Monte Cavalmurone (1670 m), Monte Legnà (1669 m) e Poggio Rondino (1630 m) da Capanne di Cosola


Publiziert von peter86 , 12. Februar 2015 um 21:49.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:11 Februar 2015
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 700 m
Abstieg: 700 m
Strecke:Capanne di Cosola - Monte Cavalmurone - Sella tra Cavalmurone e Legnà - Monte Legnà - Passo Legnà - Poggio Rondino e ritorno per lo stesso percorso
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A7 uscita Vignole Borbera, dopo il casello seguire per Cabella Ligure, arrivati a Cabella proseguire per Capanne di Cosola.

Bella ciaspolata in Appennino insieme a laura1961 ed al suo amico Guglielmo.
Il forte vento dei giorni scorsi e le alte temperature rendono difficile la scelta di un itinerario in cui la neve sia ancora abbondante, la scelta alla fine ricade sull'Alta Val Borbera.
Indico l'escursione odierna sotto la regione Piemonte, in quanto il valico di Capanne di Cosola fa parte del comune di Cabella Ligure, in provincia di Alessandria, anche se l'interno tragitto da noi percorso si trova esattamente sul confine tra Piemonte ed Emilia Romagna (prov. di Piacenza).

A Capanne di Cosola scartiamo subito l'ipotesi di salire Chiappo e Ebro, che sono completamente senza neve, e decidiamo invece di percorrere, ciaspole ai piedi, il crinale opposto in direzione di Capanne di Carrega (paline segnavia sulla destra subito prima dell'albergo).
Nel primo tratto nel bosco, pressochè pianeggiante, la neve tutto sommato è discreta, ma usciti allo scoperto, lungo l'erta finale per il Monte Cavalmurone, si riduce ad un sottilissimo strato di pochissimi cm, in cui affiorano sassi e ciuffi d'erba.
Teniamo comunque le ciaspole ai piedi ed in breve raggiungiamo la prima delle due vette che formano il Monte Cavalmurone (0 h 55).
Neve o no l'ambiente é comunque bellissimo, e, trovandoci proprio sul crinale, il panorama è da urlo con tutto l'arco alpino che spunta nitidamente al di là della cappa grigia della pianura, e tutte le cime imbiancate dell'Appennino Ligure intorno a noi.
Raggiungiamo con un brevissimo saliscendi la seconda gobba del Cavalmurone, quindi con una ripida discesa perdiamo una cinquantina di metri di quota, che si riguadagnano immediatamente per salire alla cima successiva: il Monte Legnà (1 h 20).
Ci fermiamo sulla vetta, pressochè priva di neve, per consumare il nostro pranzo, quindi visto che è ancora presto decidiamo di provare a proseguire fino al Monte Carmo, ben visibile di fronte a noi in direzione sud.

Laura, che è reduce da un intervento al polso sceglie di restare qui a godersi il caldo sole ed il meraviglioso panorama, per lei in effetti è già un successo essere qui dopo soli 5 giorni dall'operazione!
Io e Guglielmo invece partiamo e percorriamo a spron battuto la ripida discesa, praticamente priva di neve, che ci porta al Passo Legnà, a quota 1466 m.
Nell'ultimissimo tratto di discesa, laddove il crinale spiana e ricompare il bosco, la neve torna ad essere decisamente più presente, e da qui in poi sarà sempre più abbondante e di ottima consistenza.
Al termine della discesa la traccia pare dividersi: una più larga si tiene appena a destra del crinale, una più stretta segue invece i segnavia del sentiero estivo a sinistra. Noi scegliamo quella coi segnavia, ma in realtà dopo 10 minuti si ricongiungono, nei pressi di una bella radura in cui si abbandona il crinale per spostarsi definitivamente sul versante destro (ovest).
Su neve sempre più bella usciamo dal bosco sotto alla cima del Poggio Rondino, e qui la larga traccia si dirama in una moltitudine di tracce minori.
Il nostro obiettivo sarebbe aggirare il Poggio sulla destra (come dovrebbe fare il sentiero ufficiale stando alla carta) per salire poi il Carmo senza dover perdere altra quota, tutte le tracce però in un modo o nell'altro puntano dirette alla cima. 
Vedendo il Carmo ancora non vicinissimo decidiamo di puntare dritti al Poggio Rondino (2 h 20) e di fermarci qua, visto che ormai sono le 14 passate, Laura ci aspetta già da un'ora e altrettanto ci metteremo per tornare al Legnà dove lei ci attende.

Sostiamo brevemente di fianco alla piccola croce, ammirando il panorama superlativo, quindi iniziamo la discesa, che nel primo tratto è davvero da sballo.
Tagliamo liberamente gli ampi pendii su neve inaspettatamente polverosa, a parte qualche brevissimo punto di crosticina traditrice.
Perdiamo circa 100 metri in un battibaleno, quindi ci ricongiungiamo all'ampia traccia percorsa in salita, nei pressi di una palina, non vista all'andata, che indica "Poggio Rondino 1543 m" ed il Carmo a 0 h 45. Dunque le tempistiche di 0 h 30 indicate al Legnà per il Poggio Rondino non si riferiscono alla cima ma a questo punto insignificante, in cui evidentemente il sentiero estivo evita la salita alla vetta del Rondino e prosegue verso il Carmo (in ogni caso mi sembrano un pò stretti trenta minuti anche senza neve).
Da qui non facciamo altro che ripercorrere il tragitto d'andata, risalendo con grande fatica i circa 200 metri di dislivello, tutti al sole, praticamente senza neve verso il Legnà (3 h 25), dove ci aspetta Laura.
Quindi, sempre seguendo il crinale percorso all'andata, risaliamo anche il Cavalmurone e scendiamo a Cappanne di Cosola (4 h 30).

Escursione molto bella e super panoramica, che mi ha permesso di ammirare questa zona, già visitata nell'estate di due anni fa in occasione della salita al Chiappo e all'Ebro, anche in versione invernale.
La neve come già detto latita nei tratti di crinale, dove ormai c'è più erba che neve, mentre nei tratti più protetti è comunque abbastanza abbondante e le ciaspole sono indispensabili.
A dispetto della differenza di altitudine minima tra punto di partenza e punto di arrivo, come spesso capita in Appennino, il dislivello risulta comunque ampiamente aumentato dai continui e faticosi saliscendi.


Tourengänger: peter86, laura1961
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 13. Februar 2015 um 16:00
Sembra che la neve non sia così tanta... bene. Ciao

peter86 hat gesagt: RE:
Gesendet am 13. Februar 2015 um 21:01
Dipende dai punti: sui crinali praticamente nulla, in tratti più riparati ancora tanta. Per quanto mi riguarda ancora un paio di belle ciaspolate poi passerò anche io dalla tua parte, a sperare che si sciolga più presto possibile!
Ciao
Pietro


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