Monte Estelletta Mt. 2316
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...secondo giorno della nostra chiusura e apertura d’anno in Val Maira..... la meta di oggi è il monte Estelletta.
Oggi siamo in compagnia di un ragazzo di Cantù, grande appassionato e conoscitore di montagna, che abbiamo conosciuto in albergo.
Ciaspole ai piedi si parte dal piccolo e incantevole borgo di Chialvetta, dal parcheggio ci si addentra fra le case dell’abitato fino alla chiesa, dopo la quale inizia una mulattiera che procede in moderata salita.
Dopo poco si percorre un rado boschetto, terminato il quale si deve abbandonare il sentiero principale, che conduce prima a Pratorotondo e poi a Viviere, due borghi che sembrano proprio usciti da un libro di fiabe e si svolta a destra, risalendo il pendio soprastante.
Il nostro amico preferisce visitare subito i borghi e così procede lungo la mulattiera ben battuta.
In questo modo il giro diventa decisamente più lungo, noi lo faremo al ritorno, adesso preferiamo fare una via più diretta.
Più diretta, ma anche più faticosa, perché decisamente in libera.. con l’aiuto della traccia scaricata e di due simpatici cuneesi ritroviamo la strada principale, che porta al colle Ciarbonet, e anche il nostro amico che arrivava da Viviere.
Si affrontano un paio di tornanti lungo la strada, per poi fare ingresso nell'ampio vallone che scende dal colle Ciarbonet.
Ora senza percorso obbligato si risale l'assolato vallone molto dolce e ricco di dossi.
Per avere dei riferimenti sul percorso si possono seguire i vari ruderi di baite che si incontrano, posti lungo una poco marcata dorsale al centro del vallone, quindi spostandosi progressivamente sul versante destro rispetto al Colle Ciarbonet.
Dall'ultimo alpeggio in pietra, si punta all'ampio pendio-canalone sotto un colletto a sinistra della cima. Dopo averlo raggiunto, si continua a destra, fino a giungere all'ampia spianata della cima dove è presente un ometto di pietra con una Croce.
Anche qui il panorama è notevole sull’alta Val Maira e in particolare sulla famosa Rocca Provenzale.
In cima troviamo un bel gruppo di ciaspolatori e anche un gruppo di scialpinisti francesi che ritroveremo il giorno dopo in cima al Soleglio Bue…..il sole bel caldo ci invita a fare una lunga sosta in cima….e poi via a visitare le splendide borgate di Viviere, con l’omonimo rifugio, e Pratorotondo…..
Nadia e Graziano
Oggi siamo in compagnia di un ragazzo di Cantù, grande appassionato e conoscitore di montagna, che abbiamo conosciuto in albergo.
Ciaspole ai piedi si parte dal piccolo e incantevole borgo di Chialvetta, dal parcheggio ci si addentra fra le case dell’abitato fino alla chiesa, dopo la quale inizia una mulattiera che procede in moderata salita.
Dopo poco si percorre un rado boschetto, terminato il quale si deve abbandonare il sentiero principale, che conduce prima a Pratorotondo e poi a Viviere, due borghi che sembrano proprio usciti da un libro di fiabe e si svolta a destra, risalendo il pendio soprastante.
Il nostro amico preferisce visitare subito i borghi e così procede lungo la mulattiera ben battuta.
In questo modo il giro diventa decisamente più lungo, noi lo faremo al ritorno, adesso preferiamo fare una via più diretta.
Più diretta, ma anche più faticosa, perché decisamente in libera.. con l’aiuto della traccia scaricata e di due simpatici cuneesi ritroviamo la strada principale, che porta al colle Ciarbonet, e anche il nostro amico che arrivava da Viviere.
Si affrontano un paio di tornanti lungo la strada, per poi fare ingresso nell'ampio vallone che scende dal colle Ciarbonet.
Ora senza percorso obbligato si risale l'assolato vallone molto dolce e ricco di dossi.
Per avere dei riferimenti sul percorso si possono seguire i vari ruderi di baite che si incontrano, posti lungo una poco marcata dorsale al centro del vallone, quindi spostandosi progressivamente sul versante destro rispetto al Colle Ciarbonet.
Dall'ultimo alpeggio in pietra, si punta all'ampio pendio-canalone sotto un colletto a sinistra della cima. Dopo averlo raggiunto, si continua a destra, fino a giungere all'ampia spianata della cima dove è presente un ometto di pietra con una Croce.
Anche qui il panorama è notevole sull’alta Val Maira e in particolare sulla famosa Rocca Provenzale.
In cima troviamo un bel gruppo di ciaspolatori e anche un gruppo di scialpinisti francesi che ritroveremo il giorno dopo in cima al Soleglio Bue…..il sole bel caldo ci invita a fare una lunga sosta in cima….e poi via a visitare le splendide borgate di Viviere, con l’omonimo rifugio, e Pratorotondo…..
Nadia e Graziano
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