Via Mercatorum o Via Priula - Tappa 6


Publiziert von cai56 , 13. Dezember 2022 um 10:51. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 7 Dezember 2022
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:30
Aufstieg: 1416 m
Abstieg: 1408 m
Strecke:Circolare 28,48 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Bergamo si segue la direzione per la Valbrembana e si prosegue fino a Piazza Brembana. Parcheggio presso la stazione degli autobus: amplissimo ma affollato.

Tappe precedenti:
https://www.hikr.org/tour/post167967.html
https://www.hikr.org/tour/post170065.html
https://www.hikr.org/tour/post171153.html
https://www.hikr.org/tour/post175660.html

https://www.hikr.org/tour/post175958.html
Nonostante ci si stia sempre più addentrando nella valle in direzione del passaggio in Valtellina e quindi le montagne si stiano facendo più incombenti ed "importanti", questa escursione mi è sembrata meno interessante delle precedenti: bei sentieri certamente, attraverso boschi stupendi, ma assenza di panorami a causa di una copertura arborea praticamente totale e percorso della "vera" Via Priula ancora lungo una statale (e senza pista ciclo-pedonale). Al contrario, molto interessanti gli edifici storici dei centri abitati, talora in stretta correlazione con le attività mercantili cinque-seicentesche.
Le ore di luce di questa stagione sono al limite della sufficienza per l'intero giro: l'abbiamo terminato con le lampade frontali nel buio più totale ed abbiamo dovuto rinunciare (a favore di qualche chilometro sulla statale!) al troppo lungo segmento di Via del Ferro fra Mezzoldo ed Olmo al Brembo.


Dalla stazione degli autobus si sale lungo Via Torquato Tasso fino al centro storico: si imbocca subito la Scalinata della Pretura e, sottopassando un portico antico, si volge a sinistra trovando l'inizio del sentiero 129A: ci si trova su di un percorso di valle precedente alla realizzazione della Via Priula. Dapprima si scorre al margine di moderne abitazioni con orti e giardini, poi si comincia a salire nel bosco dove si trovano sparsi massi erratici; lasciata a destra la diramazione per il Roccolo di Calche, si prosegue in salita oltrepassando le due valli di San Carlo e Mezzana fino a raggiungere gli imponenti ruderi della località Soseni Bassi. Da qui si intraprende un lungo traverso discendente che, assecondando gli impluvi delle valli dei Soseni e dei Campelli, fra cedui e pini silvestri, raggiunge i margini del terrazzo glaciale di Frola; si lascia destra una seconda diramazione per il Roccolo di Calche (e per  la vicina falesia della Corna del Dente) e, nuovamente su comoda mulattiera, si scende alle case di Olmo al Brembo: proprio di fronte si attraversa il fiume sul Ponte Vecchio e si segue per breve tratto la provinciale per Cusio. La si abbandona per deviare a destra su di una mulattiera scalinata (sentiero 105B) che sale verso alcune baite e poi nel bosco di castagni; occorre fare attenzione (qui ci siamo sbagliati) nei pressi di un bivio, dove ambedue i sentieri sono segnalati e, in mancanza di indicazioni, bisogna tenere la sinistra anche se la traccia migliore sembra l'altra. Oltrepassato un bellissimo ed inconsueto arco di roccia, si prosegue la salita fino alle prime case di Redivo-Valle, andando a raggiungere il fondo cieco di una strada asfaltata; si continua su di un ripido acciottolato di accesso ad alcune cascine restaurate per poi passare ad un lungo sentiero che risale fitti boschi fino ai ruderi delle baite di Faino. Poco oltre si accosta l'edificio che ospitava l'argano della funicolare di servizio alla sottostante condotta idroelettrica dell'Italcementi e si inizia l'interessante discesa verso Mezzoldo: si alternano tratti in comoda pendenza ad altri quasi in piano nei pressi di pareti e formazioni calcaree, per finire poi alla frazione Soliva di Mezzoldo. Da qui, su asfalto, si scende fino alla statale che si segue (con attenzione, mancanza di spazio pedonale) fino a tornare ad Olmo al Brembo; come detto, ci sarebbe la ben più valida alternativa della Via del Ferro, ma le due ore di percorrenza indicate erano fuori dalle nostre disponibilità di tempo/luce.
Al centro del paese si percorrono le vie più antiche fino a raggiungere, tenendo la destra lungo il torrente, il ponte sul Val Mora: sulla riva opposta si trova un sentierino che scorre alto sul versante fino a trovare il passaggio per scendere alla contrada Cugno di Sotto; seguendo la Via Belotti si varca il torrente Stabina e poi si sale lungo una sterrata (a destra un deposito agricolo) fino a raggiungerne lo spiazzo terminale. Da qui il sentiero sale, anche molto ripidamente, all'interno di un bosco ceduo fino ad una quota di circa 670 metri, per poi scendere quasi al livello del Brembo presso un bivio: si lascia a destra la direzione per Cespedosio e ci si avvia ad attraversare il fiume su di un ponte in traliccio metallico; sulla riva opposta si segue un brutto tracciato sterrato fra cespugli di vegetazione alluvionale finchè, sottopassato il viadotto della Galleria Lenna della statale, si arriva all'inizio della Via Torquato Tasso, seguendo la quale si torna alla stazione degli autobus.

Tourengänger: cai56


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