Cammino Minerario di Santa Barbara - 3^ tappa: Masua - Buggerru
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Questa è una delle più impegnative tappe del Cammino, soprattutto per i dislivelli. La fatica è compensata dalla straordinaria bellezza del paesaggio costiero e dalla ricchezza del patrimonio geologico: in località Canal Grande possiamo osservare i reperti fossili delle prime forme di vita apparse sul pianeta. Di notevole interesse anche l’archeologia industriale, dalla vecchia ferrovia che giunge all’impianto di caricamento di Cala Domestica al grande scavo di PlanuSartu.
Partiti alle otto siamo velocemente scesi verso la spiaggia di Masua per risalire il sentiero segnalato che parte poco prima di Porto Flavia e sale verso il Monte Nai; nei pressi della sbarra abbiamo trovato un folto gruppo di escursionisti sardi (una dozzina) che effettuavano un’uscita verso Cala Domestica, che però si sono subito staccati.
Raggiunta la sella di Monte Nai, ancora indecisi se fare il Sentiero Miniere nel Blu o la variante, ci siamo diretti verso la costa per vedere dall’alto il Pan di Zucchero, decidendo infine di ritornare per la variante evitando la ripida ed accidentata discesa lungo la costa (Mario non aveva portato gli scarponcini alti a causa di una tallonite).
Tutto il resto del percorso è poi descritto nelle didascalie delle foto, allegate cronologicamente.
I tratti che più mi sono più rimasti impressi di questa tappa sono stati la discesa verso Canal Grande in un impluvio veramente selvaggio, l’arrivo nell’insenatura di Canal Grande, il tratto verso Cala Domestica, e il tratto Cala Domestica-Buggerru su un altipiano che in certi momenti mi ha ricordato gli altipiani andini.
Il meteo di oggi è stato ottimo, alternando momenti di sole ad altri con passaggi di nuvole che hanno mitigato il caldo che a volte si faceva sentire negli spazi aperti.
Gli ambienti che abbiamo attraversato oggi sono stati a dir poco spettacolari, soprattutto dal punto di vista naturalistico, in quanto abbiamo attraversato e visto posti davvero unici, sia lungo la costa che nell’entroterra, goduti sempre senza mai incontrare nessuno.
E’ stata una tappa lunga (22,6 km) che ci ha messo alla prova ma, affrontata con ritmi non esagerati grazie anche ai momenti dedicati alle soste per visitare alcuni luoghi attraversati, non è stata pesantissima.
Il dislivello complessivo superato è stato di circa 900 m, ed abbiamo camminato per 7 ore.
Ottimo infine il soggiorno al B. & B. 1000 Soli, dove siamo stati trattati con cortesia e attenzione (eravamo gli unici ospiti).
1^ tappa Iglesias – Nebida visibile su
2^ tappa Nebida – Masuavisibile su
Partiti alle otto siamo velocemente scesi verso la spiaggia di Masua per risalire il sentiero segnalato che parte poco prima di Porto Flavia e sale verso il Monte Nai; nei pressi della sbarra abbiamo trovato un folto gruppo di escursionisti sardi (una dozzina) che effettuavano un’uscita verso Cala Domestica, che però si sono subito staccati.
Raggiunta la sella di Monte Nai, ancora indecisi se fare il Sentiero Miniere nel Blu o la variante, ci siamo diretti verso la costa per vedere dall’alto il Pan di Zucchero, decidendo infine di ritornare per la variante evitando la ripida ed accidentata discesa lungo la costa (Mario non aveva portato gli scarponcini alti a causa di una tallonite).
Tutto il resto del percorso è poi descritto nelle didascalie delle foto, allegate cronologicamente.
I tratti che più mi sono più rimasti impressi di questa tappa sono stati la discesa verso Canal Grande in un impluvio veramente selvaggio, l’arrivo nell’insenatura di Canal Grande, il tratto verso Cala Domestica, e il tratto Cala Domestica-Buggerru su un altipiano che in certi momenti mi ha ricordato gli altipiani andini.
Il meteo di oggi è stato ottimo, alternando momenti di sole ad altri con passaggi di nuvole che hanno mitigato il caldo che a volte si faceva sentire negli spazi aperti.
Gli ambienti che abbiamo attraversato oggi sono stati a dir poco spettacolari, soprattutto dal punto di vista naturalistico, in quanto abbiamo attraversato e visto posti davvero unici, sia lungo la costa che nell’entroterra, goduti sempre senza mai incontrare nessuno.
E’ stata una tappa lunga (22,6 km) che ci ha messo alla prova ma, affrontata con ritmi non esagerati grazie anche ai momenti dedicati alle soste per visitare alcuni luoghi attraversati, non è stata pesantissima.
Il dislivello complessivo superato è stato di circa 900 m, ed abbiamo camminato per 7 ore.
Ottimo infine il soggiorno al B. & B. 1000 Soli, dove siamo stati trattati con cortesia e attenzione (eravamo gli unici ospiti).
1^ tappa Iglesias – Nebida visibile su
2^ tappa Nebida – Masuavisibile su
Tourengänger:
imerio

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