Bric Cassin, colle (m 2506) da Chialvetta


Publiziert von Alberto C. , 10. April 2023 um 22:30.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:12 März 2023
Ski Schwierigkeit: WS
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 1035 m
Abstieg: 1035 m
Strecke:Da Chialvetta si risale il Vallone di Unerzio, transitando per Pratorotondo e Viviere si raggiunge Prato Ciorliero e da qui il colle Q 2506.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Con l’autostrada A33 si raggiunge Alba e poi si prosegue fino al suo termine, dove si prende la SP7 e poi la SS231 fino a raggiungere Fossano, dove, percorsa la tangenziale, si svolta in direzione di Villafalletto imboccando la SP184. Raggiunto l’abitato di Villafalletto, ad un semaforo, si svolta a sinistra per la SP155 fino a Busca, dove si continua sulla SP24 fino a Dronero. Raggiunta un’ampia piazza, si svolta destra (indicazioni per Valle Maira) immettendosi sulla SS422 che si segue fino ad Acceglio. Prima di entrare nell’abitato, subito dopo il cimitero, che si scorge sulla destra, si svolta a sinistra superando il ponte sul torrente Maira. Percorsi circa km 4 si arriva a Chialvetta: parcheggio, non troppo ampio, all’ingresso del borgo.

   È da tempo che mi ero messo in testa di esplorare la Valle Maira. Invogliato dai numerosi articoli letti e documentari televisivi visti, che ne esaltavano le bellezze naturali; e da un film: Il vento fa il suo giro (non è recente: credo risalga al 2006), che, invece, mette in evidenza la cruda realtà delle valli del cuneese (ma di molte altre zone alpine) fatta di abbandono e spopolamento, l’asprezza e la severità della natura, che accentua ancor di più questa situazione, e i timidi tentativi di ripopolamento e rilancio di un turismo montano sostenibile.
  
    E poi, il titolo della pubblicazione consultata: “Nevica ancora in Val Maira”, in questo inverno così avaro di precipitazioni!  Illusione, in Valle Maira nevicherà ancora, ma poco.
    Fortunatamente una guida alpina, con cui abbiamo scambiato quattro chiacchere in albergo la sera prima, ci ha dato la dritta giusta.  E questa escursione l’abbiamo fatta praticamente tutta sci ai piedi fin dal parcheggio, e su neve più che discreta. 
 
    Il Bric Cassin è una delle grandi classiche scialpinistiche della Valle. Partendo dal caratteristico borgo di Chialvetta, risale il Vallone di Unerzio transitando per le tipiche borgate in pietra di Pratorotondo e Viviere, per poi attraversare la conca di Prato Ciorliero, e per pendii mai eccessivi nella pendenza raggiungere il colle e, per chi volesse proseguire, la cima scialpinistica del Bric.  
 
 


LOCALITA' DI PARTENZA.  Chialvetta (m 1483), frazione di Acceglio.
 
ATTREZZATURA.   Quella standard da scialpinismo. Non scordiamoci i rampanti e l’attrezzatura di sicurezza: ARTVA, pala e sonda.
 
DIFFICOLTÀ.    PD (MS in base alla classificazione CAI). Si percorrono stradine innevate e ampi pendii con pendenza moderata; l’esposizione è quella determinata dal pendio.
 
QUOTA MASSIMA:  m 2506, al colle.
 
QUOTA MINIMA:  m 1483, al parcheggio di Chialvetta.
 
SVILUPPO:  km 14,70.
 
TEMPO EFFETTIVO DI MARCIA: ore 06:00.
 
TEMPO DI SALITA:  ore 04:30.
 
TEMPO DI DISCESA:ore 01:30.    
 
