Ferrata Picasas al Monte Camoscio 890 Monte Crocino 1021 Monte Zughero 1230

La partenza avviene a Baveno in località Tranquilla, vicino al campeggio. Si sale su strada asfaltata ripida per poi passare sopra l'autostrada, la strada diventa sterrata e arriva a un acquedotto, dove svolta a destra e arriva in salita a un bivio e al museo all'aperto dedicato ai cavatori " Picasass ". Da qui il sentiero numero VM3b porta alle 2 vie ferrate. Noi andiamo all'attacco della Picasass, Dopo aver percorso il primo tratto della ferrata, incontriamo la Cava degli Americani a 600 metri circa, qui c'è anche una via di fuga segnalata per chi non se la sente di proseguire sulla via ferrata. Più sopra, in un pianoro arriva da destra anche la Via MIccia ( più difficile ), qui anche il libro di vetta. Salendo si arriva al ponte tibetano, comunque evitabile salendo a destra. Arrivati in cima al Monte Camoscio, scendiamo in breve al prato con il bivacco. Proseguendo poi su sentiero in salita verso sud, passiamo a sinistra del Monte Crocino che poi arrivati a un bivio segnalato, risaliamo dal costone nord. Ma del Bivacco da Ezio che era segnalato da un cartello : nemmeno l'ombra. Sarà uno scherzo magari ?
Sempre poi su sentiero verso sud in discesa, arrivati sotto i tralicci dell'alta tensione, lasciamo il sentiero per proseguire liberamente nel bosco   puntando a sud-ovest circa( saltando il giro più lungo che passa da Vedabbia ), per poi ritornare sul percorso segnalato  che qui è una stradina sterrata che una volta portava in salita a una vecchia cava. Subito dopo poco diventa un sentiero che arriva poi sulla spalla sud del Monte Zughero, e in breve si arriva in cima dello stesso 1230 m. Scendendo per stessa via, passiamo ora dall'Alpe Vedabia, dove scendiamo sotto le baite dell'alpe, in terreno paludoso ( segnavia VM2 ), più giù raggiunto un bivio in una radura, deviamo a sinistra sul sentiero VM3a ( indicazioni per Baveno ) che con un lungo traverso sul lato sinistro della valle del torrente Seva Spessa, con anche delle risalite, porta al bivio del "Museo dei Cavatori" , da dove con la via dell'andata scendiamo a Baveno.