Traversata Cima di Camadra 3173 m - Sasso Lanzone 2826 m - Cima di Garina 2796 m


Publiziert von Michea82 , 11. September 2022 um 00:24. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 6 September 2022
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   CH-TI   Gruppo Piz Medel   Gruppo Scopi   Gruppo Pizzo Corói 
Zeitbedarf: 10:30
Aufstieg: 1413 m
Abstieg: 1678 m
Strecke:13.9 km da Pian Geirett a Predasca
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Ghirone salire lungo la strada fino a Pian Geirett. Servizio navetta possibile. Altrimenti divieto di accesso al momento senza barriera
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Predasca si raggiunge da Campo Blenio. Attraversare il nucleo e seguire le indicazioni.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Bovarina / Boverina  Capanna Scaletta



Quando, prima di dormire, chiudi gli occhi e vedi sfasciumi allora sei stato nei luoghi giusti.

Collegare la Cima di Camadra e quella di Garina in un itinerario suggestivo a cavallo tra la Val d'Uffiern e la Val Camadra, nella pregiata testata della Val di Blenio, è stata la mia proposta a Karll per questo giorno. 
Prevalentemente fuori dalle tracce il percorso si sviluppa lungo il crinale toccando la cresta del Sasso Lanzone, dotata di 2 cime, la cui maggiore è quotata 2826 m. 
Lago Retico e Capanna Bovarina sono due tappe escursionistiche da me calcolate, meritevoli.
La nebbia ci ha tenuto compagnia per quattro ore conferendo un tocco di autenticità al tour.


Questa relazione la dedichiamo a igor, il quale apprezzerebbe questo itinerario, è stato nostro comune compagno di avventura e il mio primo amico di montagna con il merito di aver nutrito la mia passione per questa meravigliosa attività. 

              Sasso Lanzone 




Cima di Camadra 3173 m

Io e Karll, nella nostra seconda uscita insieme (dopo il Pizzo dei Tre Signori), decidiamo di puntare direttamente alla Cima di Camadra per essere certi di portarci a casa il Tremila di giornata. 
La cresta del Sasso Lanzone, essendo valutata PD e poco descritta la teniamo per il pomeriggio, con l'opzione abbandono sempre aperta. Inoltre la discesa verso la Bovarina è un bel sentiero adatto al rientro quando si è stanchi. Invece la discesa dal Camadra è su terreno più complesso e adatto alla salita del mattino, con lo zucchero nelle gambe e il sale nella testa. 


Ci organizziamo con le reciproche macchine: ritrovo alle 05.30 presso l'Alpe Predasca dove lasciamo la sua. Con la mia saliamo a Pian Geirett. Il cielo è ancora piuttosto scuro, ormai la stagione estiva è agli sgoccioli. Ci incamminiamo alle 06.15.

Seguiamo la strada di terra a sinistra dell'ampio parcheggio e superato il corso d'acqua ci inoltriamo lungo le ampie pendici orientali del Camadra.
Da Pian Geirett la testata della valle appare molto imponente e di grande splendore.
Le cime diventano presto dorate dalla luce del primo sole.
Dopo un breve tratto su roccette risaliamo una dorsale ravanando un poco tra i cespugli. Tocchiamo le quote 2164 m e 2384 m. 
Alla nostra destra si approfondisce man mano una scanalatura (altro corso d'acqua) che sappiamo di dover prima o poi attraversare. Il nostro obiettivo è di intraprendere la variante 447a dell'itinerario di Brenna dal versante est. Ovvero: poco prima della sella 2794 m aggirare la cupola sommitale in senso antiorario raggiungendo la vetta da nord-est
Quando la scanalatura e il corso d'acqua alla nostra destra si riducono, poco prima della sella, pieghiamo decisamente verso nord, su rocce e placche eseguendo un lungo traverso obliquo che ci conduce ad un pianoro sottostante la cupola sommitale. 


                                                                                                                                                                                                                Placconata nella sezione alta del versante E del Camadra


Presso il pianoro, di fronte a noi, la cupola sembra non essere facilmente raggiungibile in modo diretto. Ci sono placche troppo ripide. Decidiamo di salire prima a sinistra e poi di attraversare (su pietrame malfermo) appena sopra le placche fino a raggiungere lo spigolo NE. 
Gli ultimi 100 metri, sul filo della cresta NE, sono costituiti da grandi massi per lo più di buona roccia, facili e divertenti da arrampicare (I). Bisogna prestare attenzione a non esporsi troppo sul lato settentrionale (esposto). Alla nostra destra compare il Medel che domina ciò che resta del ghiacciaio di Camadra. 
 
Lascio a Karll l'onore di toccare l'omino di vetta. Sono le 10.15 e siamo sulla Cima di Camadra. 
La cumulogenesi finora accennata si fa più marcata e in rapida evoluzione. In pochi minuti siamo nella nebbia. Il top delle nubi è basso (inferiore ai 3200 metri) e non ci desta preoccupazione.
Facciamo appena in tempo ad ammirare il grande ghiacciaio del Medel prima di essere avvolti.
La vista a ovest e a nord dalla Cima di Camadra è di grande effetto
Compiliamo il libro e ci prendiamo una bella pausa. 


