Les Dents Rouges (2925 m)


Publiziert von Sky , 3. Dezember 2022 um 22:13.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:10 August 2022
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I   F 

Come tante altre volte, eccomi scartabellare su internet alla ricerca di vette sconosciute in Val d’Aosta. Oggi ne scopro una interessante: i Dents Rousses si trovano in una valle laterale del Vallon de La Thuile. Il sentiero che va verso il Rifugio Deffeyes è noioso, ci sono già stato tante volte, e a settembre ci passerò con il Tor. Così, decido di seguire un’altra strada, il sentiero CAI del centocinquantesimo: il percorso è interessante, passa da vicino dalle cascate del Rutor, che altrimenti si vedrebbero solo da molto lontano, andando dal sentiero tradizionale, ma in compenso mi dà l’impressione di fare un percorso più lungo e con più dislivello, per i suoi vari su e giù, ed oggi, come un po’ sempre d’altronde, la mia meta è tutt’altra, ed alquanto lontana. Non devo arrivare fino al Deffeyes, fortunatamente, ma svoltare prima e prendere il sentiero per la Bellacomba ed il Col du Tachuy. Credo che di qui passi il La Thuile Trail, di cui mi aveva parlato Silvia. Mi piace questa Bellacomba! con quella macchia color porpora di epilobi ed i due laghi con un’isola dentro. Il sentiero dal lago sale fino al Col du Tachuy (o Col du Petit): in quel tratto incontro vari escursionisti francesi che stanno facendo un anello proprio attorno alla mia meta, dormendo al Refuge du Rutor. Interessante! Dal colle incomincia la parte divertente, tecnica, della salita. Guardando davanti a me, il primo tratto di cresta sembra essere infattibile, così decido di affrontarla dal versante italiano. Ci sono anche un po’ di ometti che mi guidano, il terreno sembra tranquillo! Ad un certo punto però arriva il momento di portarmi in cresta, anche perché raggiungo una specie di cresta N, dopo la quale il pendio diventa più ripido, e così arrivo a quella che sembra un’anticima. La mia vetta è ad un tiro di schioppo, ma in mezzo c’è un intaglio tremendo, raggiungerla seguendo la cresta mi appare impossibile, così mi abbasso nuovamente sul versante italiano. Il terreno qui è scosceso ed il fondo a tratti terroso, procedo lentamente e con grande delicatezza, aiutandomi con la piccozza. Finalmente, dopo aver attraversato uno scarico di terra ed aver risalito un canaletto, eccomi in vetta! Il panorama è interessante, anche perché dà su montagne che conosco poco o nulla, ma sfortunatamente un po’ di nuvolaglie le nascondono, qua e là. Però sono soddisfatto di questa mia meta! Finalmente qualcosa di stuzzicante! Per il ritorno, ripercorro a ritroso i miei passi fino all’anticima, poi provo a stare più sulla cresta, e scopro che, in realtà, seguendo una certa via (segnata a sua volta da ometti) non è affatto difficile. In breve, così, sono al col su Tachuy e, da qui in poi, nella civiltà.

Tourengänger: Sky


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