Anello da Vervio a Grosio: Sentieri del Sole e dei Castelli


Publiziert von cai56 , 15. Oktober 2022 um 09:36.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 8 Oktober 2022
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:45
Aufstieg: 1002 m
Abstieg: 960 m
Strecke:Circolare 22,89 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Tovo di S.Agata/Vervio lungo le statali 36 e 38; parcheggio in direzione Tovo presso un centro per analisi cliniche.

Seconda parte (qui la prima: https://www.hikr.org/tour/post175195.html) delle possibilità escursionistiche da Sondrio a Grosio. Le caratteristiche sono analoghe alla precedente, con maggiore brevità del tragitto e qualche tratto asfaltato di troppo specialmente sul versante retico; al contrario, l'assenza di coltivazioni di mele permette un bellissimo passaggio fra boschi di castagno e piccole contrade inalterati da decenni. Tecnicamente sempre al massimo della facilità, tranne un breve tratto nei pressi dell'attraversamento di un torrente un poco esposto ed assistito da catene (inutili: curiosamente infisse alla parete a modo di festone). Sempre in confronto alla prima parte, è senza paragoni il lato artistico della gita: i castelli di Grosio, la Rupe Magna, le chiese di Grosotto e Grosio ed il palazzo Visconti Venosta sarebbero già singolarmente motivo di una visita.


Dal parcheggio si percorre la strada (pista ciclopedonale) in direzione di Vervio sottopassando la statale 38 ed attraversando l'Adda; saliti alla piazza della chiesa, si trovano le indicazioni per il Sentiero del Sole: inizialmente le si segue, per poi abbandonarle a destra (porterebbero un tratto più avanti da dove abbiamo interrotto alla gita precedente) mantenendo sempre la sinistra. Raggiunta la carrozzabile per Rogorbello, se ne segue un tratto in salita fino a trovare presso un tornante il proseguimento della mulattiera; si sbuca infine al paese in corrispondenza della colonnina per i ticket di Schiazzera. Davanti alla chiesa le indicazioni mandano a scendere per un poco lungo la via di accesso all'abitato e, presso una contrada, la si abbandona per salire a sinistra lungo una pista agricola che scorre fra i terrazzamenti. Fra boschi e radure si oltrepassano le baite di Bosca e Gaggio, portandosi poi ad attraversare il torrente della Val di Ruini (tratto leggermente esposto ed umido, attrezzato con catene troppo lasche) e a lasciare sulla destra un sentiero in discesa per la Torre di Vione; si procede prevalentemente in piano fino a scendere bruscamente alla chiesa di Roncale ed alle vicine abitazioni. Una ripida e sassosa mulattiera divalla quindi a San Martino, per poi proseguire nei boschi andando a raggiungere il terrazzo roccioso (rocce montonate analoghe a quelle della "Rupe Magna" di Grosio) che regge la chiesa di San Sebastiano, cui si appoggia un ossario della peste, ed un palazzetto antico piuttosto degradato. La via scende poi gradualmente a Grosotto, dove è possibile visitare l'interno della ricchissima parrocchiale; si continua lungo Via Patrioti fino a trovare una pista agricola che entra fra i prati a sinistra: seguendola si arriva a camminare alla base della rocca che ospita i castelli e poi ad attraversarla in galleria. Qui è possibile visitare i ruderi dei Castelli Nuovo e Vecchio e partecipare ad una visita guidata al Parco delle Incisioni Rupestri della Rupe Magna; una ulteriore discesa selciata conduce fino a Grosio dove troviamo la parrocchiale ed il Palazzo Visconti Venosta.
Tornati a Grosotto, seguiamo le indicazioni per il Sentiero Valtellina e ci portiamo nei pressi di una centrale idroelettrica a2a (ex-AEM - edificio in stile liberty), per poi arrivare fra i prati ad affiancare il Laghetto di Punta (giardino e pesca sportiva), nei pressi di un ponte sull'Adda. Attraversato il fiume, inizia un lungo percorso fra i castagneti che, prima di raggiungere Mazzo di Valtellina, attraversa le contrade di Mondadizza e Bianca; non si entra in paese, ma passandone un poco a monte si arriva a fianco del Castello di Pedenale (abitazione privata), di cui rimane prevalentemente la bella torre [Nelle vicinanze era descritta - nel 1966 - la "Contrada fortificata", una sorta di borgo munito, unico esempio del tipo in provincia di Sondrio. Le raccomandazioni di salvaguardia espresse degli archeologi non vennero prese in considerazione ed una serie di ammodernamenti insensati ha cancellato il sito]. Una larga mulattiera in salita prosegue nel bosco andando a raggiungere il Castello di Bellaguarda, da cui eravamo già transitati nella prima escursione: seguendone il percorso si scende in breve a Tovo di S.Agata.

Tourengänger: cai56
Communities: Hikr in italiano


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