La vista a ovest dalla Cima di Camadra



Passo d'Uffiern 2628 m


La discesa dalla Cima di Camadra non è per nulla banale (diversamente da quello che mi aspettavo). 
Disarrampichiamo il ripido fianco meridionale di sfasciumi mantenendoci piuttosto a destra, quasi sul filo. Sotto di noi la montagna precipita sul ghiacciaio. La nebbia ci induce a credere inizialmente di dover seguire la cresta, ma questa conduce al Piz d'Uffiern. Per il Pass d'Uffiern, invece, bisogna discendere a sinistra lungo il fianco meridionale che è più un pendio che una cresta. L'esperienza mi ha insegnato a fiutare subito gli errori di percorso: controllo la traccia su inReach e correggo subito la rotta puntando a sinistra.
Nella nebbia senza dei mezzi tecnologici come gps o telefono è difficile in questo caso orientarsi.
Così ci abbassiamo su terreno molto instabile e franoso fino a raggiungere una zona nuovamente caratterizzata da numerose placconate. Occorre scegliere la via più facile e logica, talvolta retrocedere e aggirare alcuni risalti, disarrampicare alcuni passaggi. Individuiamo poi un omino e successivamente alcuni segni blu o bianco-blu che, con attenzione, riusciamo a seguire. 
Raggiungere il Pass d'Uffiern richiede tempo perchè non è vicino. 
Dobbiamo superare una grande piana e compiere alcuni saliscendi. Infine ci abbassiamo ulteriormente e siamo al Pass d'Uffiern. Alcuni squarci nella nebbia ci regalano la vista sull'omonimo lago.
Dal Camadra a qui la perdita di quota è di 500 m, piuttosto rilevante. 

                                                                                                                                                                                                                                         Lago d'Uffiern (vicino al Pass d'Uffiern)



Sasso Lanzone 2826 m / 2814 m e Cima di Garina 2780 m

Brevissima sosta e riprendiamo subito la nostra escursione con una bella salita, stavolta tramite un vero sentiero. Segnato bianco-blu esso ci conduce sulla cresta principale del Sasso Lanzone. Poco prima della vetta principale la traccia abbandona la cresta, abbassandosi nel lato ticinese. Una targhetta infissa nella roccia indica che siamo sul Sentiero degli Stambecchi
Noi proseguiamo lungo la cresta che presenta subito passaggi esposti, tratti aerei e passaggi di arrampicata fino al grado due. 
Abbiamo corda e annessi con noi ma non li utilizzeremo. Procediamo con calma e ci godiamo la cresta senza però poter ammirare la panoramica sulle 2 vallate laterali, rispettivamente Camadra e Uffiern, a causa della nebbia insistente. 
Superata la vetta sud-occidentale (dove effettuiamo una piccola pausa) pensiamo che la parte tecnica sia conclusa. Ma non sarà così: la cresta per la Cima di Garina presenta ancora passaggi e punti impegnativi. Intanto però abbiamo il piacere di notare che la nebbia si sta dissolvendo. 

La Cima di Garina vista dal Sasso Lanzone (Cima SW)

 

Raggiungiamo infine l'ultima vetta di giornata: la Cima di Garina. Affacciata sul Lago Retico ha dei pendii dalle pendenze moderate che si prestano all'escursionismo invernale. La vista si spinge involontariamente verso la Cima della Bianca e al gruppo del vicino Scopì, il quale è parzialmente sommerso dalle nubi e, con la sua roccia scura, domina lo scenario con una presenza che non sfugge. Scendendo verso il Lago Retico mi chiedo se si possa arrivare da qui al Miez toccando tutte le cime: Karll mi dice "sarebbe una micheata". Io mi immagino un'aurora rossa presso il Lago con le gambe che fremono per l'imminente giornata piena ed avventurosa alla conquista dei 3000 dello Scopi. 
Scendiamo in modo diretto dalla vallata che confluisce nel lago. Zig-zaghiamo talvolta per evitare il terreno roccioso, optando per quello sempre più erboso grazie alla quota man mano più adatta alla vita vegetale. 
Al Lago scolliniamo tramite il sentiero finalmente bianco-rosso per la Capanna Bovarina. 
Veloci discendiamo e ci fermiamo a vedere la Capanna, conoscere chi la custodisce, bere la birra e mangiare la torta. Veniamo accolti in lingua inglese: ormai in Ticino è scontato incontrare quasi soltanto stranieri. Le persone che abbiamo incrociato in giornata erano tutte anglofone o germanofone tranne che per un pescatore indigeno presso il Lago Retico.
Infine dalla Capanna all'Alpe Predasca seguiamo il sentiero e in 20 minuti siamo alla macchina. 

L'escursione ha caratteristiche umane per cui mi sentirei di consigliarla: sviluppo, dislivello e difficoltà sono equilibrati. Il valore escursionistico è elevato.


 

  
  Un essere tanto piccolo di fronte all'immensità ritrova la natura infinita della propria anima



Video generale
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Video con descrizione:
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Tourengänger: Michea82, karll


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Kommentare (4)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 12. September 2022 um 10:58
gran bel giro e super dedica al nostro igor...
Ciaux
Menek

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. September 2022 um 15:19
Grazie Menek! Giro equilibrato e completo...senza eccessi di fatica.

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 12. September 2022 um 23:38
Ottima idea concatenare il Camadra a queste altre due cime... bravi

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 13. September 2022 um 06:31
Eh sì concatenare è una bella attività: con la fatica che fai a salire in alto è peccato tornare indietro senza aggiungere qualcosa. Grazie ciao Emi


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