Il Sentiero degli Stambecchi sul Sasso Lanzone (2826 m)


Publiziert von siso , 14. September 2014 um 19:40.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:13 September 2014
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   CH-TI   Gruppo Scopi   Gruppo Pizzo Corói   Gruppo Piz Medel 
Zeitbedarf: 7:15
Aufstieg: 814 m
Strecke:Pian Geirètt (2012 m) – Pass d’Uffiern (2628 m) – Rifugio militare – Sasso Lanzone (2826 m) – Verzaira (2595 m) – Lago Retico (2372 m) – Capanna Bovarina (1870 m) – Ronco di Gualdo (1573 m) – Ponte Orsàira (1465 m) – Orsàira di dentro (1475 m) – Calcarida (1374 m) – Campo Blenio (1216 m) – Aquilesco (1217 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Biasca – Valle di Blenio – Olivone – Campo Blenio – Aquilesco.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Bovarina, Capanna Scaletta.
Kartennummer:C.N.S. No. 1233 – Greina - 1:25000; C.N.S. No. 1253 – Olivone - 1:25000.

Per la prima volta affronto questo sentiero promosso e curato dall’UTOE di Bellinzona. Collega la Capanna Scaletta (CAS) alla Capanna Bovarina (UTOE) lungo un itinerario che tocca l’alta Val Camadra, l’alta Val Uffiern e la Val di Campo.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:45

Fine dell’escursione: ore 16:00

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1019 hPa

Temperatura alla partenza da Aquilesco: 11°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3200 m

Temperatura alla Capanna Bovarina, ore 14.15: 13°C

Temperatura al rientro: 22°C

Raffiche di favonio: 45 km/h

Sorgere del sole: 6:59

Tramonto del sole: 19:40

 

Arrivo al parcheggio gratuito di Aquilesco/Ghirone (1217 m) verso le otto. Il Bus alpino delle Autolinee Bleniesi parte alle 8.18 precise. Di solito il torpedone è gremito di escursionisti che desiderano affrontare l’anello Capanna Scaletta – Greina – Capanna Motterascio – Lago di Luzzone. Oggi siamo solo in sette; costo del biglietto di sola andata: 10.- CHF. La simpatica guidatrice, con la dovuta calma e con prudenza, ci porta in mezz’ora a Pian Geirètt (2012 m). Sono 7,7 km, lungo una bella e panoramica stradina asfaltata.

I sei compagni di viaggio imboccano il sentiero per la Capanna Scaletta. Io vado nella direzione opposta, verso SW. Dal massiccio del Medel scendono nuvoloni e folate di nebbia spinti da un freddo favonio piuttosto sostenuto: il ghiacciaio è a meno di due chilometri di distanza. Sono indotto a mettermi la cuffia e a indossare il pile con manica lunga. Il sentiero, ottimamente segnalato a vernice bianco/rossa e con evidenti paletti, parte a pochi metri di distanza dalla fermata del bus. Man mano aumenta la quota, le condizioni meteo tendono a migliorare, offrendo degli ampi scorci di cielo azzurro. Di tanto in tanto lancio uno sguardo a nord, verso le Cento Valli, che affrontai in salita, senza sentiero, in occasione della mia prima salita al Piz Medel del 5.8.’92: una fatica immane! Al pascolo seguono le sassaie e il terreno morenico, con pozze d’acqua contornate ancora da nevai. In poco più di un’ora e mezzo di piacevole salita raggiungo il Pass d’Uffiern (2628 m).

In barba al toponimo, che significa “inferno”, devo mettermi i guanti.

È un notevole spartiacque: i rigagnoli ad ovest alimentano il Reno, quelli ad est il Brenno, il Ticino e il Po. Sul versante grigionese, a qualche decina di metri, è ubicato un piccolo rifugio militare, chiuso. Più in basso ancora, in una zona remota e selvaggia si nota il Lai d’Uffiern (2587 m), circondato da roccia nuda.

Il sentiero per la cresta del Sasso Lanzone parte un paio di metri sotto il rifugio militare. È ben segnalato e in alcuni tratti reso più sicuro da funi d’acciaio, che riducono il pericolo di scivolate sulle rocce, rese viscide da una spolveratina di neve fresca.

Di stambecchi manco l’ombra! Per contro, sono accompagnato da alcuni balestrucci (Delichon urbicum) che volteggiano sul filo di cresta fin a quasi 2800 m di quota: notevole considerando che siamo a metà settembre.  

Dopo circa 2:30 h di cammino arrivo inaspettatamente al Sasso Lanzone (2826 m): geschafft!


                Il Sasso Lanzone (2826 m), sul Sentiero degli Stambecchi

Non è una vera cima, bensì un crinale. Tre escursionisti tedeschi mi informano che poco più a sud della cresta c’è il contenitore del libro di vetta: si tratta di un cilindro di PVC nero. È il punto più “esposto” dell’escursione. Il sentiero continua sul ripido versante meridionale, assicurato da funi metalliche per circa 70 m lineari. Recupero il “libro di vetta” aggrappandomi alla catena. Più che un libro è un quadernetto scolastico con la copertina verde. Non c’è più un centimetro libero per aggiungere una parola. Trovo un foglietto staccato: scrivo qui i saluti agli amici di Hikr.org.

Bellissimo lo sguardo sul fondovalle, in particolare su Ghirone e sulla Val Carassino fino alla Capanna dell’Adula.

La sosta in vetta dura solo un quarto d’ora; riparto con i bastoncini riposti nello zaino. Dopo i primi metri di discesa mi rendo conto che non ci sono difficoltà oggettive. Mi tranquillizzo e mi soffermo a scattare foto: l’apparecchio è rigorosamente a tracolla!

Il Medel purtroppo non si concede; la sua cima è sempre avvolta dalle nuvole.

L’ultima salitella dell’escursione mi porta alla cresta poco sopra Verzaira. Il Lago Retico (2372 m) oggi non riflette l’abituale colore azzurro vivo: sembra cupo e privo di vita. Alle sue spalle inizia la cresta della Cima della Bianca (2893 m), montagna che frequentai alla ricerca di un bellissimo minerale: l’azzurrite.

Dal Lago Retico in poi i sentieri sono noti alla maggior parte degli escursionisti: si attraversano zone particolarmente suggestive come l’alpeggio Ronco di Gualdo (1573 m) e il sottostante lariceto in zona “Larici”, che a mio avviso offre il paesaggio più bello dell’escursione odierna. A quote inferiori incontro diverse famiglie occupate nella fienagione sui prati di Orsàira, di Calcarida e Pianchera.

La camminata si conclude al parcheggio di Aquilesco, dopo 7 h e 15 min passati in ambienti molto diversi: dalle rocce cosparse di neve fresca con vento teso al caldo estivo dei verdissimi prati di Campo Blenio.

 

L’escursione al “Sentiero degli Stambecchi” è stata un’occasione per un utile allenamento fisico, tuttavia non mi ha entusiasmato. Avessi visto una colonia di stambecchi, probabilmente la mia valutazione sarebbe un po’ diversa.

 

Tempo di salita (soste comprese): 2 h 35 min

Tempo totale: 7 h 15 min

Dislivello in salita: 814 m

Dislivello in discesa: 1609 m

Sviluppo complessivo: 15,0 km

Buona copertura della rete cellulare su tutto il percorso

Libro di vetta: sì


Tourengänger: siso


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