Zuccone Campelli: “Ferrata Mario Minonzio” e “Sentiero degli Stradini


Publiziert von Alberto C. , 16. Januar 2023 um 22:08.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 8 Oktober 2022
Wandern Schwierigkeit: T5- - anspruchsvolles Alpinwandern
Klettersteig Schwierigkeit: K3- (ZS-)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 710 m
Abstieg: 710 m
Strecke:Percorso ad anello in senso orario che sale alla cima dello Zuccone Campelli percorrendo la Ferrata M. Minonzio, e discesa per la via normale e rientro ai Piani di Bobbio con il Sentiero degli Stradini.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:I Piani di Bobbio si raggiungono con la cabinovia che parte da Barzio. Provenendo da Milano: a Lecco si abbandona la SS36 e si seguono le indicazioni per la Valsassina. Superata Ballabio, alla prima rotatoria, si trascura la strada di destra che porta a Moggio (indicazione anche per Barzio) e si prosegue in direzione di Pasturo/Taceno/Barzio. Arrivati a Barzio, si svolta a sinistra sulla via Milano seguendo le indicazioni per il parcheggio “P1 Cabinovia”.

      Un interessante anello dal sapore dolomitico a pochi chilometri da Milano. Non voglio essere dissacrante, ma lo Zuccone Campelli, insieme alla Grigna Meridionale – la Grignetta – sono un po’ le Dolomiti di casa nostra: non sempre c’è il tempo per raggiungere le originali.
      L’itinerario descrive un anello in senso orario, con partenza dai Piani di Bobbio, che comporta una bella cavalcata di cresta, fra guglie e torrioni, percorrendo la Ferrata Mario Minonzio, in un ambiente severo, fino a raggiungere la cima principale del gruppo. Quindi si percorre in discesa la via normale e si rientra ai Piani di Bobbio percorrendo il Sentiero degli Stradini.
     La Ferrata Minonzio è una di quelle che mi piacciono: non particolarmente difficile, ti permette di progredire toccando la roccia e non è fine a sé stessa: un mero gesto atletico, ma di introduce in un ambiente di grande soddisfazione.
     Il Sentiero degli Stradini è un facile percorso attrezzato.
 
  

 
LOCALITA' DI PARTENZA.  Piani di Bobbio (m 1662).
 
ATTREZZATURA.   Indispensabili: imbragatura, set da ferrata, casco. Consigliate
 
DIFFICOLTÀ.    T5 nel suo complesso, la ferrata K4 (secondo le classificazioni CAI: EE, moderatamente difficile la ferrata).   I tratti su sentiero non presentano particolari difficoltà. La segnaletica è piuttosto datata e non frequentissima, a volte un po’ rupestre, ma è comunque presente dove serve.
     La Ferrata M. Minonzio viene classificata moderatamente difficile, ma presenta alcuni passaggi per nulla facili. Su una scala da 1 (facile) a 5 (massima difficoltà) nelle singole componenti la sua classificazione è: difficoltà tecniche 3/5, esposizione 2/5, impegno fisico 3/5.
     Il Sentiero degli Stradini è un semplice sentiero attrezzato nei tratti più esposti.
    
 QUOTA MASSIMA:  m 2161, la cima dello Zuccone Campelli.
 
QUOTA MINIMA:  m 1644, ai Piani di Bobbio.
 
SVILUPPO:  km 9,8.
 
TEMPO EFFETTIVO DI MARCIA: ore 5:45.
 
TEMPI PARZIALI:  Da stazione cabinovia ad attacco ferrata: ore 1:00; dall’attacco ferrata alla cima: ore 1:55; dalla cima alla Casera Campelli: ore 1:10; dalla Casera Campelli alla Bocchetta di Pesciola: ore 1:05; dalla Bocchetta di Pesciola a Piani di Bobbio: ore 45 minuti.
 