 
DESCRIZIONE PERCORSO.     In fondo al parcheggio, invece di attraversare il ponte su torrente Unerzio ed entrare nel borgo di Chialvetta, si risale il prato sulla sinistra portandosi in prossimità del bosco seguendo il torrente sulla sua sponda orografica destra, fino ad arrivare ad un ponte in corrispondenza di un manufatto idraulico recintato (circa 15 minuti dal parcheggio). Si attraversa il ponte e si svolta subito a sinistra prendendo a seguire il torrente sulla sinistra orografica. Seguendo un percorso abbastanza logico, sempre costeggiando il torrente, si giunge al borgo di Pratorotondo (m 1634, 35 minuti dal ponte). Vale la pena addentrarsi nel mezzo dell’abitato e perdere qualche minuto per visitare questo interessante esempio di civiltà alpina.
      Alla parte opposta del borgo, si continua in lieve salita per dolci declivi, costeggiando un boschetto e si giunge a Viviere (m 1700, 15 minuti da Pratorotondo); altro caratteristico agglomerato di edifici, quasi tutti ristrutturati con cura, e che ospita l’omonimo rifugio, attrezzato con una sauna all’aperto. Anche in questo caso è opportuno fare una sosta per una visita.  
      Ripresa la marcia, si segue per un brevissimo tratto la stradina che scende dalla carrareccia, per poi svoltare a sinistra seguendo un’evidente traccia che ricalca un sentiero estivo e, attraversando un boschetto di larici, si arriva ad incrociare un più marcato tracciato con alcuni cartelli segnaletici: si seguendo l’indicazione GTA per il Passo della Gardetta. Ad un secondo bivio (altri cartelli) si continua verso il Passo della Gardetta. SI segue quella che sembra essere una stradina e, in breve, si arriva ad una sella con una stele votiva: si è arrivati a Prato Ciorliero (m 1955, 45 minuti da Viviere).
Davanti a noi si apre una vasta spianata compresa fra le pendici del Bric Cassin, alla nostra sinistra, e il Monte Cobre, a destra. Sulla nostra destra si notano i resti delle casermette del Vallo Alpino (opera difensiva realizzata a ridosso della Seconda guerra mondiale) e un lungo edificio, in buono stato, probabilmente utilizzato per l’alpeggio. Davanti a noi, in fondo alla piana, si nota una moltitudine di scialpinisti: sarà difficile perdere la traccia!
     Si attraversa la piana sulla sinistra (senso di marcia), giunti al termine si risalgono una serie di dossi, senza una traccia obbligata, prendendo la biforcazione di sinistra – quella di destra parta al Passo della Gardetta - fino a raggiungere un colle che divide il vallone di Prato Ciorliero dall’altopiano della Gardetta (m 2506, due ore dalla stele votiva). Bella vista sul versante opposto dominato dalla Rocca La Meja, dal Bric Servagno, dal Monte Bodoira, e dove si scorge il gruppo di edifici con il Rifugio Gardetta.
      Noi ci siamo fermati qui. Per raggiungere la cima scialpinistica del Bric Cassin, si deve risalire il costone in direzione nord (a sinistra).
      
       Per la discesa ci spostiamo sulla sinistra con un traverso sotto la bastionata rocciosa del Bric Cassin, per poi riprendere la traccia seguita all’andata fino alla stele votiva all’inizio di Prato Ciorliero. Da qui seguiamo la stradina transitando a monte di Viviere. Giunti all’altezza di Pratorotondo, si è abbandonata la stradina scarsamente innevata e, attraverso prati si è raggiunto il borgo. Da qui si è seguita la medesima traccia della salita fino a Chialvetta (circa un’ora e mezza dal colle Q 2506).
    
     Una visita a Chialvetta è obbligatoria.
 
 
NEVE.  Manto continuo fin dal parcheggio. Spessore scarso. Buon rigelo. Primaverile e sempre sciabile senza difficoltà. Nel complesso al di sopra delle aspettative.
 
METEO.  Cielo sereno. Vento forte (raffiche fino a kmh 60), ma solo in prossimità del colle, il resto dell'escursione si è svolta sottovento. Temperatura alla partenza 6°, al colle 6°, al termine 17°.
 
FREQUENTAZIONECome dicevo si tratta di una classica: l’affollamento era da congruo a tale fama.
 
COMPAGNI:  Andrea.
 
 

Note bibliografiche:

  • Bruno Rosano, “Charamaio mai en Val Maira – Nevica ancora in Val Maira”; seconda edizione, novembre 2012; L’Artistica Editrice.
Note sitografiche:

Tourengänger: Alberto C.


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