe, stato attribuito senza dubbio all'Età Paleolitica (cioè a 35.000 anni or sono), se non antecedente; ma la storiografia ufficiale ci dice che le Alpi furono colonizzate solo dopo il ritiro dei ghiacciai quaternari e cioè "appena" 10.000-15.000 anni fa. Se il raschietto fosse realmente appartenuto ad uomini presenti quassù prima del Quaternario si tratterebbe di una scoperta rivoluzionaria. Gli studiosi sono assai cauti: attendiamo quindi nuovi scavi che potrebbero confermare l'eccezionale scoperta.
    La prima attività di pastorizia (l’”alpeggio”) è fatta risalire a 3.000 anni fa: fra l’età del bronzo e quella del ferro; ma bisogna arrivare nel medioevo per trovare forme di allevamento assimilabili a quelle moderne.

    Si riprende a salire su una ripida pista sterrata raggiungendo le baite di Borghetto di Sopra (m 1980), dove si abbandona la pista per un sentiero che si stacca sulla sinistra. Superati alcuni dossi erbosi, la traccia taglia il pendio il pendio in costa, quasi pianeggiante, mantenendosi sopra la balza rocciosa che sovrasta il solco vallivo della Val Febbraro, fino ad arrivare ad un altro dosso erboso, dove si piega a destra, e lo si risale lungo l’ampia cresta che, seguendo il torrente che esce dal lago, ci porta alla conca del Lago Grande (m 2302). Il sentiero prosegue pianeggiante lungo la sponda sinistra (orografica) fine al suo termine, dove riprende a salire per portarci in breve ad una conca superiore, dove si trova il Laghetto del Mot (m 2346), che si aggira lungo la sua sponda orografica destra superando alcuni sfasciumi, per raggiungere in pochi minuti il Passo Baldiscio (m 2353) sullo spartiacque fra la Valchiavenna e la svizzera Val Mesolcina; ma questa volta non siamo sul confine politico fra i due Stati, che è posizionato leggermente più in basso (m 2279) sul versante svizzero: stranezze ereditate dal  Congresso di Vienna.
 
     La discesa avviene per lo stesso itinerario della salita.
 
 
METEO. 
    Cielo quasi sereno; presenza di innocue nubi da condensa. Vento: leggera brezza in prossimità del passo. Temperatura: alla partenza 18°, al Passo 23°; al termine 28°.
 
FREQUENTAZIONE.
   Scarsa. Una coppia di escursionisti ha fatto il nostro stesso itinerario; un paio di corridori ci hanno superato, poi altre presenze al Lago Grande.
 
COMPAGNI:  Paolo
 

Note bibliografiche:

  • Giacomo Scaccabarozzi, 100 idee per respirare, Bellavite Editore snc, Missaglia (LC), novembre 1998.
 
Note sitografiche:

Tourengänger: Alberto C.
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T2
T3+
12 Jun 22
Lago Grande da Pian San Giacomo · paoloski
T2
20 Sep 15
Passo Baldiscio · cai56
WT3
24 Jan 24
Rifugio Lago Baldiscio · cai56
T3
23 Aug 16
Pass de Balniscio · GIBI
T4
21 Aug 16
Via Alta Val Spluga · jimmy
T4-
17 Sep 21
Baldiscio, Barna, Bardan · cai56

Kommentar hinzufügen»