Anello Tirano-Vervio: Sentieri del Sole e dei Castelli


Publiziert von cai56 , 7. Oktober 2022 um 10:40. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 Oktober 2022
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:30
Aufstieg: 1162 m
Abstieg: 1008 m
Strecke:Circolare 27,60 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Tirano lungo le statali 36 e 38; poco prima del santuario parcheggiare a sinistra negli spazi presso l'ufficio informazioni turistiche. Posti abbondanti.

In tempi molto successivi all'inaugurazione (e contemporaneamente al vergognoso degrado) dell'originale "Sentiero del Sole" -  https://www.hikr.org/tour/post125781.html - è stato segnalato, ed in parte adattato, un "collage" di sentieri, piste forestali e strade asfaltate che, ad una quota media di circa 700 metri, unisce Tirano a Grosio. Questa prima parte è molto ben delineata e sono presenti indicazioni a quasi tutti i bivii, con la sola nota negativa che talora le frecce non sono ben orientate; si cammina prevalentemente fra castagneti e terrazzamenti più o meno ancora coltivati, con difficoltà turistiche e solo occasionalmente - gande e boschi scoscesi - con qualche tratto che può essere classificato T2. Ancora più semplice (ed anche un poco più confuso nella segnaletica) il Sentiero dei Castelli che, sul versante orobico, permette di rientrare senza doversi appoggiare al monotono e prevalentemente ciclistico Sentiero Valtellina; il percorso scorre per la gran parte fra le coltivazioni di mele che avvolgono gli abitati di questo versante e solo per accedere alle strutture fortificate sale un poco fra i boschi. In totale una bella passeggiata - un poco lunga - che richiede tempi aggiuntivi per visitare le strutture storiche, civili e religiose, che si incontrano. A questo proposito, lascia un poco stupiti l'assenza totale di turisti in visita a questi siti che evidentemente sono considerati di seconda scelta rispetto, per classico esempio, al Trenino Rosso del Bernina ed al Santuario della Madonna di Tirano.
NOTA: certamente in tempi brevi la viabilità del Sentiero dei Castelli nei pressi di Tirano sarà modificata dalla costruzione della tangenziale della città, che già sta interferendo pesantemente (espropri ed abbandoni) con gli appezzamenti a meleto.


Raggiunto il vicinissimo piazzale della basilica, ci si porta alle spalle dell'edificio (sempre circondato da torme di turisti), e si seguono per alcune centinaia di metri i binari della Ferrovia Retica lungo il rettilineo in salita che sale verso il confine; alla prima curva, sulla destra, ci si addentra fra le abitazioni e si raggiunge la chiesa di San Rocco, dove inizia una stretta strada asfaltata - Via Rasica - che sale fra terrazzamenti in parte abbandonati fino ai ruderi delle baite delle Ciocche. Qui si abbandona la carrozzabile per imboccare una ripidissima mulattiera che permette di tagliarne due lunghi traversi; raggiunto nuovamente l'asfalto, lo si attraversa subito per imboccare un bel sentiero pianeggiante affiancato da un canaletto ormai interrato: lo si segue verso destra con qualche blando saliscendi fino a raggiungere Roncaiola. [Proseguendo invece sulla carrozzabile, oltrepassando Nasen e Refreggio, si andrebbe a raggiungere il sentiero da Baruffini al confine del Sass dal Gall - Sass dal Gal | inalto.org -]. In corrispondenza di un piccolo slargo presso la chiesa dei Santi Stefano e Lucia si imbocca per un breve tratto una scalinata sulla sinistra molto ripida (indicazioni "Sentiero del Pane") che poi, diventata sentiero, si addentra in un bosco di castagni con blandi saliscendi prevalentemente pianeggianti; da ultimo gli alberi si diradano e si raggiunge una vasta area a terrazzamenti: il sentiero diventa ancora più stretto, passa in costa e spesso ne percorre i muri a secco. Si raggiunge così Baruffini e se ne segue la via centrale fino alla piazza della chiesa di San Pietro Martire, si esce dall'abitato in contrada Parlenti, poi si risale ad entrare nuovamente nel bosco con una breve rampa erbosa. Ancora qualche saliscendi nel bosco: il sentiero comincia poi a scendere e si incontrano tre tratti di colate di frana di pietre spigolose e instabili, fino ad arrivare ad un bivio dove si volge a sinistra. Da qui prosegue un lunghissimo traverso che, oltrepassando contrade isolate ed attraversando carrozzabili secondarie, va a raggiungere la contrada Bertoli a Rogorbello. Lungo il percorso sono rimarchevoli il ben restaurato piccolo agglomerato di "Baitelli" (vedi immagini) e la forra del Torrente Saiento (emissario dei laghi di Schiazzera) che si attraversa su di un incassato ponticello. Oltrepassato un piccolo cimitero, si raggiunge quindi Rogorbello dove si converge nella strada a pedaggio che da Vervio sale al Rifugio Schiazzera, proprio dove si trova la colonnina di pagamento dei ticket. Da qui scendiamo a Vervio utilizzando la provinciale e due utili scorciatoie, quindi attraversiamo l'Adda e saliamo alle ultime case di Tovo di S.Agata, dove, presso un B&B, imbocchiamo una ripida mulattiera che si dirige verso est: non ci sono segnali, ma in breve si arriva a raggiungere una stretta pista asfaltata con le indicazioni del Sentiero dei Castelli. Salendo verso destra, in poche centinaia di metri si raggiunge il dosso che ospita le rovine del Castello di Bellaguarda risalente al 1340 e attualmente, per quanto possibile, ben mantenuto. Dal muro settentrionale si scende nel bosco con una scaletta e si prosegue fino ai margini di Tovo, nei pressi dell'ottocentesca chiesa nota come S.Marco (in realtà Beata Vergine di Caravaggio). Scendendo verso Lovero si attraversa una vasta piana totalmente coltivata a meleti e, poco prima di raggiungere le abitazioni, si visita lo stupendo complesso di S.Alessandro: risale al XI o XII secolo e sorge sui non più riconoscibili resti di un castello; presenta numerosi affreschi ed un curioso ossario protetto dai cancelli di ferro battuto di una cappella aperta su due lati. Scorrendo fra meleti, boschi e stradette interpoderali si sale alla contrada Biolo, per poi scendere a Sernio e risalire a Cologna e, ancora oltre, a Gilera; un largo acciottolato fa scendere fino alla periferia di Tirano, dove molti meleti, in previsione della nuova tangenziale, sono già abbandonati. Cercando di evitare il più possibile (ma è difficile) la trafficata statale (priva di banchine e marciapiedi), si entra tra le stradette secondarie della città mirando il più possibile al traguardo del campanile del santuario: l'ultimo tratto è lungo la via principale fra negozi e locali ricreativi.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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