PIZZO DEI VALERI' (2447 m)
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Visita della Cima SE dei Pizzi dei Valerì in traversata dall'Alpe della Crosa all'Alpe di Nassa.
Da Foroglio (680 m) si segue il sentiero d'alpe della Crosa fino alla quota 1840 m ca. a monte del Corte di Gradisc. Un evidente ometto a scaglia su una piodata segna il punto dove abbandonare il sentiero segnalato e rintracciare verso destra il sentierino e la scala in sasso che permettono il guado del Rio della Crosa nell'unico punto ove cio' è possibile. Si risale sull'altro versante su belle scalinate (la nota scala in larice, già malandata nel 2015, è definitivamente scomparsa) e in breve si giunge alla cascina inferiore del Corte Grande della Crosa (1903 m; 3h 20' ca. da Foroglio).
Si sale alla cascina superiore del Corte (ogni commento sui tamponamenti in policarbonato, canne fumarie che escono dalla finestra, pannelli solari e mezza dozzina di bandierine rossocrociate è veramente superfluo: non mostreremo foto) e si risale la giavina di grossi blocchi appena retrostante la costruzione; appena possibile, si inizia una traversata ascendente verso destra su terreno ripido invaso dagli arbusti (moderatamente esposto, T5 tendente al basso) che termina a quota 2010 m ca. quando il passaggio sotto un caratteristico tetto di roccia consente l'ingresso nel versante SO dei Pizzi.
Si risale ora il versante con progressione abbastanza agevole all'interno di un canaletto di erba e placche rocciose (meglio evitare le dorsali laterali invase da ginepri e rododendri) fino a quota 2200 m circa dove il versante, sotto la verticale della vetta, assume una caratteristica conformazione a Y (T3). Il canale erboso da risalire è ben evidente e l'orientamento non presenta alcun problema; si risale quindi sempre su terreno ripido fino a quando è possibile entrare agevolmente nel canale, che si risale, su terreno erboso con roccette abbastanza ripido, fino al suo sbocco sulla cresta SSE (T4).
Si lascia (colpevolmente) a destra la cima secondaria e si segue verso NNO la cresta rocciosa, con passi di I-II tutti evitabili sul versante E, fin sotto al castello di vetta; il punto culminante del Pizzo dei Valerì, (2447 m; 1770 m e 5h 15' da Foroglio), sullo scoglio piu' meridionale, si raggiunge con un facile passo di arrampicata (I).
Non siamo adusi a parlare del panorama, ma il Pizzo è forse il centro di una visione a 360 gradi come nessun altro, in Valle.
In discesa seguiamo il ripido versante erboso a destra del filo di cresta che scende in direzione della sella del Forco; il terreno è moderatamente ripido ma alcune tracce di selvatici aiutano la progressione. Nella parte terminale (all'incirca da quota 2200 m) il terreno diventa un poco piu' complesso e la via va cercata tra i ginepri e i rododendri (T3/T4). Dalla sella (35' dalla vetta) in breve si scende alla Ganna di Nassa dove si intercetta il sentiero della variante diretta Corte di Cima - Corte di Fondo, e da qui la storica via d'alpe tradizionale che ci riporta a Foroglio.
Da Foroglio (680 m) si segue il sentiero d'alpe della Crosa fino alla quota 1840 m ca. a monte del Corte di Gradisc. Un evidente ometto a scaglia su una piodata segna il punto dove abbandonare il sentiero segnalato e rintracciare verso destra il sentierino e la scala in sasso che permettono il guado del Rio della Crosa nell'unico punto ove cio' è possibile. Si risale sull'altro versante su belle scalinate (la nota scala in larice, già malandata nel 2015, è definitivamente scomparsa) e in breve si giunge alla cascina inferiore del Corte Grande della Crosa (1903 m; 3h 20' ca. da Foroglio).
Si sale alla cascina superiore del Corte (ogni commento sui tamponamenti in policarbonato, canne fumarie che escono dalla finestra, pannelli solari e mezza dozzina di bandierine rossocrociate è veramente superfluo: non mostreremo foto) e si risale la giavina di grossi blocchi appena retrostante la costruzione; appena possibile, si inizia una traversata ascendente verso destra su terreno ripido invaso dagli arbusti (moderatamente esposto, T5 tendente al basso) che termina a quota 2010 m ca. quando il passaggio sotto un caratteristico tetto di roccia consente l'ingresso nel versante SO dei Pizzi.
Si risale ora il versante con progressione abbastanza agevole all'interno di un canaletto di erba e placche rocciose (meglio evitare le dorsali laterali invase da ginepri e rododendri) fino a quota 2200 m circa dove il versante, sotto la verticale della vetta, assume una caratteristica conformazione a Y (T3). Il canale erboso da risalire è ben evidente e l'orientamento non presenta alcun problema; si risale quindi sempre su terreno ripido fino a quando è possibile entrare agevolmente nel canale, che si risale, su terreno erboso con roccette abbastanza ripido, fino al suo sbocco sulla cresta SSE (T4).
Si lascia (colpevolmente) a destra la cima secondaria e si segue verso NNO la cresta rocciosa, con passi di I-II tutti evitabili sul versante E, fin sotto al castello di vetta; il punto culminante del Pizzo dei Valerì, (2447 m; 1770 m e 5h 15' da Foroglio), sullo scoglio piu' meridionale, si raggiunge con un facile passo di arrampicata (I).
Non siamo adusi a parlare del panorama, ma il Pizzo è forse il centro di una visione a 360 gradi come nessun altro, in Valle.
In discesa seguiamo il ripido versante erboso a destra del filo di cresta che scende in direzione della sella del Forco; il terreno è moderatamente ripido ma alcune tracce di selvatici aiutano la progressione. Nella parte terminale (all'incirca da quota 2200 m) il terreno diventa un poco piu' complesso e la via va cercata tra i ginepri e i rododendri (T3/T4). Dalla sella (35' dalla vetta) in breve si scende alla Ganna di Nassa dove si intercetta il sentiero della variante diretta Corte di Cima - Corte di Fondo, e da qui la storica via d'alpe tradizionale che ci riporta a Foroglio.
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