DESCRIZIONE PERCORSO.      All’uscita della stazione della cabinovia ci si incammina lungo la stradina seguendo le indicazioni per il Rifugio Lecco (m 1760), che si raggiunge in 20/25 minuti.  Senza necessariamente passare davanti alla porta del rifugio, si prende il sentiero che si inoltra nel Vallone dei Camosci.  A circa un quarto d’ora dal Rifugio Lecco, si trascura un sentiero che si stacca sulla sinistra (porta allo Zucco Barbisino dalle Coldere) e si prosegue diritto seguendo le indicazioni verniciate su alcuni massi. Raggiunta la parete rocciosa si prende a destra seguendo una cengia fino ad arrivare, superato un arco, all’imbocco di un canale dove un cartello giallo, ben evidente, indica l’inizio della ferrata (m 2050, ore 1:15 dalla cabinovia): è il momento di prepararsi indossando imbragatura e caschetto.  Si inizia a risali re il canale, che non presenta particolari difficoltà, fino a raggiungere un intaglio: qui inizia la parte più difficile del percorso.  Si superano un paio di tratti in verticale, con l’aiuto di qualche piolo, e si arriva ad un traverso abbastanza esposto al termine del quale si percorre un tratto di un aereo sentiero di cresta che porta ad un altro tratto attrezzato.   Si superano alcuni brevi tratti attrezzati, ma non facili, e ci si riporta in cresta, dove il percorso continua percorrendola fra tratti rocciosi alternati da brevi tratti erbosi, fino ad arrivare alla base di un camino, con buoni appigli, che porta ad una piccola forcella. Si percorre una breve cengia che porta ad alcuni tratti da percorrere in discesa, non facili e che richiedono una certa attenzione. Al termine della discesa si arriva ad una forcella dove inizia la parete che porta alla parte terminale dell’itinerario. Si inizia col risalire una paretina verticale aiutati da un piolo, per poi proseguire con un esposto traverso verso destra, reso ancor più emozionante dalla necessita di percorrere una scaglia rocciosa staccata dalla parete, con stretti appoggi ma ben appigliata, che termina ad un camino che si risale con l’aiuto di una scaletta, al termine della quale ci aspetta una cengia, molto esposta ma senza particolari difficoltà, che ci porta alla base di un canale-diedro, che si supera approcciando con un atletico passaggio una fessura e poi una più semplice paretina e, per ultimo, un canalino detritico che ci porta sulla cresta sommitale a poca distanza dalla cima, segnalata da una croce metallica, che si raggiunge in pochi passi su comodo sentiero. Siamo a 2161 metri s.l.m. sulla cima più alta del gruppo dei Campelli; sono trascorse quasi due ore da quando abbiamo indossato l’imbragatura: bella lunga! Le nubi, sopraggiunte nel frattempo, ci negano gran parte del panorama.
 
      Per la discesa utilizziamo la via normale alla cima dello Zuccone Campelli, che percorre la cresta sud con un sentiero privo di difficoltà, toccando alcune cime secondarie del gruppo. Alla biforcazione con la traccia del sentiero per il Cristo degli Alpini e lo Zucco di Pesciola (m 2159), si prende a sinistra in direzione est e si prosegue la discesa transitando presso una pozza d’acqua con un piccolo sbarramento. Poco oltre, giunti in vista della Casera Campelli, si devia per una traccia, non troppo marcata, che si stacca sulla destra consentendo di raggiungere la casera in modo più diretto (m 1808, ore 1:10 dalla cima). Ripreso il cammino si attraversa il pianeggiante pascolo in direzione ovest (cartello segnaletico nei pressi della casera) e in un quarto d’ora si arriva alla Bocchetta del Faggio (m1838), dove ha inizio il Sentiero degli Stradini. Il sentiero è evidente ed è una lunga traversata intorno allo Zucco di Pesciola, lungo una aerea cengia che, mantenendosi in quota, con qualche passaggio in leggera esposizione (i punti più esposti sono attrezzati con alcune corde fisse). Superato un canalone, si percorre una sorta cengia a gradoni in parte attrezzata (c’è anche una brevissima scaletta) fino a giungere ad una bocchetta dove, con un ultimo tratto attrezzato, si aggira uno spigolo e ci si immette su un bel sentiero che, in dolce salita, transitando nei pressi dell’attacco alla ferrata per lo Zucco di Pesciola, conduce alla Bocchetta di Pesciola (m 1784, circa 45 minuti dalla Bocchetta del Faggio). Senza ripassare per il Rifugio Lecco, che dista pochi minuti di cammino, si punta direttamente ai Piani di Bobbio, passando a sinistra di un bacino e abbassandoci percorrendo le piste da sci. In circa mezz’ora siamo alla cabinovia.  
 
 
METEO.  In mattinata cielo sereno; col passare delle ore aumento della nuvolosità. Arrivo in cima allo Zuccone Campelli nelle nubi. Leggerissima brezza. Temperatura alla partenza 17°, in vetta 14°, al termine 17°.
 
FREQUENTAZIONE.Si tratta di una classica; diversi escursionisti lungo la ferrata. Nessun incontro lungo la discesa.
 
COMPAGNI:  Andrea e Mattia.
 

Tourengänger: Alberto C.
Communities: Hikr in italiano


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