Pizzo della Croce


Publiziert von cai56 , 22. Januar 2023 um 09:12. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:18 Januar 2023
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Monte Generoso   I 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 917 m
Abstieg: 917 m
Strecke:Circolare 17,45 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Como ad Argegno lungo la statale 340; da qui si sale in Val d'Intelvi dove, poco prima di Castiglione, si svolta a sinistra per raggiungere Casasco. All'ingresso del paese, a destra sulla ripidissima Via Orimento fino al parcheggio sopra il cimitero.

Quelle poche volte che siamo arrivati in zona abbiamo sempre avuto come ovvia meta il Monte Generoso (da Scudellate, da Orimento, la ferrata, oppure dal versante svizzero); rimaneva la curiosità del versante intelvese con un anello - oggi nevoso - attorno al Pizzo della Croce. Ma, una volta arrivati ad Orimento e ben consultata la mappa, non abbiamo perso l'occasione di salirne la cima, visto che si presentava la possibilità di una bella e facile traversata delle creste. 


Attraversando il paese lungo la strada principale, poco dopo il museo etnografico e presso una bella fontana doppia, svoltiamo a destra a percorrere un ripidissimo viottolo scalinato a ciottoli che conduce fino alla Via Monte Generoso; alla confluenza in Via Fratelli Terragni (la carrozzabile per Orimento), la saliamo fino ad incontrare la prima di quattro scorciatoie, in modo da evitare le lunghe tortuosità fra le numerose ville della parte alta di Casasco. Da qui si oltrepassa verso sinistra un tornante e, al primo incrocio, si svolta di nuovo a sinistra - diramazione sempre di Via F. Terragni - fino al termine delle abitazioni e dell'asfalto; ci si trova qui lungo l'ultimo tratto della prima tappa della Via dei Monti Lariani, quello che unisce l'area del Sasso Gordona  all'attraversamento della Val d'Intelvi. Si prosegue ora sulla vecchia mulattiera per Erbonne, che scorre molto più in alto dell'attuale provinciale: è molto ben tenuta, con muri a sostegno intatti e frequenti paracarri nei punti esposti; lungo il percorso si incontrano i ruderi di numerose cascine, fra cui spicca il bell'edificio porticato della Cascina Carolza. Si raggiunge quindi la conca di Ermogna con una grossa bolla ed un agriturismo e, poco oltre, ad un incrocio di sentieri, si prosegue sulla destra in direzione di Erbonne: anche qui una bolla, dove la mulattiera si restringe, e continuando in lieve salita si passa accanto alla bella nevera della Cascina Reusella. A questo punto la discesa è costante fino a raggiungere i prati che precedono il paesino di Erbonne: ci troviamo vicinissimi alla linea di confine che, dopo aver seguito per lungo tratto il corso della Breggia, proprio qui compie una brusca angolazione per raggiungere la vetta del Monte Generoso. Si scende nella piazzetta, si oltrepassano il lavatoio e la chiesetta, si lascia a sinistra la direzione per il ponte di confine e si seguono le indicazioni per Orimento; inizialmente si percorre un viottolo sconnesso che guada due volte il torrente, e che poi si trasforma in sentiero nella faggeta: tutto questo tratto di fondovalle risente di una piena/frana avvenuta circa quarant'anni fa, con la presenza di massi e sassi ovunque, una vegetazione arborea relativamente recente e la costruzione di un paio di briglie di contenimento. Il sentiero sale regolare con solo poche brevi impennate, oltrepassando i solchi asciutti di diversi rivi drenanti il versante occidentale del soprastante Pizzo della Croce, fino ad arrivare ai prati della Cascina Genzago: della costruzione rimane poco più delle mura, ma sono notevoli i due aceri monumentali e secolari che l'affiancano. Siamo ormai in vista dell'Alpe di Orimento e la raggiungiamo con un breve traverso a margine dei prati; proprio in corrispondenza della bocchetta, di fronte ad azienda agricola e rifugio, parte sulla destra il sentiero della dorsale per la vetta: una bella traccia che, fra piste e sentieri, segue con precisione il crinale fino ai resti - inaccessibili - di un rifugetto e della stazione a monte del vecchio skilift. Proseguendo con ancora poca salita si raggiunge la larga cupola della cima del Pizzo della Croce. Noi ora proseguiremo sull'opposto lato della cresta, continuando a notare l'abbondante presenza di trincee e piazzole di tiro che circondano il cono culminante della montagna (residui delle inutilizzate opere di difesa secondaria della cosiddetta Linea Cadorna) e, al termine della dorsale, alla selletta presso il dosso Le Crocette, imbocchiamo la comoda strada ex-militare che scende alla Capanna Bruno, nei pressi della stazione a valle dello skilift dismesso. Seguendo la carrozzabile, o meglio le sue scorciatoie, in breve torniamo sul tracciato di andata in corrispondenza di Via Terragni.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Francesco hat gesagt:
Gesendet am 25. Januar 2023 um 10:20
.Sempre belle immagini

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Januar 2023 um 11:05
Grazie! Fotografare e filmare è un divertimento che amplifica quello della gita.


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